Città di Vicenza

09/07/2009

Fusione Aim e Amcps, Variati ai lavoratori: “Insieme faremo la più grande operazione di manutenzione dai tempi della ricostruzione dopo i bombardamenti”

“Tutta la grandezza del lavoro è dentro l'uomo”, con questa frase di papa Giovanni Paolo II il sindaco ha aperto il suo intervento all’incontro che lui stesso ha voluto, oggi pomeriggio, con i lavoratori di Aim e Amcps. Un incontro per spiegare ai lavoratori, forza trainante di entrambe le aziende, il senso della fusione e gli obiettivi per il futuro.

Dopo il saluto del presidente di Aim Roberto Fazioni e di Amcps Marino Quaresimin, Variati ha voluto ripercorrere le tappe che hanno segnato le storiche aziende di Vicenza: “L’una fondata 103 anni fa (Aim), l’altra 102 anni fa (Amcps) per lungo tempo hanno operato secondo una chiara mission costitutiva: offrire alla città un servizio completo sotto il profilo delle necessità individuali, d’impresa e collettive. Dai rifiuti alle reti idriche, elettriche, del gas, dall’energia alle manutenzioni, alla pubblica illuminazione…”

“Però a un certo punto - ha detto Variati -  qualcosa, si è inceppato. Da un lato ci sono state le vicende burrascose di Aim: dalla messa in crisi dei vertici amministrativi, alle indagini, ai passivi record degli ultimissimi anni. Dall’altro il progressivo calo della qualità manutentiva della città e dello stesso servizio al cittadino: strade dissestate, illuminazione pubblica carente, disagi ai cittadini. In tutti i casi, una perdita di efficienza che si è tradotta  in un innegabile declino dell’immagine stessa delle aziende agli occhi dei cittadini”.

”Il risultato? - ha commentato il sindaco - Oggi troppi cittadini non guardano più alle aziende del Comune come a un gioiello o a un modello di efficienza”.

“Ma di chi è la responsabilità, in questo? Non dei lavoratori – ha dichiarato Variati -  Non di chi ha dedicato e dedica i migliori anni e le migliori energie della propria vita a queste due aziende. Chi ha sbagliato sarà chiamato a rispondere. Senza dimenticare le colpe della politica: una politica che troppe volte ha preteso di imporsi laddove le decisioni avrebbero dovuto essere delle aziende; e che quando invece doveva vigilare e condurre con sicurezza e fermezza si è disinteressata”.

“Ma oggi vogliamo guadare al futuro. Per Aim e Amcps ho voluto dei consigli di amministrazione che per la prima volta dopo tanti anni non rispondono a logiche di partito o appetiti di poltrone, ma vantano grandi professionalità. Qualcuno dice: aiuto, il presidente di Aim è emiliano, ci vendono a un’altra regione. Io penso che anche per chi lavora qui sia meglio un presidente che parla con accento “foresto”, ma che sta in azienda con disponibilità, passione, generosità, piuttosto che avere l’unica soddisfazione di sentire il dialetto di casa nostra. Così come penso che sia importante per tutti contare su un uomo di grande esperienza, saggezza, impegno, onestà come l’ex sindaco Quaresimin.

Il risanamento di Aim è in corso, e già dal 2010 ci aspettiamo un utile. Insieme, le due aziende incrementeranno efficacia ed efficienza. Insieme, doteremo la città del global service su strade, sottoservizi, manutenzioni, realizzando la più grande operazione di manutenzione delle strade che si sia mai fatta da dopo i bombardamenti della guerra”.

“Con questo obiettivo – ha concluso il sindaco -  mi rivolgo a tutti voi, lavoratori di queste storiche realtà:nessuna trasformazione aziendale, nessuna rivoluzione può avere successo senza la partecipazione convinta di tutti coloro che in quell’azienda lavorano ogni giorno. Vi chiedo quindi di guardare con fiducia e ottimismo a queste scelte e al futuro. E vi chiedo di più: di aiutare questo cambiamento, di impegnarvi come avete sempre fatto, ma con la consapevolezza che oggi il vostro contributo sarà valorizzato e porterà frutto. Vi chiedo di aiutare me, il sindaco, e tutti gli amministratori della società a realizzare un rilancio che ci consentirà di tornare a dire con orgoglio: siamo lavoratori dell’ “azienda dei cittadini”, siamo al servizio della città, facciamo il bene della città. E che permetta a tutti voi di camminare con orgoglio per le strade, un po’ meno dissestate, di questa nostra città che tutti amiamo”.

 

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