Città di Vicenza

18/12/2009

Nomadi, l’assessore Giuliari replica alla Lega: “Con voi dieci anni di vergognoso abbandono e ora il pericolo di tradire i veri valori del popolo veneto”

L’assessore Giovanni Giuliari commenta duramente le dichiarazioni della Lega contro la messa in sicurezza dei campi di viale Diaz e viale Cricoli e il percorso di responsabilizzazione dei nomadi avviato dall’amministrazione Variati: “Quanto sta facendo la Lega – dice l’assessore alla famiglia e alla pace - mi preoccupa molto perché mina i veri valori del popolo veneto: accoglienza, solidarietà, aiuto per i poveri, da sempre espressi nell’associazionismo e nel volontariato diffuso del nostro territorio. La situazione che abbiamo trovato dopo dieci anni di amministrazione di centro destra, durante i quali i temi propri del sociale sono stati affidati soprattutto ad assessori della Lega, è vergognosa: campi al limite della vivibilità, fatiscenti, degradati e nessun progetto serio e concreto che prevedesse il rispetto della legalità e il sostegno per quelle famiglie che chiedono di uscire da questa situazione di emarginazione. Al contrario, quegli stessi politici che oggi ci accusano, da amministratori del Comune di Vicenza hanno consentito il non rispetto del regolamento dei campi e non hanno mai fatto alcun provvedimento di espulsione di chi dicono viva nell’illegalità. Per colpa loro e non di altri oggi ci troviamo ad avere queste aree che sono un’offesa ai valori della solidarietà e dell’accoglienza che la città vuole esprimere”.

“Apprezzo invece la posizione dell’Udc - prosegue Giuliari - che avuto il coraggio di dimostrarsi realista e di riconoscere l’importanza del rispetto delle persone che vivono nei campi ed in particolare dei tanti minori che stanno affrontando una stagione invernale molto rigida in una situazione di degrado ambientale e igienico sanitario.

“La Lega - conclude l’assessore - vuole eliminare i campi senza proporre alternative. Non è così che si fa amministrazione. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare anche i temi più delicati per risolvere insieme alla città i nuovi problemi dell’integrazione sociale”.

 

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