Città di Vicenza

17/07/2009

Moretti sull’interrogazione di Sorrentino sui writers: “Niente a che vedere con l’imbrattamento, noi valorizziamo una forma d’arte ed educhiamo i giovani a rispettare la città”

“La valorizzazione di una forma d’arte e un mezzo per educare i giovani al rispetto della città e delle sue regole”. Così l’assessore all’istruzione e politiche giovanili Alessandra Moretti definisce la scelta dell’amministrazione comunale di mettere a disposizione dei writers alcuni muri, peraltro tutti al di fuori del centro storico, respingendo in toto l’accusa del consigliere Sorrentino di favorire gli imbrattatori.

“Il fenomeno dell’imbrattamento dei muri – commenta Alessandra Moretti - non è certo una novità che deriva dalla nostra inizativa. Al contario, nella delibera che abbiamo approvato distinguiamo nettamente l’opera svolta dai writers, guadagnandoci anche l’apprezzamento del critico Vittorio Sgarbi, dal vandalismo che va perseguito severamente. Chi imbratta non è un’artista, artista è chi lascia agli altri un messaggio attraverso la propria opera. Compito dell’amministrazione, e del mio assessorato in particolare, è contribuire all’educazione dei giovani offrendo loro anche opportunità per manifestare la propria creatività secondo  modalità e canoni diversi da quelli tradizionali”.

“L’imbrattatore lavora al buio, nella notte e nell’illegalità - prosegue l’assessore -  i writers che collaboreranno con l’assessorato sottoscriveranno una convenzione con la quale si impegnano non solo a lavorare sui muri che abbiamo individuato noi e secondo le nostre indicazioni degli uffici comunali, ma anche a rispettare gli altri spazi cittadini pubblici o privati, gli edifici istituzionali e le opere architettoniche”.

Tutti i muri individuati dalla delibera non sono nel centro storico e appartengono a strutture grigie e degradate, che i murales potranno solo valorizzare. Si tratta infatti dei sottopassi di viale dello Stadio, viale della Pace, strada del Cavalcavia, strada Cul de Ola, via Martiri delle Foibe, strada degli Alidosio e strada Settecà, nonché nelle pareti dei sottopassi pedonali di viale del Sole, via Zanecchin e Borgo Casale, i viadotti Ferretto dei Ferretti e Stanga, Ponte Alto, la muratura esterna dell’autorimessa comunale di via Frescobaldi, le murature stradali di via Lussemburgo e di via Strasburgo sul lato che dà verso il parco e infine il complesso ex Zambon di via Zovetto e il centro sociale di via Maurisio.

“Mura Porta Nova - precisa l’assessore Moretti - erroneamente chiamata in causa da Sorrentino, non rientra affatto in questo progetto, ma all’interno del festival Biblico era stata messa a disposizione di artisti di fama internazionale nell’ambito di un’iniziativa culturale che evidentemente nulla ha a che fare con gli imbrattamenti della città”.

“Consiglio a Sorrentino – conclude la Moretti – di leggere con maggior attenzione i provvedimenti dell’amminsitrazione. E di farsi un giro alla Biennale di Venezia per incrementare la propria cultura sulle nuove frontiere dell’arte contemporanea”.

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