Città di Vicenza

21/08/2009

Palazzo Trissino: “La giunta per ora resta a nove. I contributi di Cicero non sono un mercanteggiamento. E Variati punta a governare dieci anni”

 “La giunta comunale resterà a nove assessori, almeno per il momento, e manterrà l’attuale composizione”. Lo afferma il portavoce e capo di gabinetto del sindaco, Jacopo Bulgarini d’Elci, intervenendo sulle notizie apparse in questi giorni su possibili allargamenti della squadra di governo di Palazzo Trissino.

“Agosto è un mese – prosegue il portavoce – che risponde a logiche tutte sue: si può dire di tutto, e leggere di tutto. Dalle imbarazzanti polemiche leghiste sull’inno nazionale a, più modestamente, le ipotetiche evoluzioni della giunta Variati. Così, nei giorni scorsi, si è sentito dire che la giunta potrebbe ampliarsi a dieci, undici o addirittura dodici assessori, e naturalmente si sono avanzate ipotesi su chi potrebbe entrare, e sui riflessi che questo avrebbe sugli equilibri del consiglio comunale. Sono notizie che hanno il fiato corto: a quanto pare gli italiani continueranno a cantare l’Inno di Mameli e anche la giunta Variati resterà a nove assessori, quelli attuali. D’altra parte, questa giunta ha dimostrato di saper gestire benissimo carichi di lavoro pesanti: basta scorrere l’elenco della scelte strategiche compiute in poco più di un anno, dal rilancio di AIM alla fusione con AMCPS, dal varo del progetto di sistemazione delle strade cittadine all’elaborazione ormai prossima alla chiusura del PAT. E così ha saputo fare la maggioranza di 24 consiglieri, come ricordano con legittimo orgoglio i capigruppo di maggioranza”.

“Molto probabilmente, al suo ritorno dalle vacanze a inizio settembre, il sindaco vorrà invece fare quanto già annunciato: un riequilibrio e una razionalizzazione delle deleghe degli assessori, comprese le sue. E questo per due ragioni: da un lato può dirsi conclusa una prima lunga fase di “emergenza”, dedicata alla soluzione di problemi strategici e non rimandabili della città, cosa che consentirà ora di concentrarsi maggiormente sulle prospettive di sviluppo; dall’altro, e anche in conseguenza dell’aver chiuso sostanzialmente i conti con il passato, oggi la giunta può avere una fisiologica messa a punto che la metta nelle migliori condizioni per affrontare le ambiziose sfide disegnate dal programma di governo e dal PAT, il grande disegno strategico della città del futuro. Proprio il PAT, d’altronde, chiarisce qual è l’ambizione di questa amministrazione: ovviamente il sindaco Variati punta a governare dieci anni, il tempo necessario per poter trasferire le grandi idee contenute nel PAT nella realtà concreta di una città che sta disegnando con ottimismo e coraggio il proprio futuro, anche al tempo della crisi”.

“Un’ultima considerazione – conclude il portavoce – va fatta sul ruolo del consigliere Claudio Cicero e della sua lista. E qui ha ragione Formisano. Cicero ha, in quest’anno, semplicemente interpretato il ruolo di minoranza in modo moderno, intelligente e in sintonia con quanto chiedono i cittadini, molto interessati ai fatti e poco alle beghe di palazzo: e cioè valutando le azioni dell’amministrazione senza pregiudizi ideologici o di partito. Quando è stato d’accordo le ha votate, quando non le ha condivise le ha contestate. Chi vede in questo i segni rivelatori di mosse fatte solo per portare la sua lista in maggioranza si mostra ingeneroso verso Cicero e il suo progetto politico fortemente civico: e in ogni caso verrà smentito dai fatti, visto che, come detto, la giunta resterà a nove assessori, quelli che già ci sono”.  

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.