Città di Vicenza

26/10/2009

Dal Molin, concluse le consultazioni del sindaco. Variati traccia il bilancio delle risposte sui temi proposti a partiti, movimenti, associazioni di categoria

“Forte convergenza trasversale sul sì alla Tangenziale Nord e sul no alla ricostruzione dell’aeroporto.Presto la definizione della piattaforma di richieste allo Stato per ridurre l’impatto della base"

“Come ridurre al minimo l’impatto sulla città di una nuova base militare che, nonostante la nota contrarietà di quest’amministrazione, verrà realizzata? Quali opere – complementari e compensative – chiedere allo Stato per mitigare gli effetti della struttura su Vicenza?”. Sono queste le domande che il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha posto nel corso dell’ultimo mese a 28 soggetti rappresentativi tra partiti, associazioni di categoria, sindacati, movimenti nati attorno alla discussa decisione di realizzare il nuovo insediamento statunitense al Dal Molin. Obiettivo delle consultazioni, la ricerca di un’ampia convergenza sulla piattaforma di richieste da sottoporre allo Stato. Questa mattina il sindaco ha tracciato il primo bilancio delle consultazioni. Cinque le questioni principali che Variati ha sottoposto ai diversi soggetti: il completamento della grande viabilità si scorrimento nell’area nord del capoluogo, il destino del lato est dell’area aeroportuale Dal Molin, il rafforzamento dell’università con un potenziamento della ricerca in collegamento con il mondo produttivo, la modernizzazione della mobilità pubblica e la costituzione di un meccanismo informativo sui lavori in corso nella base per dare risposte ai dubbi e alle domande dei cittadini.

In merito al primo punto Variati ha dichiarato di aver raccolto “un parere positivo schiacciante” sul bisogno di una viabilità a nord della città sia fra i partiti politici sia all’interno del mondo delle imprese e del lavoro. “Viceversa ho registrato una sostanziale contrarietà da parte dei movimenti – ha aggiunto Variati – in parte per preoccupazioni di carattere ambientale, in parte perché alcuni soggetti vi vedono una viabilità ad esclusivo servizio delle basi”.

Per quanto riguarda il lato est del Dal Molin, quello non occupato dalla costruenda base militare, la questione posta dal sindaco ai suoi interlocutori è stata sull’opportunità di avere o meno un aeroporto di tipo tradizionale. “Salvo alcuni gruppi notoriamente favorevoli – ha quindi palesato il sindaco -, la stragrande maggioranza delle forze politiche e del mondo dell’impresa e del lavoro hanno risposto con un parere apertamente contrario o profondamente scettico sulla ricostruzione dell’aeroporto. Tuttavia, da parte di alcuni soggetti, viene evidenziata l’importanza che Vicenza possa contare su collegamenti veloci con i due grandi aeroporti di Venezia e di Verona e le altre stazioni aeroportuali del nord. Serve pertanto un approfondimento, anche perché diverse sono le ipotesi sul tavolo: da un eliporto allo sviluppo della metropolitana regionale di superficie”. Il sindaco ha quindi aggiunto di aver registrato una larga intesa, che comprende anche i movimenti, per l’acquisizione del lato est dell’area, con una forte indicazione per la sua destinazione ad uso pubblico, in particolare con un’idea di parco cittadino o bosco urbano.

Un altro tema di largo consenso emerso dai colloqui è l’opportunità che Vicenza giochi un ruolo da protagonista nella ricerca universitaria, in relazione al suo forte legame con il mondo dell’impresa e dell’innovazione, magari sviluppando legami strategici con università statunitensi: “Il consenso registrato si riferisce a Vicenza come polo nazionale della meccatronica – ha precisato Variati -, in una visione complementare rispetto all’unico polo esistente attualmente in Italia, quello di Torino, che è orientato all’auto”.

Largo inoltre l’interesse registrato sull’idea di modernizzare la mobilità pubblica, con un’ipotesi dichiarata dal sindaco verso la creazione di una linea elettrica di filobus, che si pone nella logica di innovazione della mobilità urbana volta a diminuire i livelli di inquinamento dell’aria: in un’ottica compensativa rispetto all’atteso impatto su traffico e ambiente della nuova base, sia nella fase di cantiere che una volta raggiunta la sua operatività.

L’ultima questione emersa dalle consultazioni riguarda il meccanismo informativo sulla costruzione della base, ad esempio, su come procedono i lavori, sugli impatti ambientali, sulle garanzie del rispetto della Vinca; “tutte informazioni – ha annunciato Variati - che potrebbero essere fornite ai cittadini da una commissione tecnica mista in grado di dare risposte ai dubbi e alle domande dei vicentini”. “Questo aspetto – ha aggiunto - interessa molto ai movimenti e ai partiti che si sono sempre schierati contro la costruzione della base, ma interessa molto anche me, visto che è stato uno degli aspetti più critici del passato”.

“Questi cinque punti non sono una lista della spesa – ha comunque avvertito il sindaco -. Andranno infatti approfonditi e verificati all’interno della piattaforma di richieste allo Stato che è in fase di elaborazione e sulla quale è e sarà coinvolta anche la Provincia, ente con cui contiamo di condividere questo percorso e a cui spetterà l’eventuale progettazione della Tangenziale Nord”.

Unici assenti alle consultazioni, tra i soggetti invitati, sono risultati il gruppo consiliare “Vicenza Libera - No Dal Molin” e il movimento “No Dal Molin”, che da subito non avevano aderito all’invito del sindaco. Ciononostante Variati ha dichiarato di aver comunque appreso le loro posizioni dalla stampa, ovvero – sintetizzando - la contrarietà all’aeroporto e alla tangenziale nord e l’appoggio invece alla realizzazione di un parco sul lato est dell’ex aeroporto.

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