Città di Vicenza

26/08/2009

Il vicesindaco Moretti porta il saluto dell’amministrazione a don Albino Bizzotto che fa lo sciopero della fame contro il Dal Molin

Il vicesindaco Alessandra Moretti ha portato questa mattina il saluto dell’amministrazione comunale a don Albino Bizzotto, che da mercoledì scorso si è installato in una roulotte all’incrocio tra viale Dal Verme e viale Ferrarin. Il fondatore dei Beati costruttori di pace è infatti all’ottavo giorno dello sciopero della fame contro la costruenda base militare americana al Dal Molin.

“Sono venuta innanzitutto per sincerarmi di persona delle condizioni di salute di don Bizzotto – ha spiegato Moretti, che ha trovato il sacerdote in buone condizioni -, ma anche per esprimergli la gratitudine per i valori della pace, della solidarietà e dell’accoglienza che sta promuovendo con strumenti assolutamente pacifici e civili. Anche se i lavori sono già iniziati – ha aggiunto - continueremo a professare la nostra contrarietà alla realizzazione di una base militare in quel sito così delicato, ma anche per il metodo con cui è stata portata avanti questa scelta. La nostra competenza si ferma davanti a quella del Governo, ma è nostro compito difendere e tutelare il nostro territorio”.

Attorniato da numerosi cittadini che ogni giorno gli fanno visita registrando i propri messaggi di solidarietà in un quaderno, don Albino Bizzotto ha sottolineato: “La costruzione della base americana è una scelta di politica internazionale e in quanto tale riguarda tutti, non solo i vicentini. Non a caso arrivano notizie di adesioni al digiuno e di iniziative intraprese anche in città italiane come Rovigo, Trieste e Mortara. Il Dal Molin, alla fine, è il simbolo di tutte le situazioni in cui vengono ignorati i diritti dei cittadini e, in particolare, di quelli più deboli”.

“Occorre risvegliare le coscienze – gli ha fatto eco il vicesindaco Moretti – e anche le istituzioni devono fare la loro parte. Purtroppo l’esempio che ci viene offerto dai nostri governanti non aiuta e anzi trasmette al mondo un’immagine pessima dell’Italia, tra politiche dei respingimenti e campagne d’odio e intolleranza nei confronti di chi fugge da situazioni di dolore, fame e guerra. Proprio il nostro è stato un popolo che nella storia ha dimostrato, ma anche ricevuto, soprattutto qui in Veneto, i valori della solidarietà e dell’accoglienza. Oggi invece è come se la nostra società fosse anestetizzata, indifferente nei confronti di chi sta peggio. Il rispetto invece per la dignità della persona deve andare oltre qualsiasi logica e per questo l’iniziativa di don Bizzotto per Vicenza aiuta a portare la riflessione su un piano più generale, in cui al centro si colloca la persona”.

In risposta ad un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Valerio Sorrentino, il vicesindaco Moretti ha spiegato infine che l’occupazione del suolo pubblico a don Albino Bizzotto è stata regolarmente concessa dal settore comunale delle Politiche dello sviluppo dal 18 al 27 agosto, e ha aggiunto: “Inizialmente il Comune aveva individuato un’altra zona per l’occupazione, ma è stata la Digos a indicare lo spostamento qui a ridosso della rotatoria. Ad ogni modo la polemica di Sorrentino non merita neanche considerazione e importanza: i valori che don Albino sta promuovendo con il suo digiuno sono molto più alti. Invito anzi il consigliere a venire a trovare don Albino e a scambiare quattro chiacchiere con lui affinché possa capire la generosità e l’amore che lo muove a professare il valore della pace, che è peraltro fissato anche dalla nostra Carta costituzionale e dallo Statuto comunale”.

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