Città di Vicenza

20/10/2009

Variati sul Principe di Piemonte: “Ora quell’ente è senza soldi per aiutare i bambini più poveri. Incontrerò oggi stesso i restanti membri del Cda. Presto nomine nuove"

Il sindaco di Vicenza Achille Variati interviene sulla vicenda che riguarda l’ammanco di 240 mila euro dai fondi dell’Ipab Principe di Piemonte: “Voglio precisare due cose: la prima è che il presidente dell’ente è stato nominato, all’ultimo momento, dal mio predecessore Enrico Hullweck in scadenza di mandato. Ciononostante, posso dire che mi pare che il comportamento del resto del CdA sia stato corretto. Prima hanno denunciato la condotta dell’ormai ex presidente, poi l’hanno fatto decadere a norma di statuto. Oggi stesso li incontrerò per avere aggiornamenti e valutare i possibili scenari. La seconda precisazione è sulla competenza in materia di controlli e verifiche: per la legge regionale spetta non al Comune ma appunto alla Regione. Al Comune pertengono solo le nomine, non il controllo sulla condotta, essendo l’ente assistenziale e operando in campo socio-sanitario. È questo il motivo per cui non sono intervenuto in questi mesi, anche considerato che c’erano indagini in corso dopo la denuncia presentata opportunamente alla procura dal Cda nei confronti del proprio presidente.  Due le questioni all’ordine del giorno nel mio incontro con gli amministratori “superstiti” dell’ente: il futuro dell’ambulatorio pediatrico e quello del Cda. Per il primo, che mi angustia perché è un servizio per le famiglie più povere che oggi è sospeso per mancanza di soldi, si dovrà trovare un modo per reperire le risorse mancanti. Per quanto riguarda il secondo, per il quale non sono previsti compensi, sono orientato a fare un nuovo decreto di nomina. Considero infatti la carica degli attuali consiglieri, fatta eccezione per l’unico da me nominato, al momento solo prorogata, perché legata al mandato del mio predecessore e quindi, a norma dell’articolo 50 del Tuel, superabile da nuove nomine del sindaco”.

Con la riflessione sull’Ipab Principe di Piemonte, per il quale Variati ricorda che il consiglio comunale aveva votato addirittura nel 2002 un nuovo statuto mai ratificato dalla Regione, il sindaco ritorna sul tema del carattere fiduciario delle nomine negli enti, con esplicito riferimento al caso Ipab Salvi Trento: “Non ho preconcetti rispetto a consiglieri nominati da chi mi ha preceduto - ribadisce Variati - del resto ricordo molto bene i rapporti di forza con i quali sono stato eletto per essere il sindaco di tutta la città. Ciò che più mi interessa sono gli obiettivi e i progetti. In questo senso sono molto preoccupato per come si sta trattando il tema della non autosufficienza. I dati ci dicono che il Salvi Trento soffre per una mancata innovazione che sta provocando una fuga dell’utenza verso altre strutture. L’attuale tipologia, che è di vecchio stampo, non piace più alle famiglie. Serve, con urgenza, innovare, ma il progressivo logoramento dei rapporti tra Ipab e Comune non aiuta certo gli utenti, le famiglie e i dipendenti dell’Ipab”.

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