Città di Vicenza

12/08/2009

Aim, il sindaco Variati avvia un procedimento per accertare la responsabilità civile nei confronti degli ex amministratori

Esistono responsabilità civili in capo agli ex amministratori di Aim Vicenza Spa per le vicende che hanno portato l’azienda e le sue partecipate Aimeco e Aim Boniche all’affitto e poi all’acquisizione del ramo d’azienda denominato “piattaforma di Marghera”? Secondo un parere legale fornito al sindaco di Vicenza e basato sui fatti sì. Per questo Achille Variati, a norma del codice civile, ha incaricato l’attuale consiglio di amministrazione di Aim a promuovere un’azione legale di responsabilità sociale nei confronti dei componenti dei cda nonché dei collegi sindacali di Aim che erano in carica negli anni tra il 2003 e il 2006.

“Non mi sento giudice di nessuno – precisa il sindaco -, sono solo un rappresentante degli interessi dei cittadini. Pertanto, potendo esserci state delle negligenze tali da esser costate tanti quattrini ai cittadini, penso che un sindaco non avrebbe potuto agire diversamente. Un’altra cosa è invece l’azione sul piano penale, che spetta alla Procura della Repubblica”.

Variati tiene comunque a sottolineare di aver voluto agire con grande rigore e grande prudenza, in considerazione della delicatezza del caso. Nelle scorse settimane, infatti, il sindaco ha chiesto il parere del segretario generale e dell’avvocatura comunale sulla base di una relazione sui fatti intercorsi nel periodo 2003-2006 prodotta dal cda di Aim. L’avvocatura ha ritenuto a sua volta di avvalersi di un parere legale esterno, rivolgendosi all’avvocato Mauro Pizzigati, presidente degli Ordini degli avvocati del Triveneto, docente di diritto fallimentare alla Ca’ Foscari nonché già componente della commissione ministeriale Vietti per la riforma del diritto societario.

Lo studio di Pizzigati ha dunque affrontato i fatti che vanno dal 22 maggio 2003 a tutto il 2006, cioè a partire dalla data in cui il presidente di Aim di allora, Giuseppe Rossi, relazionò al cda sull’incontro avuto con i rappresentanti di Ecoveneta relativamente all’opportunità di operare in sinergia nel settore dei rifiuti tossico-nocivi.

Alla luce dei fatti e delle osservazioni di diritto, l’avvocato Pizzigati, nella relazione consegnata al sindaco, ha concluso: “… pare sussistere, con chiarezza, una responsabilità degli ex amministratori di Aim in carica all’epoca (…) ed a prescindere dall’esistenza, in capo agli stessi, di precise deleghe (…), è palese che le operazioni effettuate, soprattutto con riferimento alle modalità con cui esse sono state decise, sono censurabili, per difetto di diligenza ed in quanto costituiscono palese espressione di condotte attuate non sulla base di scelte informate e meditate, quanto, piuttosto, di negligente e, talora, discutibile improvvisazione”.

“E’ proprio questa negligenza che va accertata – chiosa Variati -, soprattutto se può aver provocato gravi danni ad un’impresa che è dei cittadini. E il parere autorevole di un docente completamente estraneo ai fatti vicentini quale è l’avvocato Pizzigati – aggiunge il sindaco – ha pesato in maniera determinante sulla mia decisione di dare avvio ad un’azione di responsabilità sociale nei confronti degli ex amministratori di Aim, su cui si esprimerà il tribunale”.

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