Città di Vicenza

25/03/2010

Angelo Guzzo nuovo presidente di Acque Vicentine. Variati, “Una scelta nel segno della continuità per sostenere il controllo pubblico dell’acqua come bene comune”

Angelo Guzzo sarà il nuovo presidente di Acque Vicentine. Questa mattina l’assemblea dei soci, su proposta del sindaco di Vicenza Achille Variati, lo ha nominato alla guida dell’azienda di cui la città detiene l’83,5% del capitale sociale.
E’ stata l’occasione per affrontare collegialmente il tema del bene comune acqua, ribadendo, attraverso un ordine del giorno proposto dal sindaco di Vicenza, l’importanza che aziende sane come Acque Vicentine rimangano sotto il controllo pubblico.
“Ringrazio il presidente uscente professor Giancarlo Corò – ha detto al termine dell’incontro Variati – . La nuova presidenza avrà il mandato di procedere in continuità con quanto già impostato”.
“Acque Vicentine – ha proseguito Variati – è un’azienda sana, la previsione per il 2010 è di un bilancio in utile, il piano di investimenti sul territorio per migliorare le reti dell’acquedotto e della depurazione, autorizzato dall’Aato per oltre 11 milioni di euro l’anno, prosegue con regolarità. Malgrado questi presupposti, come altre aziende simili, Acque Vicentine vive l’insicurezza giuridica generata dal decreto Ronchi. Il legislatore nazionale ora sta lavorando sul regolamento attuativo della legge dove contiamo che per le aziende in house efficienti e capaci di stare sul mercato come la nostra sia prevista la possibilità del controllo pubblico: sarebbe davvero iniquo metterle sullo stesso piano di aziende pubbliche che ‘fanno acqua da tutte le parti’”.
La volontà di Variati di ribadire il mantenimento in house è stata esplicitata nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea di coordinamento. Tra gli elementi cardine del documento, l’accesso all’acqua come diritto universale inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; il servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale; il riconoscimento, appunto, del modello in house di Acque Vicentine quale forma più idonea per garantire il completo controllo pubblico del bene acqua, attraverso una gestione efficace e virtuosa capace di garantire livelli qualitativi del servizio, investimenti secondo il Piano d’Ambito, una tariffazione decisamente competitiva rispetto al mercato e attenta alle fasce più deboli della popolazione e per salvaguardare il patrimonio professionale e tecnico maturato negli anni dal personale dell’Azienda. Nell’ordine del giorno i sindaci si sono anche impegnati a sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare i giovani in materia di utilizzo, risparmio, consumo critico e tutela dell’acqua.
Il nuovo presidente Angelo Guzzo, eletto con la sola astensione del Comune di Creazzo, 50 anni, residente a Camisano Vicentino, è dal 2000 direttore commerciale delle Latterie Vicentine dopo esserlo stato nei quattro anni precedenti per La centrale del Latte di Vicenza; si è specializzato in sales manager alla Bocconi, è stato assessore provinciale e membro del Consorzio per l’acquedotto Euganeo-Berico.
“Ringrazio i sindaci per la fiducia dimostrata – ha dichiarato il neoeletto Guzzo – e in particolare Variati che ha proposto un presidente non del capoluogo dimostrando notevole apertura verso le altre amministrazioni del territorio. Mi attende un compito di grande responsabilità soprattutto in questo momento di riordino della normativa nazionale e di riflessioni su ruolo dell’Aato e dell’acqua intesa come bene strategico per il presente e per il futuro. Aderisco pertanto in modo totale all’ordine del giorno votato oggi dai soci. Per svolgere al meglio questo nuovo incarico annuncio le mie dimissioni dal ruolo che ricopro nel Partito Democratico regionale”.
“Anche in questa occasione l’assemblea di coordinamento di Acque Vicentine si è dimostrata molto coesa – commenta il Presidente dell’Assemblea di Coordinamento Diego Marchioro – è questo un segno importante di compattezza della compagine sociale, soprattutto in prospettiva dei cambiamenti che il gestore del servizio idrico integrato sarà chiamato ad affrontare. Siamo di fronte ad uno scenario che sta cambiando e che richiederà unità e unanimità di visione”.

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