Città di Vicenza

05/03/2010

Il 21 marzo sarà domenica ecologica senz’auto: fermi anche i veicoli a gas, gpl ed elettrici

“Il 21 marzo sarà domenica ecologica senz’auto”, lo ricorda l’assessore all’ambiente e alla mobilità Antonio Dalla Pozza precisando che non si tratta di un intervento causato da una specifica situazione di emergenza, ma della tradizionale domenica di primavera nella quale l’amministrazione comunale invita i cittadini a lasciare a casa l’automobile e vivere in modo diverso la città. Non a caso, anche quest’anno, il blocco totale dei mezzi a motore si terrà in concomitanza con la Stravicenza, la manifestazione podistica di Atletica Vicentina che richiama in centro storico migliaia di atleti, famiglie e studenti.
Questa mattina si è tenuta la prima riunione tecnica per definire le modalità del blocco. Nei prossimi giorni sarà elaborata l’ordinanza che definisce nel dettaglio perimetro e deroghe. Già è deciso che la fascia oraria del divieto andrà dalle 9 alle 18 e che dovranno restare fermi, oltre a tutti i mezzi già coinvolti nel blocco di domenica 28 febbraio, anche i veicoli alimentati a gas, a gpl ed elettrici.
Il perimetro sarà sostanzialmente quello che comprende anche i quartieri periferici ed è attualmente interessato dal blocco settimanale degli euro 0, euro 1 ed euro 2 diesel.
“Poiché si tratta di una domenica ecologica durante la quale promuovere l’uso di mezzi diversi dall’auto privata – dichiara l’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza – incentiveremo sicuramente l’utilizzo dei mezzi pubblici e proporremo iniziative, come la Stravicenza, per rendere piacevole una passeggiata o un giro in bicicletta in una città per un giorno libera dalle auto”.
Nel corso della stagione 2009-2010, per contrastare l’inquinamento atmosferico e per diffondere una cultura della mobilità alternativa, sono state già organizzate tre domeniche di divieto della circolazione: quella del 20 settembre, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, quella di 24 gennaio, decisa per ragioni di salute pubblica in seguito a una preoccupante successione di sforamenti del livello di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d’aria, e quella del 28 febbraio, promossa contemporaneamente da un centinaio di Comuni d’Italia per sensibilizzare e chiedere interventi strutturali a Regioni e Governo sul problema dell’inquinamento dell’aria.

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