Città di Vicenza

06/05/2010

Doppio appuntamento venerdì 7 maggio al teatro Olimpico per Vicenza Jazz con il fisarmonicista Richard Galliano e il contrabbassista Chuck Israels

Con il doppio appuntamento di venerdì 7 maggio al Teatro Olimpico (con inizio alle ore 21) si inaugura ufficialmente la quindicesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz, che proseguirà poi sino a sabato 15 maggio con un cartellone fitto di eventi musicali di grande richiamo. L’importanza e l’unicità della proposta musicale della prima serata del festival ha fatto sì che i biglietti siano già stati esauriti in prevendita (eventuali biglietti restituiti saranno rimessi in vendita la sera del concerto). Star della serata all’Olimpico sarà il fisarmonicista Richard Galliano, che sarà accompagnato dall’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza diretta da Giancarlo De Lorenzo: una produzione musicale sontuosa e seducente, realizzata in esclusiva per Vicenza Jazz. Prima di Galliano sul palco dell’Olimpico salirà inoltre l’European Group del contrabbassista statunitense Chuck Israels: assieme a questo storico strumentista, a lungo partner di Bill Evans, ci saranno Paolo Birro (pianoforte), Alex Hagen (chitarra), Alfred Kramer (batteria).
La programmazione del Panic Jazz Cafè Trivellato al Teatro Astra proporrà invece (dalle ore 21:30) Nelson Faria, uno dei chitarristi più interessanti della nuova scuola brasiliana, e di seguito un gruppo che affianca due artisti di diversa estrazione ma di fama egualmente ampia: la cantante Nicky Nicolai il sassofonista Stefano Di Battista, sostenuti da Valentino Corvino (violino, live electronics), Roberto Tarenzi (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Marcello Di Leonardo (batteria).
Vicenza Jazz è organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Regione Veneto, il Ministero per i beni e le attività culturali, con l'importante contributo del main sponsor Trivellato – Mercedes Benz e grazie al sostegno di A.I.M., Confcommercio Vicenza, Fondazione Cariverona e Panic Jazz Club.
Il filo rosso che lega il fisarmonicista Richard Galliano e l’Orchestra del Teatro Olimpico ci riporta indietro al 1994, quando con Enrico Rava impegnato nel progetto “L’Opera Va” entrava in scena anche Galliano, inaugurando un rapporto tra il teatro palladiano e il jazz che si è poi concretizzato nel festival New Conversations. Ed ecco che ora, a sedici anni di distanza, lo stesso palcoscenico li vedrà ancora insieme.
La carriera e la musica di Richard Galliano (Cannes, 1950) sono state profondamente segnate dall’incontro con Astor Piazzolla, avvenuto nel 1983 e sfociato in una profonda amicizia tra i due. Da allora Galliano ha suonato assieme a celeberrimi artisti (Chet Baker, Ron Carter, Joe Zawinul, Toots Thielemans, Biréli Lagrène, Stefano Bollani, Enrico Rava, Paolo Fresu, Bobby McFerrin, Jan Garbarek, Michel Petrucciani, Gilberto Gil…), rendendo sempre pienamente riconoscibile il proprio stile, spiccatamente cantabile, introspettivo e dal contagioso lirismo. Galliano è riuscito anche a uscire dal cono d’ombra proiettato dalla figura del grande Piazzolla, dimostrandosi musicista completo, autore di brani dal fascino irresistibile oltre che esecutore piazzolliano d’eccellenza. Galliano, oltre ad avere creato numerosi gruppi stabili di enorme successo (il Tangaria Quartet, il New York Trio…), si è sempre dedicato con entusiasmo a progetti e collaborazioni estemporanee non meno fortunate. E il concerto vicentino, con tanto di orchestra d’archi, né è un significativo esempio.

