Città di Vicenza

16/04/2010

Per “Dire Poesia” a Palazzo Chiericati Yang Lian, il poeta della dissidenza cinese

Yang Lian è una delle bandiere della dissidenza cinese, ma è soprattutto uno dei più grandi poeti al mondo: per questo la serata di Dire poesia di giovedì 22 aprile alle 18 a Palazzo Chiericati è di quelle assolutamente imperdibili. Candidato al Nobel nel 2002, tradotto in 25 lingue, Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza di esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo, ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
Dire poesia 2010, la serie di Incontri con i poeti contemporanei in luoghi d’arte di Vicenza, è  promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e da Banca Intesa Sanpaolo, con la direzione artistica di Stefano Strazzabosco. L’ingresso all’incontro con Yang Lian è, come sempre, libero, sino a che la capienza della sala non sarà esaurita.
Chi è Yang Lian? Il poeta è nato nel 1955 a Berna, in Svizzera (i suoi genitori erano funzionari d’ambasciata in quel Paese), e lo stesso anno è ritornato con la famiglia a Pechino. Dopo un lungo periodo di lavoro in campagna, come succedeva alla maggior parte dei giovani cinesi dell’epoca, ha iniziato a scrivere versi nel 1976, e quello stesso anno ha cominciato a lavorare in una casa editrice di Pechino. A partire dal 1979, i suoi testi iniziano a uscire sulla rivista indipendente «Jintian» [Oggi], portavoce di un gruppo di autori (Bei Dao, Mang Ke, Gu Cheng, etc.) definiti dalle autorità cinesi “menglong”, cioè oscuri, vaghi, imprecisi, perché la loro poesia non obbediva più alle leggi del socialismo reale e del romanticismo rivoluzionario imposte dai funzionari del Partito comunista. In questi anni, Yang Lian scrive i poemi Taiyang meitian dou shi xin de [Il sole è nuovo ogni giorno, 1981]; Zi bai. Gei Yuanmingyuan feixu [Confessione. Alle rovine dello Yuanmingyuan, 1981]; Norlang (dal nome di una divinità tibetana, 1983; criticato dalle autorità culturali del governo, che ostacolarono la pubblicazione delle sue opere in Cina per più di un decennio); Xizang [Tibet, 1984] e Yi (dal 1985; il titolo è la trascrizione di un pittogramma inventato dallo stesso Yang Lian), oltre a vari volumi di prose poetiche, tra cui Haibian de haizi [Il bambino in riva al mare, 1982] e Shizhe [Colui che passa, 1985]. Nel 1986 fonda il gruppo poetico Xincunzhe [I sopravissuti], che pubblica l’omonima rivista. Nel 1989, mentre si trova ad Auckland, in Nuova Zelanda, condanna pubblicamente gli avvenimenti di Piazza Tien’anmen e per questo è costretto a un lungo esilio in varie città: Berlino (dove riceve una fellowship come artista residente da parte della DAAD), New York (presso la Fondazione Yaddo), Sydney (dove insegna Lingua e Letteratura cinese all’Università) e, dal 1994, Londra, dove tuttora risiede. Oltre alle opere già citate, ha pubblicato diversi altri libri di prosa e di poesia, tra cui ricordiamo Mianju yu eyu [Maschere e coccodrilli, 1989]; Wurencheng [Impersonale, 1991]; Dahai tingzhi zhichu [Dove si ferma il mare, 1992]; Tongxinyuan [Cerchi concentrici, 1997]; Naxie yi [Tutti quegli uno, 1999]; Lihegu de shi [Poesie di Lea Valley, 2001].
Le sue opere sono state tradotte in 25 lingue. In Italia, i suoi versi sono stati pubblicati da Einaudi nell’antologia Nuovi poeti cinesi (Torino 1996; a cura di C. Pozzana e A. Russo) e nel 2004 è uscita la raccolta Dove si ferma il mare (Scheiwiller - Playon, Milano; a cura di C. Pozzana).
A introdurre e tradurre Yang Lian, permettendone il dialogo col pubblico, sarà presente Marta Nori, insegnante di Lingua e Civiltà cinese moderna al Liceo “Pigafetta” di Vicenza.
Le traduzioni delle poesie di Yang Lian, invece, saranno lette dalle attrici Valentina Brusaferro e Martina Pittarello, in un’alternanza di voci che saprà rendere ancora più straordinario l’appuntamento a Palazzo Chiericati.

Informazioni: Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 – 222114 infocultura@comune.vicenza.it; Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800201782, beniculturali@intesasanpaolo.com, http://direpoesia.wordpress.com

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