Città di Vicenza

13/10/2009

Lo spazio espositivo del LAMeC riapre con la personale di Silvio Lacasella

Con “La natura del silenzio”, personale di Silvio Lacasella, ritornano nello spazio espositivo del LAMeC, Laboratorio per l’Arte Moderna e Contemporanea, situato al piano terra della Basilica Palladiana, le mostre di pittura organizzate dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza.

La mostra verrà inaugurata sabato 17 ottobre, alle 18, in sala Stucchi a Palazzo Trissino (corso Palladio, 98). Per l’occasione sarà presente Marco Vallora, docente universitario e critico d'arte. Successivamente sarà possibile visitare l’esposizione nella sede del LAMeC dove l'artista presenterà opere recenti e una piccola antologica degli ultimi dieci anni, nonché una sezione con incisioni. La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Alberto Buffetti con testi di Fabrizio D'Amico e Marco Vallora realizzato dall'Associazione culturale Alberto Buffetti di Brescia.

L’attenzione per il contemporaneo e per gli artisti di Vicenza è una delle linee guida dell’assessore alla cultura Francesca Lazzari per promuovere la fruizione di un settore dell’arte complesso e vitale oltre che per sostenere coloro che vi si dedicano con impegno e passione, creando momenti di proficua collaborazione con tutte le realtà del territorio. Dopo il restauro, la “restituzione” del LAMeC alle mostre di pittura si colloca nell’intento complessivo di attuare una riprogettazione culturale della città e di delineare una specifica identità dei luoghi espositivi. Questa realtà si accompagna, dunque, al progetto "Sistemi di contemporaneo" che ha coinvolto la sede di AB23 che ospita mostre di artisti giovani e sperimentali, Casa Cogollo detta del Palladio divenuto uno spazio per il design e alcuni luoghi pubblici e monumenti cittadini, come il sottoportico della stessa Basilica Palladiana e la Loggia del Capitaniato, per installazioni e sculture.

La mostra "La natura del silenzio" di Silvio Lacasella resterà aperta fino al 15 novembre, dal martedì alla domenica, ai seguenti orari: 10.30-13; 15-19. Ingresso libero.

Informazioni allo 0444 222122 - 326547, uffmostre@comune.vicenza.it.

Note biografiche

Silvio Lacasella (Trento 1956) ha esordito non ancora ventenne con una personale alla libreria-galleria Do Rode di Virgilio Scapin e grazie all’amicizia con Tono Zancanaro nel 1977 inizia un lungo approfondimento della tecnica dell'incisione, alla quale si dedica quasi esclusivamente sino al 1988, portando a termine circa trecentocinquanta lastre. In questo arco di tempo espone i suoi fogli in prestigiose gallerie e in spazi pubblici, in Italia e all'estero: tra le più significative si ricordano le gallerie Don Chisciotte e Incontro d'Arte di Roma, Il Triangolo di Cremona, Il Tempietto di Brindisi, la galleria dello Scudo di Verona, Palazzo Sarcinelli a Conegliano Veneto, la galleria ABC di Bruxelles, l'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, la Galleria dell'Incisione di Milano e la Galleria dell'Incisione di Brescia, il Centro Steccata di Parma, la galleria Fioretto di Padova. Sulle sue incisioni hanno scritto tra gli altri Giulio Carlo Argan, Mario De Micheli, Angelo Dragone, Guido Giuffré, Marco Goldin, Valerio Magrelli, Francesco Poli, Elena Pontiggia, Vittorio Sgarbi, Nico Stringa, Roberto Tassi

Nel 1988 inizia a dipingere: le sue opere, in un primo momento influenzate dall'esperienza grafica, acquisiscono successivamente un linguaggio espressivo autonomo. Tra le principali esposizioni si annoverano quelle alla galleria, all'Università Bocconi di Milano (1990), galleria Ghelfi di Vicenza (190, 1993, 1996 con scritti di Roberto Tassi e Nico Stringa), galleria Forni di Bologna (1991, 1995), Stamperia dell'Arancio di Grottammare (1992 - con scritti di Flaminio Gualdoni, Valerio Magrelli e Franco Marcoaldi - e 1998), Palazzo Crepadona di Belluno (1992 con presentazione di Elena Pontiggia), Banca Intesa di La Spezia (1995). Nel 1996 espone assieme a Pompeo Pianezzola in villa Valle a Valdagno (Vicenza), in una mostra con scritti di Fernando Bandini, Fabrizio D'Amico ed Emilio Tadini, nel 1997 al Teatro Comunale di Lonigo (Vicenza) e alla galleria San Pantalon di Venezia; all'Isola Galleria d'Arte di Trento, nel cui catalogo vi è una lunga conversazione con Marco Vallora. Nel settembre del 2000 la Banca Nazionale del Lavoro inserisce alcuni suoi dipinti nella mostra B.N.L.: Una Banca per l'arte oltre il mecenatismo che si tiene a Roma, al Tempietto del Bramante. Durante il mese di novembre dello stesso anno i suoi dipinti vengono esposti alla galleria Lorenzo Ghelfi di Vicenza e alla galleria Ceribelli-Albini di Milano; in dicembre Fabrizio D'Amico lo invita a partecipare alla rassegna Arte Italiana dal 1942 ai giorni nostri, organizzata in occasione dell'inaugurazione della Banca Centrale Europea a Francoforte e nel 2001 è tra gli artisti che espongono al Museo Civico del Santo a Padova alla mostra Inferno dantesco e altri Paesaggi notturni, a cura di Giorgio Segato. Nello stesso 2001 ha una personale alla galleria Trentasette di Palermo. Tra il 2002 e il 2003 espone in alcune città italiane fra le quali Stresa, Conegliano e Cremona e nel 2003 presenta per la prima volta i suoi dipinti dedicati al tema dell'acqua al Mulino 503 di Vicenza, esponendo assieme a Pompeo Pianezzola.

Tra le mostre degli ultimi anni, di pittura e di incisione, sono il Premio per l'Incisione “Leonardo Sciascia”, Arte in Italia 1968-2007 a Palazzo Reale di Milano a cura di Vittorio Sgarbi, Pittura d'Italia. Luoghi veri e dell'Anima organizzata da Marco Goldin a Castel Sismondo a Rimini. Dal 2005 tiene corsi di pittura all'Accademia Cignaroli di Verona.

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