Città di Vicenza

07/08/2009

Ipab, l’assessore Giuliari risponde al presidente Meridio

“Non ho minacciato nessuno, semmai ho preso atto che lo spirito di collaborazione che avevamo chiesto ad un consiglio di amministrazione non nominato da questa maggioranza è venuto meno e, forse, non c’è mai stato”.

L’assessore alla famiglia Giovanni Giuliari risponde così alla nota del presidente Ipab Gerardo Meridio pubblicata oggi sul Giornale di Vicenza in merito al problema degli esuberi di personale dell’ente e al difficile momento che stanno attraversando i rapporti tra il Comune e l’Ipab.

“Non è certo per un mio capriccio né per fare un torto all’Ipab se ho promosso dei bandi per l’assegnazione di alcuni servizi – precisa Giuliari -, ma solo perché ce lo impone una normativa statale che chiede anche agli enti locali di promuovere la concorrenza tra operatori, al fine di migliorare la qualità dei servizi. E contrariamente a quanto fatto da altri Comuni, abbiamo anzi voluto che l’Ipab potesse rientrare tra i possibili soggetti destinatari dei bandi. Mi risulta che fino all’ultimo giorno Ipab abbia attivato i propri uffici per presentare una sua offerta per il servizio di pasti a domicilio, ma alla scadenza del termine il Comune ne ha ricevuta una soltanto. E’ quindi Ipab che ha deciso di non concorrere”.

“I miei rapporti con il presidente Meridio – precisa inoltre l’assessore - sono stati sempre mantenuti in stretto contatto con il Sindaco ed ogni mia azione ed intervento hanno visto il suo coinvolgimento e consenso. Rispetto all’autonomia dell’Ipab e alle accuse rivoltemi di ingerenza nelle relazioni sindacali e di essere patrocinatore di alcune organizzazioni sindacali, faccio presente che quando ho ritenuto opportuno informare sulle relazioni tra Ipab e Comune di Vicenza, ho invitato tutte le sigle sindacali, compreso il sindacato Rdb-cub, e che, contrariamente a molti amministratori del consiglio di amministrazione dell’Ipab, non ho in tasca alcuna tessera di partito. È, anzi, noto a tutti come la mia esperienza amministrativa sia espressione di un impegno prettamente civico”.

“Per quanto riguarda l’autonomia dell’Ipab confermo quanto ho sempre sostenuto in questi mesi – continua Giuliari - e cioè non solo la collaborazione tra i due enti, ma l’attuazione delle politiche sociali a favore degli anziani nell’ambito della Conferenza dei Sindaci al fine di evitare un isolamento pericoloso e deleterio del Comune capoluogo rispetto agli altri Comuni dell’Ulss 6”.

“È inoltre opportuno ricordare che le nomine degli amministratori sono state fatte dall’allora sindaco Hullweck in una maniera che ha scandalizzato tutti e che ha portato ad un acceso dibattito in Consiglio comunale. Ricordo infatti che l’ex sindaco ha deciso di nominare il nuovo consiglio dell’Ipab pochi giorni prima delle sue dimissioni anziché lasciare questo compito, come era più logico, alla nuova amministrazione. Inoltre, se è pur vero che l’Ipab gode di un’autonomia gestionale, penso che le persone designate e nominate da un sindaco, considerato che non sono l’esito di un concorso, ma discendono da un rapporto fiduciario, devono essere in sintonia con gli indirizzi politico-amministrativi stabiliti dall’amministrazione comunale. L’autonomia dell’Ipab – conclude Giuliari - non può quindi bloccare le diverse valutazioni che un’amministrazione comunale è legittimata a fare nell’ambito dei servizi alla cittadinanza. Sono quindi molto preoccupato per queste accuse che il presidente e gli amministratori di Ipab continuano a fare nei confronti del Comune e soprattutto per questa contrapposizione, che solleva questioni che non vanno alle vere radici dei problemi che l’Ipab ha per quanto riguarda l’offerta dei servizi sempre meno accolta dai cittadini”.

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