Città di Vicenza

17/02/2010

La giunta Variati testimonial della campagna di prevenzione del tumore del colon retto

La giunta Variati diventa testimonial della campagna di prevenzione del tumore del colon retto promossa dall’Ulss 6. Questa mattina nella sala stucchi di palazzo Trissino il sindaco e gli assessori Giovanni Giuliari, Tommaso Ruggeri e Umberto Nicolai hanno ricevuto i flaconcini per effettuare il test del sangue occulto. Successivamente anche gli altri assessori compresi nella fascia d’età interessata al programma di prevenzione riceveranno le provette: Francesca Lazzari, Ennio Tosetto, Pierangelo Cangini.
A presentare l’iniziativa erano presenti, inoltre, il dottor Mario Merzari, direttore del Servizio sanità pubblica, la dottoressa Patrizia Faggion, responsabile della Centrale operativa screening e il dottor Daniele Bernardini, responsabile del Servizio endoscopico digestivo.
Il programma di prevenzione del tumore del colon rettofa parte della seconda fase di un progetto regionale finanziato dalla Fondazione Cariverona, di durata biennale, che prevede l’invio a circa 28.000 vicentini, maschi e femmine di età compresa tra i 50 e i 69 anni, di un invito ad effettuare il test che consente, attraverso un semplice esame da effettuare a casa, di verificare il proprio stato di salute. L’iniziativa, partita il 28 settembre 2009 e che si concluderà a fine maggio 2010, ha già coinvolto 11.210 persone, 6.147 delle quali, pari al 55%, hanno effettuato lo screening.
 “Attraverso una prevenzione intelligente si salvano vite - ha commentato il sindaco Variati -. Faccio parte di quelle persone che hanno ricevuto la lettera d’invito dall’Ulss 6. Una lettera  che mi ha spaventato e che, per paura di fare spiacevoli scoperte, ho preferito accantonare. Ora invece effettuerò il test. Mi auguro che la città sappia cogliere l’opportunità che dà l’Ulss 6 di effettuare lo screening gratuito di cui la giunta è testimonial.”
“Effettuare il test per la prevenzione del tumore del colon retto – ricorda l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - è una responsabilità che abbiamo nei confronti di noi stessi, dei nostri cari e della società. La nostra salute non deve essere delegata all’Ulss, ma dobbiamo cogliere le opportunità che ci vengono offerte anche per contenere i costi del servizio sanitario. Appoggio con piacere questa iniziativa perché consente di aumentare il benessere della comunità.”

La prima fase del progetto ha coinvolto i residenti nei Comuni dell’Ulss 6, esclusa Vicenza, registrando una percentuale di adesione del 62%. Delle 40.492 persone invitate, comprese nella fascia d’età a rischio, 24.856 hanno effettuato il test. 1.154 di queste, corrispondenti al 5%, hanno avuto un referto positivo. Pertanto sono state invitate ad un colloquio di approfondimento durante il quale è stato proposto di effettuare un’ulteriore indagine attraverso una colonscopia. 929 persone hanno risposto positivamente all’invito: l’ulteriore verifica ha rilevato 59 casi di presenza di tumore maligno per i quali si è dimostrato necessario un intervento chirurgico. Per 479 pazienti affetti da tumori benigni (282 ad alto rischio, 197 a basso rischio) è stato sufficiente un intervento con esame endoscopico.

A  Vicenza le 28.000 persone comprese nella fascia d’età dai 50 ai 69 anni riceveranno, a scaglioni, l’invito dell’Ulss 6 a ritirare il flaconcino nell’ambulatorio prelievi dell’ospedale di Vicenza (via San Bortolo 18) nel giorno indicato nella lettera (è comunque possibile chiedere il cambio della data di ritiro). Dopo avere effettuato l’esame a casa autonomamente il flaconcino dovrà essere restituito sempre nella sede dell’ambulatorio prelievi (il giorno e l’ora verranno comunicati dagli operatori dello screening al momento del ritiro della provetta). Il test del sangue occulto è di ultima generazione: pertanto non sarà necessario seguire una dieta particolare e non saranno rilevati sanguinamenti gastrici o gengivali. La risposta dello screening, se negativa, verrà comunicata con una lettera spedita a casa. Se positiva, il cittadino verrà contattato telefonicamente e sarà invitato ad effettuare un test di approfondimento, la colonscopia. L’aver partecipato al programma di prevenzione consente di effettuare questo esame in tempi brevi grazie alla riserva di 20 posti a settimana all’ospedale di Vicenza e di 10 posti all’ospedale di Noventa Vicentina.

Il test per la ricerca del sangue occulto è molto importante perché consente la diagnosi precoce dei tumori del grosso intestino con possibilità per il paziente di guarire completamente evitando interventi chirurgici demolitivi che comporterebbero importanti ripercussioni sulla qualità di vita. Se il test risulta positivo è opportuno procedere con un approfondimento diagnostico, attraverso la colonscopia che consente di evidenziare l’eventuale presenza di polipi e nello stesso tempo di rimuoverli. Si può prevenire in questo modo lo sviluppo del tumore maligno.

Per informazioni è a disposizione il Dipartimento di prevenzione servizio igiene e sanità pubblica centrale operativa screening (via IV Novembre 46) che risponde allo 0444752261 dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12.30.

Si è scelto di proporre un programma di prevenzione per i tumori del colon retto perché questi ultimi rappresentano  un importante problema di salute, sia in termini di frequenza che di mortalità, con un’incidenza in aumento in tutto il mondo: in Europa vengono diagnosticati ogni anno 200.000 casi, in Veneto 3.500.
I dati raccolti dal rapporto AIRTUM (Associazione italiana registro tumori) sui tumori diagnosticati dal 2003 al 2005 nella popolazione italiana rivelano che i più frequenti sono gli epiteliomi della cute (15,5%) e del colon retto (11,9%).
I decessi per tumore sono principalmente causati per gli uomini dal tumore ai polmoni (27,6%) e al colon retto (10,5%) e per le donne dal tumore alla mammella (16,3%) e del colon retto (11,9%).

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