Città di Vicenza

19/04/2010

Restauro della Basilica Palladiana, questa mattina gli assessori Lazzari e Tosetto in sopralluogo per il completamento della copertura

I lavori alla copertura della Basilica Palladiana sono finiti e per l’occasione gli assessori ai lavori pubblici, Ennio Tosetto, e alla progettazione e all’innovazione del territorio e alla cultura, Francesca Lazzari, sono stati accompagnati in sopralluogo dal direttore dei lavori Eugenio Vassallo. Prima che venga smontata nei prossimi giorni, amministratori e tecnici hanno quindi percorso tutta l’impalcatura che circonda la parte alta del monumento, facendo così il punto sullo stato di avanzamento del restauro della Basilica e della riqualificazione del sistema delle piazze, il cui progetto ha via via ampliato l’orizzonte degli interventi.

I lavori - che sono condotti dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Sacaim di Venezia – sono stati già finanziati dalla Fondazione Cariverona per 14 milioni e 858 mila euro, diventati 17 milioni e 358 mila euro in seguito ai lavori legati al ritrovamento archeologico di corte dei Bissari. Per completare l’opera tuttavia serviranno poi altri 5 milioni di euro: 3 milioni e 785 mila euro per la sistemazione dell’area degli Zavatteri, il cui finanziamento è già stato chiesto ancora una volta alla Fondazione Cariverona per il 2010, e 1 milione e 215 mila euro per il restauro della torre del Tormento.
La conclusione dei lavori è prevista per il primo trimestre del 2011, a cui poi vanno aggiunti i tempi per i collaudi e per la piena operatività degli impianti.

“La collaborazione con la Sacaim e con la Fondazione Cariverona - sottolinea l’assessore Lazzari - è risultata assai proficua per un cantiere di questa portata, in cui è difficile prevedere tutto nei minimi dettagli. In corso d’opera infatti si è manifestata la necessità e l’opportunità di interventi che rendessero l’opera ancora più funzionale di quanto si pensava inizialmente, in modo da portare Vicenza al passo con le altre città d’arte e culturali europee. L’anno prossimo quindi la Basilica potrà finalmente essere restituita non solo ai vicentini, ma ai cittadini di tutto il mondo perché questo è un patrimonio di livello mondiale”.

“Attualmente il restauro al corpo della Basilica può dirsi sostanzialmente terminato – spiega l’assessore Tosetto -. Uno dei lavori più importanti e consistenti del restauro è stata la sostituzione completa delle strutture portanti della volta, nella cui intercapedine è stata collocata una serie di strutture tecnologiche, che permetteranno alla Basilica di ospitare svariate attività in una condizione di benessere ambientale e di sicurezza. Si è così venuto a costituire un cuore tecnologico nella copertura senza alterarne consistenza, struttura e forma, grazie a soluzioni architettoniche e cantieristiche di grande interesse”.

La grande volta di copertura è stata infatti completamente smontata e rimontata sostituendo con travi in legno lamellare l’ossatura in calcestruzzo armato, che risultava degradata in modo irreparabile. Il paramento lapideo interno ed esterno del salone è stato pulito, consolidato e protetto, così come quello dell’intero loggiato, la cui struttura a volte è stata consolidata. Il soprastante pavimento in pietra è stato quindi pulito ed integrato, dopo aver disposto i necessari condotti impiantistici, mentre le facciate del piano ammezzato sono state sistemate intervenendo sugli intonaci e sull’apparato in pietra. Sono stati inoltre restaurati gli infissi del grande salone, che verranno ricollocati appena verrà terminata la realizzazione del pavimento.
Il cantiere è ora in fase di ultimazione delle opere al piano di copertura del loggiato e alla stesura dei condotti impiantistici all’interno del grande salone, cui seguirà la realizzazione del pavimento in “terrazzo”. Nei prossimi giorni, invece, verrà rimosso l’ultimo ponteggio che circonda tutta la grande struttura del coperto al livello del piano terrazza.
Nel dettaglio le operazioni condotte sul copertosono iniziate con lo smontaggio del rivestimento ligneo, interno, e di quello in rame, esterno. Successivamente si è proceduto alla rimozione dei grandi arconi in calcestruzzo armato. A questo punto è partita la fase di montaggio con il posizionamento dei nuovi arconi in legno lamellare, quindi sono stati ricollocati in opera i rivestimenti ligneo e in rame.
Nel corso dell’operazione di rimontaggio sono stati inoltre inseriti nella copertura tutti i necessari elementi impiantistici dedicati sia al sistema di illuminazione che a quello di aerazione del salone.

La parte più consistente del lavoro oggi in corso riguarda la Domus e la corte dei Bissari.
Per quanto riguarda la Domus, dopo gli scavi in fondazione per le necessarie opere di consolidamento, si sta procedendo alla definizione del vano scale e di quello per l’ascensore. Contestualmente si stanno sistemando i diversi ambienti destinati ad ospitare gli uffici della Basilica, compresa la sala di controllo e gestione degli impianti.
Va ricordato che l’inaspettato ed eccezionale ritrovamento archeologico di corte dei Bissari durante le operazioni di scavo del piano fondale ha comportato una radicale revisione delle previsioni progettuali sia in termini propriamente tecnici, per le modalità di consolidamento delle fondazioni della Domus, sia rispetto all’articolazione dello spazio al di sotto della corte dei Bissari.
Per quanto attiene, infine, la corte dei Bissari sono state demolite le strutture realizzate in fasi successive negli ultimi 40-50 anni e si sta ora procedendo al completamento dello scavo per la realizzazione della nuova struttura destinata ad ospitare le centrali impiantistiche al servizio della Basilica e della Domus.
Terminata la realizzazione delle strutture murarie previste per la corte dei Bissari, verranno posizionate le attrezzature impiantistiche e stesi i condotti che, dopo aver attraversato la Domus in cavedii appositamente realizzati, verranno collegati a quelli già stesi nel corpo della Basilica.

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