Città di Vicenza

03/02/2010

Inquinamento atmosferico, questa mattina in Provincia il tavolo tecnico zonale. L’assessore Dalla Pozza: “Non ho riscontrato interesse ad affrontare il problema e Vicenza più di così non può fare"

“L’incontro di oggi è stato interlocutorio e non abbiamo fatto grandi passi in avanti rispetto  a prima. Avrei preferito da parte di tutti gli enti che si occupano di inquinamento - Regione, Provincia e Arpav - un approccio più scientifico, in modo da permettere ai Comuni di capire dove incidere maggiormente per ridurre le fonti di inquinamento”.

È il commento dell’assessore all’ambiente, alla mobilità e ai trasporti, Antonio Marco Dalla Pozza, al termine della riunione sull’inquinamento atmosferico che si è tenuta questa mattina in Provincia con i Comuni di fascia A, quelli più inquinati, che compongono il tavolo tecnico zonale.

“Mi hanno molto preoccupato i dati sulle polveri sottili illustrati da Arpav – aggiunge Dalla Pozza -, ciononostante non ho riscontrato altrettanta preoccupazione da parte degli altri enti. Al massimo alla giornata senz’auto già in programma a Vicenza per domenica 21 marzo potrebbero aderire anche altri Comuni. D’altra parte è la legge a imporre ai Comuni di mettere in atto iniziative per combattere l’inquinamento atmosferico”.

“A Vicenza, se non altro, possiamo dire, pur con una certa amarezza, di avere la coscienza tranquilla viste le iniziative straordinarie intraprese – continua l’assessore -. E nel corso del 2010 inizieranno i provvedimenti di natura strutturale con la revisione del trasporto pubblico locale. Ci piacerebbe fare anche di più, ma dobbiamo prendere atto che non c’è la volontà di affrontare seriamente il problema a un livello più ampio, l’unico che può essere davvero efficace”.

L’assessore si dice inoltre deluso dello scarso approfondimento scientifico da parte dell’agenzia regionale: “Sulle fonti di inquinamento ci sono stati forniti dati di Legambiente che riguardano Berlino, ma che possono essere validi anche per realtà come la nostra: il 53% delle emissioni nell’atmosfera sono prodotte dai veicoli privati, il 17% dalle industrie, il 20% dagli impianti di riscaldamento. La nostra linea di incidere sul traffico, così stando le cose, andrebbe dunque nella direzione giusta: ma gli altri Comuni e la Provincia non ci seguono e, anzi, ci criticano”.

Da qui alla giornata senz’auto del 21 marzo, l’assessore all’ambiente e alla mobilità precisa che l’amministrazione interverrà con blocchi totali del traffico solo se dovessero verificarsi situazioni di grave pericolo, con picchi di pm10 particolarmente elevati. Dalla Pozza infine ricorda anche il lavoro in corso, assieme ad Aim, di revisione del piano del trasporto pubblico locale. “Sarà comunque un avvio graduale, per tappe successive – precisa -, la prima delle quali sarà incentivare i cittadini a servirsi degli autobus grazie ad un servizio migliore che contempli innanzitutto una maggiore frequenza delle corse. Gli ultimi dati, che risalgono al 2001, parlano chiaro – evidenzia -: solo il 5% della mobilità a Vicenza avviene su mezzi di trasporto collettivi, mentre il 60-70% è mobilità privata. Se la regola aurea che vale in altri Paesi è 33% auto, 33% autobus e 33% mobilità pedonale e ciclabile, a Vicenza mi accontenterei che la mobilità privata scendesse dal 70 al 50%, senza imporre nulla, ma offrendo alternative. Dopodiché tutti i provvedimenti di blocco non servirebbero più”.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.