Città di Vicenza

02/12/2009

Variati a Padova con i sindaci del nord contro il patto di stabilità: "A Roma il 9 dicembre per pretendere un segnale forte nella legge finanziaria"

"Vicenza è un Comune virtuoso. Non ha mai sforato il patto di stabilità, ma se rimangono queste regole dovremo migliorare del 97% il saldo tra le entrate e le uscite rispetto al bilancio consuntivo del 2007, anno di riferimento previsto dalla normativa. Ciò significa, per il 2010, impossibilità di assumere nuovi mutui per opere pubbliche, riduzione delle spese obbligatorie, come quella per il personale, oppure attuazione di manovre scorrette, come dilazionare i pagamenti dei lavori già appaltati. Questo quadro fa capire anche ad un bambino che anche per i Comuni virtuosi è diventato impossibile rispettare il patto di stabilità".

E’ questo il grido d’allarme del sindaco di Vicenza Achille Variati all’incontro di oltre duecento sindaci del nord Italia riuniti a Padova.

"All’unanimità - dichiara Variati - abbiamo deciso di tornare a Roma mercoledì 9 dicembre, a discussione sulla legge finanziaria ancora aperta. Chiederemo di parlare con il presidente della Camera Fini e con il ministro Tremonti: a fronte di proposte di emendamenti vergognosi, come quello che chiede di punire con lo scioglimento il Comune che sfora per due anni il patto di stabilità, pretendiamo che già in questa finanziaria ci sia un segnale contrario, forte e chiaro, a sostegno dei Comuni. Abbiamo capito che l’Anci è ingessato. Noi non possiamo aspettare i tempi della politica che attanagliano anche l’associazione. Saremo tutti a Roma con la fascia per restarvi fino a quando Governo e Parlamento non ci avranno dato ascolto. Non possiamo ridurci a fare i liquidatori fallimentari del Comune che è l’ente più vicino ai bisogni dei cittadini".

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