Città di Vicenza

01/12/2009

Variati oggi a Venezia ha “cofirmato” con la Regione il Pat

Il Pat di Vicenza che si avvia all’esame consiliare porta la firma congiunta di Variati e della Regione Veneto. Questa mattina, infatti, il sindaco si è recato a Venezia per “cofirmare” il nuovo provvedimento di programmazione urbanistica. “Questa doppia firma – ha dichiarato il sindaco al termine dell’incontro nel quale i documenti che compongono il piano sono stati sottoscritti uno ad uno -  certifica la piena condivisione della Regione su tutti gli elaborati sia cartografici che documentali, sugli obiettivi strategici del Pat e anche sulle modalità attraverso le quali tali obiettivi si realizzeranno”.

Per il Comune di Vicenza, oltre al sindaco Variati che ha firmato in veste di legale rappresentate dell’ente, il Pat è stato sottoscritto dal progettista e capo del dipartimento del territorio Antonio Bortoli, mentre per la Regione Veneto la firma è stata posta da Vincenzo Fabris, capo della direzione urbanistica.

“E’ un traguardo decisamente importante – ha commentato Variati – che non capita a tutti in sindaci di raggiungere. Noi ce l’abbiamo fatta in poco più di un anno di lavoro e per questo ringrazio in particolare l’assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari, che ha pazientemente accompagnato e trasferito in sede tecnica gli orientamenti della parte politica, e il dipartimento comunale del territorio che sotto la guida dell’architetto Bortoli ha realizzato con risorse tutte interne un lavoro magistrale, che gli ha sicuramente consentito anche una notevole crescita professionale”.

La Regione ha sottoscritto tutta la documentazione già analizzata dalla commissione territorio e che da giovedì sarà per una settimana all’esame del consiglio comunale: “Andiamo in consiglio – dichiara a questo proposito il sindaco – convinti di raggiungere l’adozione del documento attraverso una serie di sedute programmate dalla conferenza dei capigruppo in modo da consentire ad ogni consigliere di esprimere in modo ampio il proprio pensiero sull’argomento. L’adozione del Pat dovrebbe del resto essere motivo di soddisfazione anche per i consiglieri di minoranza, perché il percorso che ora andiamo a completare è stato avviato da molti di loro nella precedente amministrazione; quel lavoro preparatorio non è stato sprecato, ma è stato raccolto e declinato secondo gli indirizzi e gli obiettivi della nuova amministrazione”.      

 

 

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