Città di Vicenza

10/02/2010

Nuovo Chiericati: saranno raddoppiate le opere esposte

Palazzo Chiericati diventerà ciò che non è mai stato: un museo civico di moderna concezione con l’ambizione di diventare la più bella galleria civica della terraferma veneta. L’annuncio è della giunta comunale che questa mattina, riunendosi proprio a Palazzo Chiericati, ha dato il via libera alla successione di interventi che condurranno alla radicale trasformazione dell’attuale pinacoteca, giungendo a raddoppiare il numero delle opere esposte grazie alla valorizzazione dei molti capolavori oggi stipati nei depositi o prestati ad altre istituzioni. Ai 150 quadri attualmente in mostra se ne aggiungerà un’altra ottantina e alcune centinaia di pregiati oggetti, come monete, bronzetti e documenti, presentanti secondo un nuovo allestimento che curerà nei minimi dettagli ambientazione, luci e percorsi.

“Penso che la stragrande maggioranza dei vicentini - ha annunciato il sindaco Variati, che ha ringraziato la Fondazione Cariverona e il defunto marchese Roi per il sostegno economico fin qui dato al grande progetto – non conosca il patrimonio straordinario che questo palazzo custodisce non solo nelle sale ma anche nei depositi. Tra aprile e maggio apriremo il museo organizzando per i nostri cittadini visite guidate alla scoperta delle opere e del cantiere”.

Un primo intervento, cominciato nel novembre del 2009 per un importo di 2 milioni e 500 mila euro e già finanziato, riguarda il palazzo cinquecentesco, che sarà restaurato a partire dagli interrati fino al sottotetto, rendendo visibili ambienti, ora abbandonati, di straordinaria valenza architettonica e archeologica. “Il palazzo palladiano – ha spiegato l’architetto Emilio Alberti che ha lavorato in equipe con il consulente Mauro Zocchetta, la direttrice Maria Elisa Avagnina, gli staff degli assessori alla cultura Francesca Lazzari e ai lavori pubblici Ennio Tosetto ed Amcps – sarà finalmente accessibile e fruibile secondo quelli che sono i suoi percorsi ed ambienti storici, a partire dagli scaloni”.

Un secondo intervento, tra il 2010 e il 2011, recupererà l’ala Ottocentesca: oggi si sta redigendo la progettazione definitiva da sottoporre alla Fondazione Cariverona per la richiesta di un finanziamento di 1 milione e 800 mila euro più altri 500 mila euro per gli allestimenti. “Lasciato il nitore palladiano – ha proseguito Alberti – in questo ambiente troverà spazio la classica quadreria ottocentesca di città, con pareti colorate allestite con le opere pregiate attualmente conservate nei depositi”.

Si passerà infine alla ristrutturazione dell’ala Novecentesca, da completarsi tra il 2012 e il 2013 per un costo oggi stimato in circa 1 milione e 700 mila euro. Questo spazio, introdotto da una copia della pianta angelica, porta ideale della città posta all’inizio dell’intero percorso espositivo, conterrà i “Lunettoni del Podestà” e l’allestimento della grande sala che evocherà la distrutta chiesa di S. Bortolo ed il suo straordinario ciclo pittorico, premessa per una grande mostra sull’opera di Bartolomeo Montagna.

Ancora, nel nuovo museo ci sarà spazio per l’esposizione della collezione di Neri Pozza, comprese le opere di sculture e, come ha ricordato l’assessore Francesca Lazzari “per tutti i servizi tipici di un museo moderno, dalla didattica museale alla multimedialità”. 

Il progetto in corso consentirà infatti anche il reperimento di spazi essenziali per il funzionamento del museo, razionalizzandone le destinazioni d’uso: al piano terra l’accoglienza, il book shop, il bar del museo, gli spazi per esposizioni temporanee; al piano ammezzato le attività direzionali, gli uffici, la biblioteca, i depositi dei disegni; al piano superiore la galleria secondo il nuovo ordinamento espositivo.

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