Città di Vicenza

30/04/2010

Un nuovo spazio per la musica, un auditorium nella chiesa di San Domenico restaurata

La cittadella della musica sta prendendo forma. Nel cuore di Vicenza il Conservatorio Arrigo Pedrollo va completando il progetto concreto di un campus con spazi differenti deputati alle arti. L’ultimo tassello del mosaico verrà presentato il 27 maggio prossimo con l’inaugurazione del nuovo auditorium. Sta diventando una concreta realtà il sogno che il direttore Paolo Troncon cominciò ad immaginare sei anni fa, all’inizio del suo mandato. Dopo la sala concerti, la sala affrescata della musica antica, e la moderna ed indipendente sala prove, ora il Conservatorio di Vicenza completa la sua struttura con un auditorium nato dal restauro della vecchia chiesa votiva del San Domenico, datata XI secolo. L’ambizioso recupero è reso possibile dall’intervento economico del Comune di Vicenza, che con il Conservatorio ha avviato un fitto protocollo di intese sia sul versante artistico, sia su quello strutturale.
L’apertura ufficiale al pubblico, dal 27 al 30 maggio, con una quattro giorni di musica non stop ed un convegno internazionale.
“Il Conservatorio è una vera opportunità offerta alla città – ricorda il sindaco Achille Variati -. Una struttura che non si è sviluppata separatamente anzi, alla guida del direttore Troncon, ha operato nel cuore del territorio vicentino e in piena sintonia con esso, diventandone una delle eccellenze.”
“La chiesa-spiega il responsabile dei lavori Cesare de Munari- databile alla seconda metà del '200,  annessa al convento di S.  Domenico, versava in uno stato di completo abbandono dopo un secolo e mezzo di uso a caserma e poi a scuola: l'apparato pittorico, tele attribuite alla scuola del Maganza, erano state smontate dal soffitto e posate a terra, in attesa di un loro restauro. Soltanto la copertura era stata oggetto di radicale intervento, per evitare danni maggiori alla chiesa.
I lavori di restauro, finanziati dalla Fondazione Cariverona, sono obbligatoriamente orientati al recupero dell'involucro edilizio e dell'apparato decorativo originale: tele, soffitto ligneo decorato, fascia perimetrale, tre altari in marmo con pale.  La destinazione d'uso a sala di musica ha comportato sia un sistema impiantistico particolare e specifico, che fosse di minima invasività, sia una serie di elementi fonoassorbenti che non fossero in contrasto con il monumento.”
“I lavori di restauro dell’intera struttura del complesso medievale del San Domenico, completano anche fisicamente il progetto di un conservatorio moderno, un luogo di produzione e divulgazione della cultura dove didattica, ricerca, progettualità artistica convivano. Uno strumento flessibile, interlocutore centrale nella vita artistica della città, ad oggi tra i più avanguardisti negli scambi internazionali.- spiega il direttore Paolo Troncon ( che ad oggi ricopre anche la carica di presidente del Consorzio dei sette conservatori del Veneto)- La quattro giorni che festeggerà l’inaugurazione del nuovo auditorium, sarà lo specchio di tutte le anime del Pedrollo. Da giovedì 27, giorno di inaugurazione dell’auditorium, sino a domenica la nuova struttura risuonerà con una non stop di concerti lunga quattro giorni. Impegnati tutti i dipartimenti del Pedrollo, da quello di musica antica, alla musica elettronica, al dipartimento di tradizioni extraeuropee oltre alle tradizionali classi di strumento. Verranno poi presentate le novità discografiche ed editoriali del Pedrollo e sabato si terrà un convegno internazionale sulla Riforma dei Conservatori in Italia alla luce delle diverse esperienze europee. Partecipano al convegno prestigiose personalità tra cui Johannes Johanson, direttore del Conservatorio reale di Stoccolma e presidente dell’Associazione europea dei Conservatori, che vede tra i suoi 264 membri tutte le più prestigiose istituzioni europee”.
“Il Conservatorio è una vera opportunità offerta alla città – ricorda il sindaco Achille Variati -. Una struttura che non si è sviluppata separatamente anzi, alla guida del direttore Troncon, ha operato nel cuore del territorio vicentino e in piena sintonia con esso, diventandone una delle eccellenze.”

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