Città di Vicenza

04/03/2010

Tav, il sindaco Variati torna a precisare: “Bene la condivisione sull’aggancio di Vicenza alla Tav, ma sul tracciato dobbiamo confrontarci”

“Voglio rassicurare le frazioni di Campedello e Santa Croce Bigolina, spaventate in questi giorni dalla strumentalizzazione di parte, perché nulla sta succedendo e nulla succederà sulle loro teste”. Il sindaco di Vicenza Achille Variati torna nuovamente sulla questione della Tav per rassicurare i cittadini, dopo le dichiarazioni dell’opposizione consiliare apparse sulla stampa di oggi: “Con tutta franchezza – aggiunge infatti il sindaco - trovo che il consigliere Zocca ed altri agitino strumentalmente nei cittadini facili paure che non hanno invece alcun motivo d’essere. Non ho alcuna intenzione di avallare progetti che portino danno al territorio. Tanto più perché altre soluzioni sono possibili, tenendo assieme sviluppo e sostenibilità”.

Variati quindi ribadisce e precisa quanto dichiarato pochi giorni fa: “L’associazione industriali ha detto due cose: che è necessario che Vicenza non perda l’aggancio con la Tav, una grande infrastruttura di comunicazione senza la quale finiremo relegati nella marginalità; e che è possibile pensare a ipotesi meno onerose per il committente rispetto al passaggio sotterraneo in tunnel, avanzando la proposta di un tracciato prossimo al percorso dell’autostrada. Credo che il primo punto sia quello fondamentale: Vicenza non può mancare quest’opportunità. Su questo sono d’accordo, e rilevo con soddisfazione che tutti gli altri soggetti che sono intervenuti, l’Api, gli artigiani, i commercianti, la stessa opposizione, condividono la stessa visione. È un ottimo punto di partenza. Quanto al progetto, e quindi al tracciato, è necessario il raggiungimento di un’intesa unitaria su idee progettuali fattibili. E l’idea del Comune c’è già, mentre altre idee che siano ugualmente a basso impatto non mi risultano. Tenendo quindi presente che nel frattempo il sistema delle tangenziali è in fase molto avanzata, e che si sviluppa in sostanziale raddoppio del percorso dell’autostrada, sottraendo spazio ad altre infrastrutture, il progetto che il Comune mette sul tavolo è quello del tracciato in galleria sul quale vi è la delibera Cipe del 2003, tradotta in un progetto preliminare anche per la parte Montebello–Grisignano di Zocco”.

“Dal mio punto di vista – spiega Variati - questa ipotesi è ancora valida perché è a basso impatto ambientale, ottimizza l’interscambio con la stazione di Vicenza senza bisogno di costruire altre stazioni, ottimizza l’interscambio tra l’alta velocità e la rete ferroviaria storica, prevede parcheggi, permette ai treni che non passano per Vicenza di mantenere l’alta velocità passando in tunnel, razionalizza l’interscambio sulla Treviso-Venezia e prevede tempi di realizzazione contenuti nei quattro anni”.

“Ritengo che i maggiori costi del tunnel, ancora da quantificare precisamente – conclude il sindaco –, siano compatibili con l’importanza che questo territorio ha e con quanto questo territorio ha dato e dà al Paese in termini di ricchezza e di economia. Li ritengo ancor più compatibili se penso ai 7 miliardi di euro che secondo il ministro Matteoli serviranno per la realizzazione del ponte di Messina. Quello che noi offriamo, a fronte dell’impegno anche finanziario a sviluppare un progetto sostenibile per il territorio, i quartieri e l’ambiente, è la realizzabilità dell’opera: passando per Vicenza, certo senza devastarla, si può fare in tempi celeri. Altrove, e penso all’ipotesi di un tracciato a sud dei Berici, gravida di incognite, non so e francamente non credo. Serve dunque il confronto perché senza un’intesa unitaria tra enti, Comuni contermini ed associazioni di categoria, rischiamo che altri decidano per noi”.

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