Città di Vicenza

02/11/2009

Ipab, il sindaco Variati scrive all’assessore regionale Valdegamberi: “Sono molto preoccupato della paralisi in cui sembra caduto il Cda. Spero ancora nelle dimissioni degli amministratori"

“Assisto con angoscia alle baruffe e alla situazione di paralisi che si sta creando all’interno del Consiglio di amministrazione dell’Ipab Trento-Salvi, cui la città delega l’assistenza alla non-autosufficienza dei nostri anziani”. È il commento del sindaco di Vicenza Achille Variati davanti all’impasse in cui in questi giorni è caduto il Cda dell’ente in seguito alle ripercussioni del crack Ristocenter. E aggiunge: “Proprio perché sono molto preoccupato e ancora non ho visto quel passo indietro che ho chiesto agli amministratori per il bene della città, e sono ancora in attesa anche solo di una risposta chiara all’appello che ho formulato in Consiglio Comunale, ho ritenuto di mandare un’informativa all’assessore regionale alle Politiche sociali, Stefano Valdegamberi. Non capisco infatti questa situazione di stallo, quando lo Statuto dell’ente prevede che il Cda possa essere convocato dal presidente, ma anche solo su richiesta di almeno tre componenti”.

Il sindaco ha fatto sapere di aver chiesto nel frattempo di poter mettere a verbale della Procura i passaggi che in questa vicenda hanno riguardato il Comune e di poter avere le deliberazioni riguardanti il bilancio e le decisioni sulla vicenda assunte da parte del Cda dell’Ipab, per poi poterle mettere a disposizione anche dei consiglieri comunali.

“La mia prudenza finora è stata dettata da una grande preoccupazione che è la mutazione della richiesta socio-sanitaria della non-autosufficienza – spiega Variati -. Solo con l’accordo di programma tra Comune, Ulss, Ipab e Regione avremo in mano lo strumento in grado di dare una risposta al problema. Per evitare allora episodi come quello, analogo, già verificatosi a Verona, con il Tar che poi potrebbe bloccare il provvedimento del sindaco e l’iter difficile e paralizzante di un ricorso fino in Consiglio di Stato, ho sempre sperato che a Vicenza prevalessero il buon senso e il buon governo. Invece i problemi interni dell’Ipab si sono rivelati strutturali e si stanno ripercuotendo sull’utenza”.

“Sarà che ho in casa due quasi centenari – ha aggiunto Variati riferendosi ai propri genitori -, ma capisco bene le gravissime difficoltà cui vanno incontro le famiglie di fronte alla non-autosufficienza. Voglio allora lavorare per dare alla città un futuro un po’ più sereno in questo settore e infatti l’ho già detto: se gli amministratori del Cda dell’Ipab faranno un passo indietro, non procederò a nomine politiche, ma sarò per la ricerca di nomine condivise ad iniziare dalla fondamentale figura del presidente. Il problema riguarda infatti non solo il centrodestra, ma tutta la città”.

 

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