Città di Vicenza

05/03/2010

Verde pubblico, massiccio il piano di intervento per il 2010. L’assessore Tosetto: “Importante garantire la sicurezza dei cittadini, ma ora serve pensare anche alla progettazione”

Potature, abbattimenti e reimpianti saranno il leit motiv dell’anno in corso per le alberature di Vicenza. Il Comune, in collaborazione con Valore Città Amcps, ha infatti definito un considerevole piano di intervento, dovuto al progressivo invecchiamento del patrimonio arboreo della città, specie per quanto riguarda i pioppi e i platani, tanto usati nel passato per l’allestimento di aree verdi o filari stradali.

Per salvaguardare innanzitutto l’incolumità pubblica, infatti, ma anche per preservare lo stesso “verde verticale” pubblico - che a Vicenza conta oltre 20 mila alberi, di cui 5600 lungo le strade - le piante vengono necessariamente monitorate durate tutto l’anno da parte di personale tecnico qualificato, che esegue indagini specialistiche con controlli fitopatologici a tappeto e, se necessario, verifiche interne dei tessuti legnosi. In questo modo viene stabilita l’effettiva stabilità della pianta e indicato l’abbattimento solo quando tutti gli altri interventi sono già stati adottati.

“Abbiamo ricostituito in Comune l’ufficio del verde pubblico perché c’è bisogno non solo di manutenzione, che è affidata a Valore Città Amcps, ma anche della progettazione generale delle alberature – ha spiegato l’assessore al verde pubblico, Ennio Tosetto, che questa mattina ha presentato a Palazzo Trissino il piano di intervento per il 2010 –. Sono tanti infatti gli aspetti che vanno tenuti in considerazione quando si decidono abbattimenti e reimpianti, non ultimi quelli della viabilità e degli sviluppi urbanistici. Per questo l’obiettivo è ora di dotarci di un sistema gestionale informatizzato del patrimonio arboreo, in cui inserire i dati che risulterebbero da un censimento di tutte le piante della città, così come ad esempio è stato fatto a Desenzano”.

Il piano di intervento sulle alberature per l’anno in corso ha già preso il via nelle ultime settimane per concludersi entro marzo con la potatura di numerosi filari stradali per un totale di 1257 piante (di cui quasi mille ormai già potate) pari al 5-8% delle piante della città. Tenendo conto quindi dell’intervallo di tempo tra una potatura e l’altra, delle caratteristiche della specie, delle interferenze con le abitazioni, le strade o le linee elettriche, piuttosto che della reazione alla potatura con carie, cancro o attacchi parassitari, l’area maggiormente coinvolta è risultata quella del centro storico con 395 alberature su cui intervenire, la maggior parte concentrate in viale Giuriolo (98), a parco Querini (80) e in contrà Burci (64). Altre potature consistenti sono inoltre state eseguite nel viale del cimitero maggiore (90), in viale X Giugno (83), in viale Manzoni (80) e a S. Pietro Intrigogna (53); mentre sono in programma anche risagomature dei filari di viale Trento, di viale Fusinato, di viale Sant’Agostino e viale del Lavoro, di viale Eretenio e di via Dante.    

Se il costo delle potature è ricompresso nel canone annuo di manutenzione ordinaria che il Comune paga a Valore Città Amcps, il piano degli abbattimenti costerà invece a Palazzo Trissino 66 mila euro oltre all’iva e alle spese tecniche. In tutto saranno 218 le piante che nei prossimi mesi verranno abbattute perché morte in piedi, malate gravi o pericolosamente instabili e per le quali eventuali interventi colturali volti ad eliminare il rischio di cedimento risulterebbero quindi nulli.

Le arterie che per prime verranno interessate saranno allora via Battaglion Val Leogra (15 abbattimenti, cui seguirà comunque la sostituzione dell’intero filare), strada Ambrosini (16), il campo da calcio di via Bellini (15) e l’area verde e il parco giochi di via Cadamosto (11), cui si aggiungono i filari stradali di via Zanecchin, via Lago di Como-Garda, San Pietro Intrigogna, Strada Pelosa, via dell’Arsenale e viale del Lavoro.

Nel prossimo autunno seguirà quindi la fase dei reimpianti: 220 nuove piante distribuite in 24 siti diversi per una spesa prevista di 67 mila euro (oltre all’iva e alle spese tecniche), che porteranno al rinnovo del patrimonio arboreo cittadino a partire dalle aree più carenti e da quelle interessate dagli abbattimenti. “L’albero in città è un elemento essenziale alla qualità del vivere urbano – aggiunge infine Tosetto -, non solo per la produzione di ossigeno, ma anche per la funzione, tra le altre, di trattenimento delle polveri e di ombreggiamento”.

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