Città di Vicenza

27/10/2009

Uffici comunali all’ex Domenichelli, ipotesi progettuali allo studio all’università di Venezia

Uffici comunali nell’area ex Domenichelli allo studio all’Università Iuav di Venezia. È infatti iniziato in questi giorni il corso di laurea magistrale in architettura durante il quale gli studenti frequenteranno un laboratorio che svilupperà delle proposte di realizzazione della nuova sede a Vicenza.
Il corso – che terminerà a gennaio con una mostra dei lavori aperta alla cittadinanza, agli amministratori e ai professionisti – è organizzato in collaborazione con l’assessorato alla progettazione e innovazione del territorio del Comune di Vicenza e prenderà le mosse dall’analisi di tutta l’area di circa 139 mila metri quadrati dell’ex Piano Particolareggiato 5 (Pp5), all’interno del quale l’area ex Domenichelli occupa circa 9000 metri quadri. 
Il tema affrontato dagli studenti è dunque di stretta attualità per Vicenza, in considerazione dell’imminente discussione e adozione del Piano di assetto del territorio (Pat) in Consiglio comunale. Tra i sei progetti previsti lungo l’asse ovest-est della città, infatti, il documento pianificatorio prevede, in particolare, che nei pressi dell’area del centro intermodale, a fianco della stazione ferroviaria, vengano edificati la nuova sede degli uffici comunali, un centro culturale e aree a carattere commerciale, direzionale e residenziale.
Alle pendici dei monti Berici, a ridosso della linea ferroviaria Milano-Venezia, limitrofa agli argini del fiume Retrone, l’area ex Domenichelli si trova in effetti in una posizione assai centrale e con l’evidente potenzialità di diventare il motore di una più ampia e strategica crescita urbana: “Sarà la “porta ovest” della città - spiega infatti l’assessore Francesca Lazzari –. Il suo sviluppo è un’opportunità unica per realizzare grandi obiettivi strategici, come la connessione di parti di città attualmente non collegate mediante la metropolitana di superficie e la corsia preferenziale degli autobus da Ponte Alto alla stazione ferroviaria; il recupero dell’antica identità metropolitana del quartiere; la costruzione di nuove centralità pubbliche; la rigenerazione della zona con l’apertura di un grande parco costituito da spazi pubblici aperti e privati continui, che integri il sistema del verde esistente con la via d’acqua ed il futuro edificato”.
Condotto dai professori Franco Mancuso (urbanistica), Paolo Merlini (composizione architettonica), Francesco Mutignani (progettazione strutturale) ed Emanuele Garbin (rappresentazione), il laboratorio universitario calato su un caso reale come quello di Vicenza, offrirà dunque agli studenti l’opportunità di maturare un’esperienza integrata di progettazione a scala urbana collegata a tematiche di grande rilievo nella città contemporanea, quali l’innovazione tecnologica, la mobilità e il risparmio energetico.

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