Città di Vicenza

23/04/2010

Giovanni Impastato, fratello di Peppino, questa mattina a palazzo Trissino, “Sono fiducioso e convinto che il nostro paese saprà reagire alla mafia perché è traumatizzato ma vivo”

Questa mattina la vicesindaco Alessandra Moretti e il presidente del consiglio comunale Luigi Poletto hanno accolto Giovanni Impastato, fratello di Peppino assassinato nel 1978 dalla mafia per la sua attività politico-culturale anti mafiosa.
Impastato è in città per partecipare questa sera al dibattito “Le mafie esistono (anche nel Nord)” organizzato dai Giovani democratici e dalla Rete degli studenti della provincia di Vicenza al Salone d’Onore del Palazzo delle Opere Sociali in piazza Duomo e rivolto in particolar modo ai giovani.
“Quest’anno l’amministrazione comunale si è impegnata per sviluppare il tema della legalità – commenta la vicesindaco Moretti - sostenendo numerose iniziative che hanno coinvolto gli studenti, tra cui l’incontro di Rita Borsellino con i ragazzi delle scuole medie, la partecipazione a Milano alla “Giornata della legalità”, l’organizzazione della “Serata sulla legalità” che si è tenuta mercoledì 21, l’adesione ad “Avviso pubblico”, la “Cena della legalità” prevista a maggio. Oggi accogliamo Giovanni Impastato che racconterà la sua esperienza agli studenti vicentini. Per questo possiamo essere orgogliosi di sostenere, attraverso testimonianze forti e vere, l’impegno verso l’educazione alle regole e alla legalità che continueremo a portare avanti.”
“Vorremmo che nel nostro paese la mafia fosse estirpata - interviene il presidente del consiglio comunale Poletto -. Sviluppare azioni di contrasto alla mafia significa togliere l’acqua dove la mafia nuota difendendo l’indipendenza della magistratura e combattendo la corruzione, per esempio. Morti come quella di Peppino ci devono sollecitare ad essere più decisi.”
“Sono fiducioso e convinto che il nostro paese saprà reagire alla mafia perché è traumatizzato ma vivo – sostiene Giovanni Impastato -. L’anno scorso ci sono state molte manifestazioni importanti in questo senso, ma c’è dispersione e mancanza di concretezza. E’ necessario che venga portato avanti un progetto politico unitario e forte che testimoni la vicinanza delle istituzioni perché solo così le cose possono cambiare. In questi anni la storia di Peppino è stata ricordata grazie al film “I cento passi”, ma accanto a questo io stesso mi sono impegnato a portare un messaggio non solo di impegno civile, ma anche educativo ai numerosi ragazzi che ho incontrato nelle scuole.”
All’incontro hanno partecipato anche alcuni consiglieri comunali e gli organizzatori della serata.

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