Città di Vicenza

12/02/2010

Madrigali e lirica ai concerti di Carnevale della circoscrizione 1

“Il festino del giovedì grasso” e “Il trionfo dell’amore nell’opera buffa” sono i titoli dei due principali concerti a ingresso libero messi in calendario in centro storico in occasione del Carnevale 2010 dall’assessorato al decentramento e alla partecipazione del Comune di Vicenza.

Il primo, “Il festino del giovedì grasso avanti cena”, viene proposto domani, sabato 13 febbraio, alle 16.30 a Palazzo Leoni Montanari (contrà Santa Corona 25) dall’ensamble “Il teatro armonico”, diretto da Margherita Dalla Vecchia e noto al pubblico vicentino per il “Progetto Bach” e per altre produzioni, sacre in particolare, ma anche profane, soprattutto quando si tratta di madrigali e opere care alla tradizione veneta. “Il festino”, infatti, è un’opera del 1608 di Adriano Banchieri, monaco bolognese, tra i primi compositori a cimentarsi nella commedia harmonica, nell’intento di sviluppare il madrigale drammatico - precursore dell’opera lirica – per narrare una storia attraverso il canto a più voci.
L’opera è composta da venti madrigali a cinque voci, alcuni assai comici alternati ad altri più seri, dove si riconoscono alcune parlate dialettali tipiche dell’Italia settentrionale, gli stili e linguaggi propri del tempo vengono sbeffeggiati, con spirito parodistico e dissacrante, in un susseguirsi di brani vivacissimi, una partitura assai godibile e ancora attuale. Personaggi ridicoli, giochi, danze, capricciate con imitazioni di strumenti ed animali impegnano i cantanti in questa esilarante partitura, ricca anche di madrigali molto espressivi, degni della migliore tradizione. Le voci di Elisabetta Tiso e Lucia Napoli (soprani), Bianca Simone (alto), Massimiliano Varusio (tenore) e Guglielmo Buonsanti (basso), in sinergia con Margherita Dalla Vecchia al clavicembalo, daranno vita a questa festa carnevalesca. 
Per chi fosse inoltre interessato a visitare nell’occasione la mostra temporanea dedicata alle donne nella Grecia Antica nelle collezioni di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo e le collezioni permanenti del palazzo è previsto un biglietto di ingresso ridotto a 3 euro.
Il Teatro Armonico coinvolge sia giovani interpreti che affermati musicisti nel repertorio antico. L’attività dell’ensemble – interpretando gli scopi divulgativi espressi nell’opera di Giovanni Francesco Anerio “Il Teatro armonico spirituale di madrigali…” (1619) - privilegia l’esecuzione di oratori, cantate sacre e profane del periodo barocco. Numerosi i progetti a tema affrontati che hanno portato il gruppo ad esibirsi per festival e associazioni concertistiche in prestigiose basiliche e teatri del centro-nord Italia e all’estero.
Margherita Dalla Vecchia alla nota attività di organista affianca quella di clavicembalista proprio per l’esecuzione del repertorio profano, il madrigale e l’opera del ‘600. Assai impegnata per la promozione della musica sacra vocale e strumentale di tutti i tempi, collabora con diverse istituzioni e associazioni culturali e istituzioni sia a livello locale, regionale e nazionale.

Il secondo concerto di Carnevale, “Il trionfo dell’amore nell’opera buffa”, si terrà invece alle 16 di domenica 14 febbraio al Teatro San Marco di contrà S. Francesco 76. Il concerto lirico verrà eseguito dall’associazione musicale “Chori canticum” di Vicenza diretta da Christian Maggio con la direzione artistica di Pier Zordan ed è incentrato sul repertorio italiano del primo ‘800 (Rossini e Donizetti), ma doverosamente arricchito dai capolavori mozartiani che lo hanno anticipato di qualche decennio. E proprio nel segno di Mozart sarà il baritono Zordan ad aprire con “Non più andrai, farfallone amoroso” tratto da “Le nozze di Figaro” (allegra ed ironica canzone militaresca in omaggio a Cherubino, costretto ad arruolarsi nel reggimento) per poi passare al Don Giovanni con “Fin ch’han dal vino” e il duettino amoroso “Là ci darem la mano” che tratteggiano la figura di questo nobile cavaliere assai licenzioso.
Del Barbiere rossiniano verrà eseguita la doppia scena centrale del primo atto, dove furbizia e malizia dei due protagonisti (Figaro e Rosina) condurranno al lieto fine della vicenda. Il soprano Diana Trivellato interpreterà la celebre cavatina “Una voce poco fa” e poi, assieme a Pier Zordan, il successivo duetto “Dunque io son”.
Inizio di seconda parte riservato a Gaetano Donizetti con due delle sue migliori opere buffe. Da “L’elisir d’amore” verranno estrapolati tre brani, l’entrata di Dulcamara “Udite, udite, o rustici” (celeberrima cavatina con la quale l’imbonitore decanta le virtù magiche degli intrugli-medicina), il duetto “Quanto amore” (di grande efficacia teatrale, dove carattere e doti personali di Adina minimizzano il portentoso elisir) e infine l’aria “Prendi per me sei libero” nella quale la protagonista, finalmente, confessa l’amore per Nemorino.
Dal primo atto del Don Pasquale, opera di fine comicità, altre tre brani di indubbio valore: “Bella siccome un angelo” (omaggio alla bellezza femminile), “Quel guardo il cavaliere… So anch’io la virtù magica” (civetteria di Norina) e il duetto “E il dottor non si vede… Pronta io son…” dove il dottore chiede alla bella e scaltra Norina una sana complicità per gabbare Don Pasquale).
Chiuso il capitolo opera buffa, il soprano si misurerà con la famosissima aria della bambola tratta da “I racconti di Hoffmann” di Jacques Hoffenbach (“Les oiseaux dans la charmille”), mentre il maestro Christian Maggio, dopo aver accompagnato i cantanti in questo impegnativo programma, eseguirà lo “Scherzo” dalla Sonata in fa minore da lui stesso composta.
Finale di rilievo, a condensare l’impronta data al concerto, con la cavatina di Figaro “Largo al factotum della città” e “Glitter and be gay” dall’operetta “Candide“ di Leonard Bernstein.

Completano il programma di carnevale della circoscrizione 1 altri due concerti – entrambi del conservatorio Pedrollo - che si terranno domani, sabato 13 febbraio, sempre ad ingresso gratuito: il primo alle 16 nella sala verde della parrocchia San Pietro dal titolo “East & West, l’altra faccia della fisarmonica” con la scuola di fisarmonica del professor Davide Vendramin; l’altro concerto si terrà invece alle 17 all’oratorio di Santa Chiara, dove si esibiranno gli allievi del conservatorio su un programma di “Musica rinascimentale e barocca”.     

Maggiori informazioni all’assessorato al decentramento e alla partecipazione (telefono 0444 222710) e alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari per “Il festino del giovedì grasso avanti cena” (telefono 800 578875).

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