Città di Vicenza

01/02/2010

Popolazione ancora in aumento a Vicenza. Ma sono sempre di più gli anziani e la crescita degli stranieri è in calo

La popolazione a Vicenza è cresciuta anche nel 2009. Lo scorso 31 dicembre infatti i residenti erano 115.550 segnando quindi un incremento dello 0,5 per cento rispetto ad un anno prima grazie all’iscrizione all’anagrafe di 538 residenti in più rispetto ai cancellati. Dopo quindi un triennio in cui la popolazione non aveva fatto registrare variazioni significative, subendo addirittura una lieve flessione nel 2007, sono due gli anni consecutivi in cui si assiste ad una ripresa della crescita demografica.

Tale incremento tuttavia non si deve al saldo naturale delle nascite e dei decessi (pari a sole 45 unità in meno), quanto piuttosto ai trasferimenti di residenza: nel corso del 2009 i movimenti migratori hanno portato 4.003 persone ad ottenere la residenza a Vicenza e 3.420 a decidere invece di trasferirsi altrove, con una differenza positiva di 583 unità. Questo dato, peraltro, è dovuto al saldo migratorio degli stranieri, pari a +664, mentre è pari a -81 per gli italiani.

Nel loro complesso gli stranieri sono aumentati notevolmente anche nel 2009: al 31 dicembre si registravano infatti esattamente 1000 unità in più (538 femmine e 462 maschi), pari ad un aumento del 5,9 per cento rispetto a 12 mesi prima, per un totale di 17.766 stranieri presenti in città, che corrispondono al 15,4 per cento della popolazione.

Si assiste quindi a Vicenza ad una continua contrazione dei residenti italiani a favore di un’espansione di quelli stranieri: se infatti nel 2000 gli italiani erano il 94,2% del totale degli iscritti, nel 2009 la percentuale è scesa all’84,6%. “Tuttavia – osserva l’assessore ai servizi informativi e ai servizi elettorali e demografici, Tommaso Ruggeri, che ha presentato i dati questa mattina a palazzo Trissino - l’aumento degli stranieri è molto più contenuto rispetto, ad esempio, all’anno prima quando furono 1624. E’ dunque senz’altro un fenomeno sintomatico della crisi economica, che ha attratto meno stranieri e ha determinato il rimpatrio di molti di loro. Sarà anzi interessante registrare quest’anno l’impatto che avrà la crisi sulla popolazione”.

A questo proposito l’assessore ha inoltre aggiunto: “I dati elaborati dall’ufficio statistica del Comune sono già passati in giunta assieme a quelli principali elaborati dall’Istat, dalla Camera di commercio, dall’Associazione industriali, dalla Provincia, dalla Caritas e dal nostro settore servizi sociali, perché torneranno utili anche in fase di bilancio, quando si dovranno fare delle scelte su dove destinare le risorse che, peraltro, continuano a diminuire in particolare per la contrazione dei trasferimenti statali. È infatti evidente che il principale punto di riferimento per chi ad esempio perde il lavoro è il Comune così come per chi ha un anziano non autosufficiente in casa. Per questo sarà indispensabile coordinarci con tutti coloro che operano in campo assistenziale perché non possiamo permetterci sovrapposizioni”. 

La presenza straniera tra l’altro contribuisce anche a rendere più giovane la popolazione vicentina: se infatti conteggiando gli stranieri il rapporto tra anziani e giovani è di 161 ultra sessantacinquenni ogni 100 under 14, senza gli stranieri il rapporto sarebbe addirittura superiore a 208. Basti pensare che tra gli stranieri quelli con più di 65 anni sono appena l’1,3 per cento, mentre tra gli italiani sono quasi il 26 per cento.

“L’indice d’invecchiamento della popolazione è in continua crescita e desta molta preoccupazione – evidenzia l’assessore Ruggeri -: la speranza di vita a Vicenza sfiora oggi i 78 anni ed è aumentata di 3,5 anni in un solo decennio. Se da una parte ciò significa che sono migliorati gli stili di vita e che disponiamo di una buona sanità, dall’altro comporta impatti rilevanti sul sistema pensionistico, assistenziale, sociale ed economico”. 

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