Città di Vicenza

03/07/2009

Il vicesindaco Moretti inaugura l’Informagiovani di Lanciano (Chieti) e visita l’Aquila: “Serve dare ai giovani delle zone terremotate una speranza concreta”

Inaugurazione di un Informagiovani e visita nelle zone terremotate dell’Aquila per Alessandra Moretti, vicesindaco di Vicenza, che è sede dell’Informagiovani nazionale.

La vicesindaco e assessore alla politiche giovanili ha preso parte all’inaugurazione della prima sede dell’Informagiovani di Lanciano, in provincia di Chieti. All’incontro hanno preso parte Roberto Pella, presidente del Coordinamento Nazionale Informagiovani Anci, Elisabetta Fusilli, responsabile del Comitato Tecnico Scientifico Informagiovani Anci Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti ed Ermando Bozza, assessore alle finanze del Comune di Lanciano.

“L’Informagiovani – ha dichiarato l’assessore Moretti nel corso dell’incontro - rappresenta un luogo di associazione e aggregazione dove i giovani della città possono ritrovarsi ed elaborare idee e progetti. Questo è quindi lo spazio dove avviare il percorso di democrazia partecipata che veda finalmente i giovani diventare cittadini attivi e protagonisti delle azioni politiche a loro rivolte”.

La delegazione ha quindi raggiunto l’Aquila, visitando il campo tendato Firenze, sede dell’Anci Regione Abruzzo, dove è stata accolta dal direttore Giuseppe Mangolini. Presente all’incontro anche il vicesindaco dell’Aquila, Roberto Riga, e il rappresentante dei giovani aquilani Riccardo Colangeli.

“Ho vissuto in prima persona – racconta l’assessore Moretti - la drammaticità della condizione in cui i cittadini dell’Aquila continuano a vivere. E’ una realtà in cui il tessuto sociale è stato completamente distrutto insieme alle relazioni umane che lo costituivano. Quello che oggi gli aquilani chiedono alle altre città italiane sono i cosiddetti “gemellaggi di servizio”, attraverso i quali ricevere risorse umane e tecniche più che risorse economiche. Bisogna dare ai giovani la speranza e la voglia di rimanere in questa terra, restituendo loro innanzitutto opportunità di lavoro, ma anche opportunità di aggregazione e socializzazione, in una terra dove anche i ragazzi hanno perduto ogni riferimento. Poiché il tessuto sociale ricomincia con la scuola, sarà importante, ad ottobre, che le lezioni ripartano per cominciare a restituire la necessaria normalità”.

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