Città di Vicenza

24/04/2010

Bilancio 2010, Variati dopo l'approvazione: "Contro la crisi più sociale, cantieri e progetti per far ripartire Vicenza. Positiva l'astensione di 3 dei 6 gruppi di opposizione".

"In un anno di crisi pesantissima, che investe anche i Comuni, potevamo limitarci a un bilancio conservativo, di soli tagli. Abbiamo invece deciso, accanto all'aumento dei capitoli sul sociale per rispondere a una crescente domanda di aiuto, di gettare anche le basi per la ripartenza di Vicenza. L'investimento sul futuro è anch'esso un modo di rispondere alla crisi". Così il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha stamani commentato il bilancio 2010, approvato ieri notte con i voti positivi delle tre liste di maggioranza (PD, lista Variati, lista Vicenza Capoluogo) e l'astensione di tre dei sei gruppi di minoranza (UDC, lista Cicero, lista Vicenza Libera). 
"Come il 2009 e forse più, il 2010 sarà un anno durissimo - sottolinea Variati - . La crisi sta producendo una grande sofferenza anche nel Veneto e nel Vicentino, storiche locomotive dell'economia italiana. Gli effetti sul Comune non sono minori: anche quest'anno siamo stati costretti a tagli pesanti per far quadrare i conti, e i vincoli soffocanti del patto di stabilità imposto da Roma peggiorano la situazione. Mentre aumenta la domanda di aiuto e assistenza da parte delle famiglie vicentine. Così, l'elemento più forte del nostro bilancio è la risposta alle famiglie colpite dalla crisi: i capitoli del sociale sono gli unici ad aumentare, perchè in un momento difficile per tutti nessun mio concittadino deve sentirsi solo, disperato o abbandonato. Il Comune sarà al fianco di chiunque chieda aiuto". 
"Ma pur di fronte alla crisi - prosegue il sindaco - non ci siamo limitati a un bilancio conservativo, fatto di soli tagli. Abbiamo il dovere di investire sul futuro, e di gettare già oggi, pur in un momento difficile, le basi per la ripartenza. Ed è questa la scelta che abbiamo fatto. Ecco allora gli oltre 117 cantieri e le grandi opere sbloccate per oltre 50 milioni di euro, di cui beneficeranno l'economia e le famiglie vicentine. E nuove prospettive verranno aperte non appena la Regione, al cui presidente nuovamente mi appello, approverà finalmente il PAT di Vicenza: porteremo subito in consiglio comunale il primo piano degli interventi, le intese con i privati e gli accordi di programma con Provincia, ULSS, IPAB, Demanio, che muoveranno aree della città bloccate da anni e daranno vita a grandi opportunità di sviluppo".
"Dobbiamo progettare in grande - sottolinea Variati - e non limitarci alla piccola demagogia. Qualcuno dall'opposizione ha criticato alcune nuove consulenze, peraltro limitate nel numero e nell'importo. Ad esempio quella sulla Basilica Palladiana, per progettarne la trasformazione in polo culturale d'eccellenza. Ma qui sta la differenza tra un'amministrazione, come quella precedente, che ne ha avviato il restauro limitandosi a considerarlo un monumento vuoto, solo da guardare, e questa amministrazione: che pensa alla Basilica Palladiana, non appena termineranno i lavori, come al grande motore del turismo cittadino. Un motore che spingerà anche la nostra economia. E che vale bene un piccolo investimento adesso, per farci lavorare competenze esperte anche esterne al Comune". 
"Credo sia anche per questo - conclude il sindaco - che ben tre dei sei gruppi di minoranza hanno espresso non un voto contrario ma l'astensione. Un'astensione motivata anche con espliciti apprezzamenti sul bilancio e l'operato dell'amministrazione. E' un fatto positivo, che rafforza la mia azione, e testimonia una modulità costruttiva di fare opposizione di cui voglio dare atto all'UDC, alla lista Cicero e alla lista Vicenza Libera".
"Come il 2009 e forse più, il 2010 sarà un anno durissimo - sottolinea Variati - . La crisi sta producendo una grande sofferenza anche nel Veneto e nel Vicentino, storiche locomotive dell'economia italiana. Gli effetti sul Comune non sono minori: anche quest'anno siamo stati costretti a tagli pesanti per far quadrare i conti, e i vincoli soffocanti del patto di stabilità imposto da Roma peggiorano la situazione. Mentre aumenta la domanda di aiuto e assistenza da parte delle famiglie vicentine. Così, l'elemento più forte del nostro bilancio è la risposta alle famiglie colpite dalla crisi: i capitoli del sociale sono gli unici ad aumentare, perchè in un momento difficile per tutti nessun mio concittadino deve sentirsi solo, disperato o abbandonato. Il Comune sarà al fianco di chiunque chieda aiuto". 
"Ma pur di fronte alla crisi - prosegue il sindaco - non ci siamo limitati a un bilancio conservativo, fatto di soli tagli. Abbiamo il dovere di investire sul futuro, e di gettare già oggi, pur in un momento difficile, le basi per la ripartenza. Ed è questa la scelta che abbiamo fatto. Ecco allora gli oltre 117 cantieri e le grandi opere sbloccate per oltre 50 milioni di euro, di cui beneficeranno l'economia e le famiglie vicentine. E nuove prospettive verranno aperte non appena la Regione, al cui presidente nuovamente mi appello, approverà finalmente il PAT di Vicenza: porteremo subito in consiglio comunale il primo piano degli interventi, le intese con i privati e gli accordi di programma con Provincia, ULSS, IPAB, Demanio, che muoveranno aree della città bloccate da anni e daranno vita a grandi opportunità di sviluppo".
"Dobbiamo progettare in grande - sottolinea Variati - e non limitarci alla piccola demagogia. Qualcuno dall'opposizione ha criticato alcune nuove consulenze, peraltro limitate nel numero e nell'importo. Ad esempio quella sulla Basilica Palladiana, per progettarne la trasformazione in polo culturale d'eccellenza. Ma qui sta la differenza tra un'amministrazione, come quella precedente, che ne ha avviato il restauro limitandosi a considerarlo un monumento vuoto, solo da guardare, e questa amministrazione: che pensa alla Basilica Palladiana, non appena termineranno i lavori, come al grande motore del turismo cittadino. Un motore che spingerà anche la nostra economia. E che vale bene un piccolo investimento adesso, per farci lavorare competenze esperte anche esterne al Comune". 
"Credo sia anche per questo - conclude il sindaco - che ben tre dei sei gruppi di minoranza hanno espresso non un voto contrario ma l'astensione. Un'astensione motivata anche con espliciti apprezzamenti sul bilancio e l'operato dell'amministrazione. E' un fatto positivo, che rafforza la mia azione, e testimonia una modulità costruttiva di fare opposizione di cui voglio dare atto all'UDC, alla lista Cicero e alla lista Vicenza Libera".

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