L’Orchestra del Teatro Olimpico festeggia 20 anni di storia. Il primo nucleo si costituì infatti nel 1990, sotto la guida del Maestro Giancarlo De Lorenzo, tuttora direttore principale e direttore artistico. Grazie a collaborazioni con artisti e direttori di livello internazionale l’ensemble ha ottenuto importanti consensi di pubblico e critica.
L'OTO si è esibita nelle principali sale italiane ed europee, partecipando regolarmente a prestigiosi festival e svolgendo tournée in Francia, Germania, Spagna, Grecia, Norvegia, Finlandia e negli USA.
Quando si nomina Chuck Israels si pensa subito al trio di Bill Evans, quello della meravigliosa e feconda stagione 1961-66. Era la formazione evansiana del dopo Scott LaFaro, al posto del quale era appunto subentrato Israels. I frutti discografici di quegli anni sono ancora oggi una bibbia del piano trio jazzistico: The Town Hall Concert, The Second Trio, Trio ’65, Time Remembered, Live at Shelly's Manne-Hole.
Nato nel 1936 a New York, Israels emerge nella scena jazzistica cittadina alla fine degli anni Cinquanta. Nel 1958 entra per la prima volta in sala d’incisione, partecipando all’album Stereo Drive, l’unica storica collaborazione tra Cecil Taylor e John Coltrane, inizialmente pubblicata a nome di Taylor e poi ristampata ripetutamente a nome di Coltrane (col titolo Coltrane Time). Il contrabbasso di Israels è immediatamente richiesto dai più influenti jazzisti dell’epoca: da George Russell (1959-1961) a Eric Dolphy. Durante gli anni evansiani Israels partecipa anche ai gruppi di J.J. Johnson, Herbie Hancock, Gary Burton e Stan Getz, registrando con ognuno di loro dischi spesso fondamentali, come My Point of View (di Hancock, su etichetta Blue Note) e Getz au Go-Go (di Getz, su Verve). Ma lo si può ascoltare anche in incisioni di Jim Hall, Donald Byrd, Hank Mobley, Tony Williams, Roy Haynes, Sonny Clarke, Bobby Timmons… Dagli anni Settanta Israels ha diradato la sua attività concertistica, concentrandosi maggiormente sul ruolo di compositore ed educatore.
Entrambi romani, la cantante Nicky Nicolai e il sassofonista Stefano Di Battista sono fautori con il loro gruppo di un jazz brillante ed evocativo. La loro collaborazione musicale risale al 2001, quando i due vengono chiamati dell’allora sindaco Walter Veltroni per promuovere nel mondo l’immagine della capitale, con il brano “Roma… io senza te”. Ma il sodalizio diventa anche umano, tanto che i due sono presto convolati a nozze. Del 2004 è l’apprezzato album di debutto del loro jazz quartet, intitolato Tutto passa, con ospiti eccellenti quali Lucio Dalla e Renzo Arbore. Nel 2005 la vittoria al Festival di Sanremo con “Che mistero è l’amore” moltiplica gli impegni live: praticamente un tour non-stop cui fa seguito, nel 2006, una nuova partecipazione a Sanremo con “Lei ha la notte”.
Nelson Faria è uno dei chitarristi più interessanti della nuova scuola brasiliana, a cavallo tra Jazz e Bossanova, ma che si è accostato anche senza pregiudizi verso la musica Pop – ovviamente di matrice brasiliana, cioè meno “leggera” di quanto intendiamo dalle nostre parti.
Nato a Belo Horizonte, nel 1963, in tenerissima età si trasferisce a Brasilia. Qui, nella capitale, prende le prime lezioni di musica (inizialmente con Sidney Barros). Poi nel 1983 decide di trasferirsi a Los Angeles, per frequentare il Guitar Institute of Technology. Qui ha occasione di studiare con il gotha del chitarrismo Jjazz e fusion: Joe Pass, Joe Diorio, Frank Gambale, Scott Henderson, Howard Roberts, Ron Eschete e Ted Greene.
Finito l’apprendistato torna in Brasile e comincia a suonare e registrare dapprima come sideman, per Cassia Eller, Zélia Duncan, Milton Nascimento, Toninho Horta, ma finalmente - dal 1993 con il cd Yo-Yo, dedicato ai Beatles rivisti in chiave carioca – anche a progetti personali. Faria è anche un apprezzato didatta, e numerose sono le sue pubblicazioni di tecnica ed armonia.
Per il concerto di Venerdì 7 Maggio Faria ha scelto di affiancarsi a due musicisti brasiliani che da anni vivono però in Italia: Alfredo Paixao (basso e voce) e Reinaldo Santiago (batteria e percussioni). Entrambi attivi tanto in ambito Jazz e Bossanova che come turnisti, daranno il giusto supporto al frontman.
A completare il quartetto c’è poi il sassofonista Gaetano Partipilo. Classe 1974, il musicista pugliese è una figura in rapida ascesa, potendo vantare numerose collaborazioni di peso tanto nazionali (Salvatore Bonafede, Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella, Stefano Bollani, lo sterro Roberto Gatto con cui lo vedremo Mercoledì 12) ed internazionali (Greg Osby, Dave Liebman, Mike Moreno, tra gli altri).

Informazioni:
Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali
Ufficio Cultura: tel. 0444 222101
Ufficio Festival: tel.0444 221541
e-mail: vicenzajazz@comune.vicenza.it        
info@vicenzajazz.org
www.vicenzajazz.org

Prezzi concerti delle ore 21:
7 maggio: intero euro 25 + 2,50 d.p.; ridotto 20 + 1,50 d.p.

Riduzioni per giovani fino ai 30 anni, over 60, associazioni culturali musicali, soci Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, dipendenti AIM

Abbonamento per 8 concerti: intero 115 euro, ridotto 90 euro

Prevendite: Teatro Comunale Città di Vicenza, viale Mazzini 39, tel. 0444 324442; martedì-venerdì: 15-19; sabato: 11-13, 16-19

on line: www.greenticket.it

e in tutti i punti greenticket, call center 899 500 055
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Filiali della Banca Popolare di Vicenza

Prezzi concerti al Teatro Astra, Panic Jazz Cafè Trivellato:

7 maggio: euro 5

Non è prevista la prevendita. I biglietti si potranno acquistare la sera stessa del concerto.

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