Città di Vicenza

05/05/2010

Maltempo, allarme rientrato. L’assessore Cangini: “Mai visto una piena così, ma i lavori fatti agli argini sono serviti e la protezione civile si è mossa tempestivamente e con efficacia”

“Un’ondata di piena come non si era mai vista”. Il giorno dopo il livello record di 5,20 metri del Bacchiglione a ponte degli Angeli, l’assessore alla protezione civile, Pierangelo Cangini, tira un sospiro di sollievo e ammette che la preoccupazione ieri sera, tra le 19 e le 22, è stata tanta.

“Finora si arrivava al rischio di esondazione con almeno 2 giorni di pioggia – spiega Cangini -, questa volte invece sono bastate neanche 24 ore di pioggia continua, tanto che ieri pomeriggio in una sola ora abbiamo registrato un innalzamento del livello dell’acqua di 70 centimetri. Di solito sono fenomeni che si registrano in autunno, anche se abbiamo avuto un episodio simile il 15 dicembre del 2008 quando però il livello dell’acqua si fermò comunque a 5,05 metri”.

L’allarme idrogeologico è scattato ieri pomeriggio alle 17.30, quando il livello del Bacchiglione non toccava ancora i 4,60 metri. La macchina comunale si è subito messa in moto osservando la procedura per gli eventi di questo genere. Dopo il sindaco, è stato quindi avvisato l’assessore alla protezione civile, con contemporanea comunicazione alla Prefettura. Da quel momento il contatto col Genio civile è sempre stato costante per avere in tempo reale l’aggiornamento della situazione a monte, cioè in montagna, dove ieri ha piovuto tutto il giorno. Si è quindi passati alla predisposizione dell’attivazione dell’emergenza chiamando in causa tutti i soggetti che in casi come questi hanno un ruolo: vigili del fuoco, forze dell’ordine e il tecnico comunale responsabile. Nel dettaglio erano impiegati sul campo dieci operatori e due tecnici di Aim Valore Città, tre tecnici del settore Protezione civile del Comune e la polizia locale, oltre a 19 volontari della protezione civile che hanno provveduto a riempire e a distribuire ai cittadini 1600 sacchi di sabbia, a fornire assistenza alla popolazione e a monitorare la situazione.

“Ieri non è stato necessario – aggiunge Cangini -, ma se il livello dell’acqua alle 22 non avesse cominciato a scendere, si sarebbe attivata anche l’unità di crisi locale. Ad ogni modo va il mio sentito ringraziamento a tutti i soggetti coinvolti, che hanno agito coralmente, con tempestività ed efficacia. Sono inoltre particolarmente riconoscente alla polizia locale: terminato il turno all’una di notte, infatti, due squadre di volontari hanno voluto monitorare la situazione fino all’alba nei punti più sensibili del territorio comunale”.

L’assessore tiene inoltre a sottolineare che quella di ieri non è stata solo fortuna: “Se non si è verificata l’esondazione è stato soprattutto perché hanno dato i loro frutti i lavori fatti recentemente dal Genio civile, specie nella parte di Corte dei Roda, dove ora c’è un muro che è servito a salvaguardare uno dei punti più deboli del centro storico. Ciò dimostra come siano importantissimi il monitoraggio, la manutenzione degli argini da parte del Genio civile, ma anche la pulizia periodica”.

Se in centro città poi non si sono registrati importanti straripamenti, neanche nei punti storicamente sensibili, come piazza Araceli e le contrà Chioare, Torretti, S. Pietro e Barche, in periferia alcune strade si sono allagate a causa in particolare della tracimazione dei fossati. La polizia locale ha quindi provveduto a chiudere le strade ai ponti di Debba, in strada delle Ca’ Tosatte, in stradella dei Munari, via Colombaretta, Bertesina, la Stanga, strada di Lobbia e strada Ambrosini.      

Nel corso della serata di ieri Cangini si è anche personalmente recato al ponte romano delle Barche, sotto il quale scorre il Retrone: “Le arcate piccole e strette bloccavano le ramaglie, che a loro volta impedivano il deflusso dell’acqua. Ho quindi fatto intervenire un mezzo di Aim Valore Ambiente con un braccio meccanico. Proprio il Retrone, peraltro – aggiunge Cangini -, questa notte ha dato qualche preoccupazione nel punto di confluenza con il Bacchiglione, a causa della sostenuta velocità di quest’ultimo che gli faceva da tappo. Ma da questa mattina alle 10 la situazione si è normalizzata”.

Oggi infatti il livello del Bacchiglione non desta più preoccupazione e sono previsti solo 30 millimetri di pioggia. Il Comune tuttavia rimane in costante contatto con il Genio civile.

“Il nostro sistema idrogeologico, non solo di Vicenza, è davvero fragile – conclude infine l’assessore -. I climatologi dicono che dobbiamo abituarci allo spostamento delle stagioni e a fenomeni meteorologici di questo tipo, brevi e intensi. Ma tutto questo deve farci riflettere sul rispetto che occorre avere per la natura, che si ribella prepotentemente agli sfregi dell’uomo”.

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