Città di Vicenza

16/12/2009

Campi nomadi, Variati: “400 mila euro da Roma per voltare pagina”

Un nuovo contratto sociale tra Comune e nomadi: nasce con questo scopo il progetto di sistemazione globale dei campi di viale Cricoli e viale Diaz nel segno della sicurezza e per avviare un percorso concreto di responsabilizzazione e di integrazione.

Il Governo Berlusconi, per superare l’emergenza nomadi, mette a disposizione del Veneto 5 milioni di euro. L’amministrazione Variati, con un progetto dettagliato messo a punto in collaborazione con Amcps srl, ne chiede 400 mila per sistemare in modo radicale i due campi cittadini sotto il profilo igienico sanitario e dell’incolumità di chi li abita.

“Con questa operazione - dichiara il sindaco Achille Variati -  dopo anni in cui questa parte di città è stata lasciata nell’abbandono e nel degrado, intendiamo stipulare un contratto sociale con famiglie nomadi che vivono Vicenza ormai da 30 anni, avviando un percorso concreto verso l’integrazione di questa realtà”.

“Se otterremo il finanziamento richiesto - prosegue Variati - senza spendere soldi comunali sposteremo provvisoriamente i nomadi a rotazione per dotare i campi di scarichi fognari, di colonnine a norma per l’erogazione dell’energia e dell’acqua, di piazzole e servizi igienici. A mano a mano che ogni famiglia sinti e rom rientrerà nei campi, avrà allacciamenti e servizi propri, per i quali dovrà pagare come ogni famiglia vicentina. Oltre al rispetto delle nuove strutture, i nomadi dovranno dimostrare di farsi carico dei doveri di cittadinanza, tra i quali il pagamento di un affitto, delle bollette, dei costi scolastici per i figli, e dimostrare di vivere nella legalità.  A vigilare sul rispetto di queste regole, ci saranno assistenti sociali e agenti della polizia locale”.  

“E’ questo – precisa il sindaco - uno step indispensabile per avvicinarsi all’attivazione delle microaree previste nel PAT che potranno essere avviate solo con la dimostrazione del rispetto degli impegni civici da parte dei nomadi”.

“Il progetto di sistemazione dei due campi – aggiunge l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari – non è quindi solo un’opera di edilizia, ma un vero intervento di accompagnamento sociale . Noi ci siamo per chi sceglie la legalità. Realizzeremo piazzole da assegnare alle singole famiglie, servizi igienici solo per chi li usa e deve quindi tenerli puliti, nuove recinzioni per garantire sicurezza, illuminazione, fognature, ma attiveremo anche percorsi personalizzati, con particolare attenzione all’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani”.

Attualmente il Comune si fa carico di circa 28 mila euro di spese relative ai consumi dei due campi occupati da meno di 200 persone, di cui il 40% bambini. Gli adulti si occupano soprattutto di raccolta del ferro e del rame o sono giostrai. Ma è tra i giovani che sta emergendo forte la voglia di una vita normale, come nel caso di due ragazzi di viale Diaz, calciatori semiprofessionisti. Il contratto sociale proposto dal Comune punta soprattutto sulle aspettative e sulla voglia di cambiare stile di vita di queste nuove generazioni.  

Nessuna apertura, invece, su via Nicolosi: “E’ un insediamento abusivo – precisa il sindaco – che deve chiudere, così come non consentiremo altri accampamenti in giro per la città, da tempo vietati da una mia specifica ordinanza”.

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.