Città di Vicenza

23/12/2009

Polveri sottili, in caso di 10 sforamenti consecutivi possibile blocco totale del traffico fino a tre giorni di seguito. L’assessore Dalla Pozza: “Non sarà un automatismo, agiremo con buon senso”

La pioggia non basta più ad abbassare i livelli delle polveri sottili presenti nell’aria e così a Vicenza potrebbe rendersi necessario bloccare il traffico fino a tre giorni per salvaguardare la salute pubblica. Dati Arpav alla mano, lo ha annunciato questa mattina l’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza. “Se fino all’anno scorso bastavano precipitazioni acquose o nevose per contenere il fenomeno – ha spiegato -, negli ultimi tempi si sta constatando che non fanno più effetto. Basta guardare i livelli registrati nei giorni scorsi dalla centralina di corso S. Felice: 74 lunedì, quando nevicava, 66 ieri con la pioggia. Non si vedono più i picchi degli anni scorsi – ha aggiunto -, ma i 15 giorni consecutivi di sforamento che si sono registrati dal 12 al 26 novembre qui a Vicenza, come in molte altre città italiane, ci hanno assai allarmati. Il problema, infatti, è che oggi il superamento del valore limite tende a diventare costante”. La normativa in effetti stabilisce che il valore limite giornaliero di protezione per la salute umana, fissato in 50 microgrammi per metro cubo, non debba essere superato per più di 35 giorni all’anno e finora, dal 1° gennaio, gli sforamenti sono stati 81.

“Pur essendo Vicenza la città veneta con le misure più restrittive della circolazione per i veicoli più inquinanti, riteniamo che sia necessario far ancora qualcosa in più per scongiurare problemi più seri – ha dichiarato Dalla Pozza – e perché occorre un giusto equilibrio tra i diritti costituzionali alla salute, alla libertà di movimento e alla libertà d’impresa. Vento a parte, infatti, che però si limita a portare le polveri da una parte all’altra, i modelli matematici dimostrano che la riduzione teorica sugli inquinanti si fa importante solo quando si blocca totalmente il traffico”.

Considerato quindi che si va verso i mesi dell’anno che si contraddistinguono per una qualità dell’aria particolarmente scadente, la giunta ha deciso per un nuovo provvedimento: col riprendere l’11 gennaio del divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti, un’ordinanza firmata dal sindaco stabilirà che, se si dovessero verificare 10 giorni consecutivi di sforamento dei livelli di Pm10, potrebbe venire chiusa totalmente al traffico, fino a tre giorni consecutivi, la parte centrale della città, ovvero quella delimitata dalla circonvallazione interna. Il blocco non interesserà i mezzi elettrici o alimentati a metano o gpl e sarà per fasce orarie dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per una questione di omogeneità con l’altro blocco, quello limitato ai mezzi più inquinanti. “Ma anche perché non vogliamo mettere in ginocchio la città - ha precisato l’assessore – e limitatamente al centro perché è la zona che attira più traffico”.

“Non si tratterà comunque di un automatismo – ha spiegato Dalla Pozza –: procederemo al blocco infatti solo se le previsioni meteo annunciano il permanere delle aree di alta pressione. Sarà dunque una valutazione che l’amministrazione farà caso per caso, con buon senso, avvisando i cittadini per tempo e garantendo un potenziamento del trasporto pubblico locale nell’area interessata dal blocco”.

“Tuttavia – ha sottolineato Dalla Pozza – siamo consapevoli che si tratta di misure tampone. L’amministrazione comunale di Vicenza sta intervenendo in modo organico ad esempio per quanto riguarda la revisione del sistema del trasporto pubblico locale, del potenziamento della rete delle piste ciclabili e dell’allontanamento dalla città dei flussi di traffico per mezzo del sistema delle tangenziali. Ma dobbiamo dare anche risposte immediate di contenimento delle polveri sottili e di tutela della salute. Manca invece una fondamentale opera di coordinamento da parte degli enti sovraordinati al Comune. Basti pensare – ha ribadito - che la nostra richiesta di convocazione del tavolo tecnico zonale è ancora lettera morta, così come qualsiasi altra risposta dall’assessorato regionale all’ambiente sul problema della qualità dell’aria, che per l’amministrazione Variati è invece molto importante”.

Stimando infine che l’impegno di spesa per l’amministrazione potrà andare dai 3 ai 5 mila euro per ogni blocco totale che si rivelerà necessario, l’assessore Dalla Pozza ha concluso ricordando ai cittadini di contribuire alla lotta all’inquinamento abbassando il riscaldamento il più possibile, tenendo gli impianti termici in buona efficienza con controlli e manutenzione periodici delle caldaie e utilizzando il meno possibile l’auto in favore invece dei mezzi pubblici.

Resta confermato che dall’11 gennaio al 31 marzo 2010 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 riprenderà il divieto di circolazione per tutti i veicoli euro 0 ed euro 1 e i ciclomotori e motoveicoli a due tempi non catalizzati. Ogni mercoledì dalle 15 alle 18 inoltre il divieto sarà esteso anche agli autoveicoli euro 2 alimentati a gasolio (diesel).

   

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.