Città di Vicenza

26/01/2010

Allo spazio LAMeC si inaugura “Close The Circle”, mostra fotografica sull’infanzia in Africa

Sabato 30 gennaio, alle 18, allo spazio LAMeC (piano terreno della Basilica Palladiana) sarà inaugurata la mostra fotografica sull’infanzia in Africa intitolata “Close The Circle”. Il percorso espositivo sarà articolato in tre filoni – schiavitù minorile, giochi, alfabetizzazione – che corrispondono a tre articoli tratti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza in collaborazione con lo studio fotografico Labo. Gli autori delle foto, Fabiano Avancini, Silvia Morara, Alessandro Tosatto, spiegano che “l’obiettivo della mostra è quello di far conoscere ai coetanei italiani la difficoltà di essere bambini in un paese del terzo mondo. Per una nostra scelta, tuttavia, la durezza di quell’ambiente sarà presente solo in una sezione; nelle altre due si vuole dare un segno positivo e di speranza”. Durante la vernice è prevista anche un’asta di beneficenza delle stampe esposte, che si svolgerà nella modalità della Silent Auction (asta silenziosa): i fondi raccolti dalla vendita andranno ad alcune organizzazioni non governative (Ong) operanti in Africa quali Amici di Angal Onlus, Mani Tese, Vis e Cuamm.
“Close The Circle” resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito.
Informazioni all’assessorato alla cultura (0444 222114, uffmostre@comune.vicenza.it) e allo studio Labo (0444 235292, info@labo.it).
“Vidomegon, Schiavitù minorile” è il nome della prima sezione dell’esposizione: qui Alessandro Tosatto propone alcuni scatti che mostrano lo sfruttamento e il traffico dei minori in Benin. Oggi l’ex colonia francese è vittima di sfruttatori senza scrupoli che approfittano della povertà delle famiglie per sottrarre loro i figli, allontanarli dal villaggio e farli diventare fonte di reddito.
La seconda sezione è “African Toys, Diritto al gioco” con immagini di Silvia Morara, che documentano i bambini di alcuni paesi dell’Africa durante i loro giochi. Lo scopo della fotografa emiliana è, come lei stessa afferma, “semplicemente quello di mostrare l’importanza e la centralità del gioco per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto in cui vivono”.
L’ultima parte della mostra, “Alfabeto, Diritto all’istruzione”, vede i lavori di Fabiano Avancini il quale intende far emergere l’importanza dell’istruzione come via d’uscita alla povertà e a tutto quello che ne consegue. Avancini documenta la situazione dell’Angola dove l’alfabetizzazione, grazie all’intervento dei padri Salesiani, ha avuto un incremento del 340% in soli due anni. “Sono bambini consapevoli di poter essere felici – afferma Avancini - e l’istruzione è la possibilità di credere nel futuro”.
“Close The Circle” resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito.
Informazioni all’assessorato alla cultura (0444 222114, uffmostre@comune.vicenza.it) e allo studio Labo (0444 235292, info@labo.it).

Biografie
Nato a Piombino Dese (PD) nel 1969, Alessandro Tosatto si trasferisce presto a Milano. Inizia a lavorare nel 1992 sulla cronaca della città e collabora con agenzie milanesi e con l’Associated Press. Nel 1993 iniziano i suoi viaggi nei paesi balcanici. Successivamente viaggia in Albania, Iraq e Turchia, Israele, Palestina, Pakistan. È tra i primi occidentali a entrare in Afghanistan documentando il cambio di governo e la speranza della popolazione civile. Dal 2002 si occupa principalmente di Africa. Per Mani Tese, lavora in Benin contro lo sfruttamento e il traffico di bambini, realizzando un reportage poi esposto alla sede Unicef di Firenze. Nel 2004 pubblica un libro sulla Guinea Bissau; nello stesso anno realizza un reportage sulla difficile situazione in Georgia. Nel 2006 Tosatto pubblica con l’Ong CESVi il libro “Fuori dai Margini”.

Silvia Morara è nata a Bologna nel 1971. Laureata in filosofia, inizia a lavorare come fotoreporter per un quotidiano locale, dopodiché si trasferisce a Milano per collaborare con diverse agenzie fotografiche. Tra il 1999 e il 2001 Morara documenta prevalentemente le realtà dei Balcani. Dopo l’11 settembre si muove in Israele-Palestina e in Pakistan e Afghanistan. Dal 2002 si dedica meno alla cronaca e più all’approfondimento di storie, in particolar modo quelle riguardanti l’Africa. Nel 2006, assieme ad altri due fotografi, realizza il lavoro di ricerca-reportage “Milano XXI secolo”. Nel 2008 esce “Bonassola, the quietseason”, un libro a quattro mani sui luoghi e le genti della località ligure.
Attualmente continua la propria ricerca iconografica personale e collabora come fotografa freelance con diverse testate nazionali e internazionali.

Fabiano Avancini nasce a Padova nel 1969; diventa fotografo professionista nel 1991 e già nel 1992 esegue un reportage nei campi profughi della Croazia. Dallo stesso anno inizia a collaborare come fotogiornalista con diversi giornali locali e agenzie nazionali seguendo sport, cronaca nera e attualità. Nel 1996 è cofondatore dello studio LABO.it che affronta le sfide della fotografia digitale: seguono le collaborazioni con Il Gazzettino, Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Repubblica, Il Giornale di Vicenza, L’Unità, La Padania, Il Manifesto e con agenzie come Giacomino Foto, Farabolafoto, Ansa e Associated Press. Dal 1998 inizia la sua attività nel campo della fotografia commerciale. Nel 2006 compie un lungo viaggio in Cina per testimoniare la condizione causata in quel paese dalla lebbra. Nel 2008 partecipa alla collettiva della Proud Gallery di Londra in cui esponevano i vincitori del concorso “Renaissance” promosso dalla London Photographic Association. Nello stesso anno Avancini è vincitore ex aequo della sezione “Gioiello” del Premio per la Qualità Creativa in Fotografia. Riceve inoltre due menzioni d’onore all’International Photography Award nella categoria “Fotografia editoriale professionale”. Nel 2009 continua l’attività nella fotografia commerciale. Eseguire inoltre un reportage in Africa per il Cuamm e organizza la mostra “Close The Circle” per raccogliere fondi di beneficenza pro alfabetizzazione.

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