Città di Vicenza

27/11/2009

Aperto per restauro: “Santa Corona, la Chiesa venuta da Gerusalemme”

Dopo l’esito altamente positivo dell’iniziativa “Una sola volta in 450 anni”, nell’ambito della riqualificazione della Basilica Palladiana, l’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, la direzione dei Musei Civici e il Museo Diocesano hanno scelto di riproporre alla cittadinanza e ai turisti la visita, con la stessa formula, al complesso domenicano della Chiesa di Santa Corona, interessata dall’intervento di restauro, in accordo con la direzione dei cantieri di restauro delle imprese Intercantieri Vittadello di Limena (Pd) e AR srl Arte e Restauro di Padova e con il contributo della Fondazione Cariverona.
Questa mattina l’iniziativa è stata presentata al Museo diocesano dall’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, anche in rappresentanza dell’assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal direttore del museo diocesano mons. Fracesco Gasparini e dalla presidente dell’associazione per la didattica museale “Ardea” Miriam Cola.
“Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo bellissimo progetto – commenta l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - che conferisce un valore aggiunto al restauro in corso della chiesa di Santa Corona. In questo caso l’esperienza di apertura del cantiere alle visite, già sperimentata con la Basilica Palladiana, si arricchisce con la visita delle opere d’arte momentaneamente trasferite al museo diocesano. Attualmente stiamo intervenendo per restaurare anche Porta Santa Croce e abbiamo intenzione di proseguire con le mura scaligere e la Rocchetta. Per questo mi auguro che si possa pensare anche a dei percorsi didattici su Vicenza Medievale”.
A partire dal 19 dicembre dunque, nelle giornate di sabato e domenica, “La Chiesa venuta da Gerusalemme”, secondo la suggestiva espressione di Fernando Bandini, sarà al centro di un “viaggio nel tempo” che vede tra le sue tappe anche palazzo Chiericati e il Museo Diocesano dove le opere sono state temporaneamente trasferite.
Si tratta di un percorso ideato per pubblici diversi, attraverso un approccio didattico per il tipo di informazioni proposte: un’operazione indubbiamente di grande fascino, che coniuga l’aspetto della ricostruzione storica con la possibilità di vedere da vicino la prosecuzione dei lavori del cantiere in uno dei monumenti più amati dai vicentini. La Chiesa di Santa Corona, di proprietà comunale, è uno scrigno che custodisce tesori di grandissimo valore artistico, dalla pala di Giovanni Bellini “Il Battesimo di Cristo” (rientrata dalla mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma nel gennaio scorso ed ora ospitata nel suggestivo allestimento al Museo Diocesano) ai capolavori di Veronese e Pittoni.
La visita, particolarmente articolata e dinamica, si snoda attraverso un percorso didattico suddiviso in tre tappe ed elaborato dall’associazione per la didattica museale ARDEA, in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Diocesano.
Si inizierà da Palazzo Chiericati con la proiezione del video “Santa Corona – la Chiesa venuta da Gerusalemme” per poi proseguire recandosi in chiesa dove sarà possibile visitare il cantiere. L’ultima tappa sarà al Museo Diocesano dove sono temporaneamente esposte le opere conservate nella chiesa la cui visione sarà affiancata da un viaggio virtuale nell’edificio sacro.
Con questa iniziativa ci si propone dunque di garantire, nonostante i lavori in corso, la continuità della valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalla Chiesa di Santa Corona.

La prima tappa del percorso didattico consiste nella proiezione di un video nella Pinacoteca Civica, dal titolo “Santa Corona – la Chiesa venuta da Gerusalemme”, della durata di trenta minuti circa, che racconta in modo accattivante la storia del Tempio di Santa Corona, dalla sua nascita ai giorni nostri. È un viaggio nel tempo che, attraverso la voce narrante di un frate domenicano, accompagna lo spettatore nei  momenti salienti che hanno visto la nascita e l’ampliamento della chiesa. Il racconto, attraverso la parola, la musica, le immagini  e le ricostruzioni virtuali in 3D,  conduce  lo spettatore principalmente nella storia della Vicenza  medioevale e rinascimentale, consentendogli di seguire in modo particolarmente attivo la successiva visita.

La seconda tappa prevede una visita all’interno del cantiere della chiesa dove si svolgono i lavori, per ammirarne  l’architettura e comprenderne la filosofia del restauro. La visita potrà essere effettuata - per esigenze di cantiere - durante la sospensione dei lavori,  nei giorni di sabato e domenica, da gruppi al massimo di venti persone. L’intero percorso didattico, della durata complessiva di circa due ore, sarà gestito da guide esperte che accompagneranno il pubblico all’interno del cantiere e del museo. Il cantiere, in particolare, offre non solo la straordinaria opportunità di immaginare in loco la struttura della chiesa primitiva e di verificarne le trasformazioni successive, ma anche di cogliere, in un’occasione irripetibile, aspetti singolari e dettagli altrimenti poco visibili e conoscibili. Al contempo, i visitatori diverranno direttamente partecipi delle nuove scoperte che via via si verificheranno nel corso del restauro. L’intera operazione è particolarmente indicata per gli alunni delle scuole superiori che potranno osservare da vicino le zone accessibili del cantiere, e intravedere, dietro i ponteggi, le impalcature e i pannelli, il lavoro che viene svolto durante l’operazione di  restauro.

La terza tappa ha luogo al Museo Diocesano nella sala relativa al “Tesori di Santa Corona”, dove sono esposte temporaneamente le opere pittoriche provenienti dalla Chiesa. Oltre al celebre “Battesimo di Cristo” di Giovanni Bellini, recentemente restaurato, la collezione include tele e tavole di importanti artisti veneti tra cui Paolo Veronese, Giovanbattista Pittoni e Bartolomeo Montagna.

La fruizione diretta dei dipinti sarà preceduta da “un viaggio virtuale” effettuato all’interno dell’edificio sacro, attraverso il quale le opere saranno osservate nella loro collocazione originaria, sopra gli altari o nelle cappelle di provenienza. Seguirà l’osservazione nel dettaglio dei principali dipinti contestualizzati nelle epoche di riferimento.

Le visite didattiche al cantiere aperto della chiesa e alle opere trasferite al museo diocesano potranno essere effettuate a partire dal 19 dicembre, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso 15.30), su prenotazione. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti e per i ragazzi dai 14 anni; 5 euro per gli studenti delle scuole e per i bambini dagli 8 ai 14 anni; l’ingresso è gratuito per i bambini fino agli 8 anni. Le visite dureranno due ore circa. Saranno ammessi gruppi composti almeno da 10 persone e al massimo da 20. Il punto di ritrovo sarà all’ingresso della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (piazza Matteotti 37/39). 
Per informazioni e prenotazioni: Segreteria del Museo Diocesano, piazza Duomo 12 0444226400, lunedì e venerdì 10-13, martedì, mercoledì e giovedì 10-13, 14-18.
museo@vicenza.chiesacattolica.it
www.museodiocesanovicenza.it

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