Città di Vicenza

04/11/2009

Secondo appuntamento con l'opera organistica di Mendelssohn sabato 7 novembre alla Basilica di Monte Berico

“Vicenza d’autore” sale in alto, fino alla Basilica di Monte Berico. Si terrà proprio nella seicentesca chiesa dedicata alla Madonna il prossimo concerto della rassegna promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza in collaborazione con Regione Veneto, Fondazione Cariverona, Fondazione Roi, Aim e Confcommercio. L’incontro, in programma sabato 7 novembre alle 19, è il secondo appuntamento del trittico “Monumenti e architetture sonore”, a cura dell’Associazione Mousikè, dedicato all’opera organistica di Felix Mendelsshn-Bartholdy in occasione del suo bicentenario (1809-1847). I protagonisti della serata saranno l’organista trevigiano Roberto Antonello e un organo Mascioni del 1942. Prima dell’inizio del concerto vi sarà un momento dedicato alla spiegazione storico-artistica dell’edificio.
"Monumenti e architetture" propone tre sonate centrali dell'opera organistica di Mendelssohn. Si comincia con la festosa apertura della III Sonata (forse musica di nozze scritta per la sorella Fanny Mendelssohn) che contrasta con la tragica fuga che segue il movimento iniziale, dove appare al pedale il corale "Aus tiefer“, il Salmo 129  "De profundis"; questa fuga, dallo sviluppo molto concitato e in continuo crescendo, è assai ricca di cromatismi. La Sonata si conclude con un Andante tranquillo che rievoca lo stile della "romanza senza parole“ (melodia accompagnata simile al lieder per canto e pianoforte), forma assai conosciuta da Mendelssohn (ne compose più di ottanta, raccolte in otto volumi). La IV Sonata, forse la più virtuosistica, inizia con un Allegro nello stile della Toccata dove compaiono elementi puntati "alla francese“ di grande effetto. I tempi successivi, come anche nella V Sonata, ci danno un’ulteriore prova della varietà della scrittura di Mendelssohn, l’uso dell’imitazione, di effetti di "pizzicato”, tecnica assai nuova per l’organo, ed episodi di carattere orchestrale-sinfonico. L’uso del corale protestante, sia nel libero sviluppo delle sonate che nelle composizioni minori, conferma l’eredità della grande lezione bachiana, prassi molto presente anche nelle opere vocali.
Il concerto è ad ingresso libero. L’ultimo appuntamento con “Monumenti e architetture sonore” si terrà sabato 21 novembre nella chiesa di S. Maria dei Servi.
Informazioni: assessorato alla cultura 0444 221541, 222101 infocultura@comune.vicenza.it

Biografia
Nato nel 1967, Roberto Antonello ha conseguito il diploma in Organo e Composizione Organistica, in Musica corale e Direzione di coro, la laurea in discipline della musica all’Università di Bologna. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Regolarmente invitato ai maggiori festival organistici d'Europa, ha suonato in Uruguay, Paraguay, Brasile, Canada. Ha registrato in cd brani del romanticismo tedesco, l’integrale per organo di Franck e di G. Viozzi. Tiene corsi e seminari sulla letteratura organistica ed interpretazione presso Conservatori e accademie italiane, alla Edinburgh Organ Academy e alla Göteborg International Organ Academy ed è attivo anche come musicologo. Membro di giuria in concorsi nazionali e internazionali, dal 1994 è docente titolare di Organo e Composizione organistica al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza e preside della Scuola di organo.

La Basilica di Monte Berico è una costruzione barocca, opera dell'architetto vicentino Carlo Borella, iniziata nel 1688 e terminata nel 1703. All'esterno l'architettura si ripete identica nei tre lati, a oriente, settentrione e ponente. L'interno si innalza sopra una croce greca, iscritta dentro un quadrato, i cui lati si aprono a quattro vani minori coperti a calotta. L'edificio conserva il monumentale organo Mascioni collocato sopra la porta maggiore, su maestosa cantoria sorretta da quattro colonne corinzie. Il suo parapetto è riccamente ornato di intagli a rilievo; il riquadro centrale ritrae una danza di angioletti, ai cui lati sono disposti due medaglioni di gesso opera di Napoleone Guizzon (1865-1951).

                                                       

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