Città di Vicenza

23/11/2009

Sondaggio on line sul Pat promosso dai partiti di opposizione, Lazzari: "Metodo non scientifico, un’occasione sprecata"

"Un’ottima idea, ma tardiva e realizzata con un metodo non scientifico e senza trasparenza. Un’occasione sprecata". Questo il commento dell’assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari sul sondaggio on line promosso dalle segreterie cittadine di Pdl, Lega Nord e Udc sul PAT.

"Il sondaggio dell’opposizione – spiega l’assessore – è tardivo perché è stato lanciato a poche settimane dal voto consiliare, quando non c’è più il tempo di monitorate i bisogni dei cittadini per trasformarli in azioni, come abbiamo fatto noi in mesi di lavoro, ma solo di enfatizzare gli eventuali malcontenti. Ancora, il sondaggio non è utilizzabile, perché non risulta costruito su basi scientifiche, a partire dalla modalità di voto: è infatti sufficiente cancellare dal pc i cosiddetti "cookie" per votare quante volte si vuole. Infine, l’operazione non è trasparente: non solo i risultati in progress visibili fino allo scorso 17 novembre sono spariti dal sito non appena hanno cominciato ad essere a favore delle scelte del Comune, ma ci risulta addirittura che non siano mai stati pubblicati i commenti positivi inseriti da alcuni cittadini".

Le stesse domande del questionario, del resto, per l’assessore Lazzari non risultano poste in maniera corretta: "All’ex Domenichelli si chiede di scegliere per un centro sociale – elenca l’assessore – quando noi abbiamo parlato di un centro culturale; per San Biagio si propone un’alternativa tra polo archivistico da un lato e parcheggi e residenze dall’altro, quando la nostra scelta è di prevedere tutte queste realtà insieme; ancora, si sostiene che il Pat abbia totalmente cancellato le richieste del Bid, il bando degli interessi diffusi, fatto notoriamente non vero perché laddove possibile le domande dei cittadini sono state recuperate; infine, la domanda sui campi nomadi è di fatto già superata dalle ultime scelte dell’amministrazione".

"A questo sondaggio, di cui contesto contenuti e metodo, – prosegue Lazzari – contrappongo la nostra azione di accurato confronto con i cittadini, durata un anno e mezzo: in questo periodo, oltre al workshop con i giovani architetti che si è tradotto in preziose idee per il Pat, abbiamo realizzato 13 focus group su temi poi sviluppati nel documento e più di 90 incontri pubblici di presentazione, per illustrare progetti, discutere problematiche, raccogliere stimoli. Questo metodo, elaborato assieme all’università di architettura di Venezia, il 20 novembre scorso è stato presentato come "buona pratica" dalla Regione Veneto al convegno Demotopia sulle esperienze più significative in materia, mentre l’intero percorso di copianificazione gode anche della certificazione dell’INU, l’Istituto nazionale di urbanistica. Tutti i passaggi di questo iter, infine, sono stati puntualmente pubblicati sul sito vicenzaforumcenter.it, e ci risultano consultati attraverso 4 mila accessi telematici".

"Spetta al Comune – conclude l’assessore Lazzari – chiudere la partita del Pat con la proposta che sarà votata dal consiglio comunale, ma non mi si venga a dire che tali decisioni non sono state adeguatamente e diffusamente illustrate e condivise con la città".

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