Città di Vicenza

03/07/2009

Variati a Galan: “La Costituzione italiana vale meno della festa americana?”

Replica del sindaco di Vicenza, Achille Variati, alle accuse del governatore del Veneto Giancarlo Galan: “Che tristezza vedere il potente governatore dell’orgoglioso Veneto, l’uomo che disse “il Nordest sono io”, il Doge che non la manda a dire neppure al suo testimone di nozze Berlusconi, prostrarsi così a un malinteso senso dell’amicizia verso gli USA. Che pena ascoltare l’amicizia che si fa servilismo, e che malinconia osservare il Veneto dell’autonomia diventare nelle sue parole la terra in cui si mette sotto accusa una manifestazione perché offenderebbe la festa americana del 4 luglio al punto da annullarne le celebrazioni. Chiedo: se anche fosse vero, e così non è, per Galan il diritto a manifestare, garantito dalla Costituzione della Repubblica italiana, vale meno della pur nobile e da tutti rispettata festa dell’Indipendenza americana? Provi a pensarci, e provi a rispondere. Il governatore è però più realista del re: ieri mattina alla Ederle ho potuto ascoltare con le mie orecchie, durante la cerimonia del Salute to the Nation, il generale comandante di Africom William Garrett III spiegare l’anticipo della festa, celebrata ieri sera, come voluto per garantire ai soldati un ponte vacanziero. D’altronde, così si è fatto anche altrove in Italia: è anche questa la longa manus del Comune di Vicenza, al centro delle ossessioni paranoiche di qualcuno?”.

“Su una cosa però sono d’accordo con Galan – conclude Variati – che il ministro Frattini informi il presidente Obama della situazione di Vicenza, e lo faccia bene. Abbiamo un comune in cui si pretende di realizzare una nuova base in spregio alla volontà della popolazione e alle preoccupazioni ambientali e urbanistiche. E lo si vuole fare a otto chilometri di distanza dall’attuale Camp Ederle di cui si dovrebbe fare un “ampliamento”: quando invece io stesso ho presentato al governo e alle autorità diplomatiche americane la proposta di un sito alternativo adiacente all’attuale base. Se proprio la si deve fare, meglio farla in un’area agricola accanto a dove già c’è una base americana che al Dal Molin, dove sorge un aeroporto civile, a due chilometri dalla Basilica Palladiana, sopra una grande falda acquifera. È odio anti-americano, questo? A proposito di indipendenza, diritti e democrazia, sarebbe interessante sapere cosa ne può pensare il Presidente degli Stati Uniti”.   

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