Città di Vicenza

19/06/2009

Prg, il Comune verso l’adozione di una variante tecnica in vista del Pat

Da un faldone alto quasi mezzo metro a un cd. E' il risultato più evidente a cui porterà l'adozione da parte del consiglio comunale di una variante tecnica al Piano regolatore generale (Prg). La proposta di delibera è già stata affrontata dalla giunta nel corso dell'ultima riunione, durante la quale l'assessore alla progettazione e all'innovazione del territorio, Francesca Lazzari, non ha esitato a definire la novità un passaggio epocale per tutti gli addetti ai lavori, dagli uffici tecnici comunali ai professionisti.

La variante tecnica infatti permette una notevole semplificazione e razionalizzazione nella pletora di norme tecniche che si sono succedute negli ultimi anni nel campo urbanistico. La digitalizzazione del Prg, poi, garantirà più efficienza e più accessibilità, permetterà la pubblicazione e l’interrogazione on line del piano e la consegna in cd ai professionisti. Ma soprattutto manderà in soffitta i numerosi fascicoli riguardanti le dodici varianti approvate dalla Regione a partire dal 2007 a favore di un'unica cartografia di riferimento, georeferenziata e aggiornata anche con le varianti approvate dal Consiglio comunale che avevano seguito una procedura semplificata e che ancora non erano state recepite nella cartografia del Prg.

“E' un passaggio tecnico fondamentale in vista dell'adozione del Pat – spiega l'assessore Lazzari -, al quale si poteva giungere anche prima, ma una volta adottato, i permessi di costruire verranno rilasciati solo se risulteranno conformi al Pat e al Piano degli interventi. Non provvedere fin d’ora alla perfetta sovrapponibilità tra Pat e Prg avrebbe voluto dire rischiare l’ingessamento dei lavori e quindi disagi e lungaggini burocratiche per cittadini e uffici pubblici”. 

La legge regionale 11 del 2004 impone infatti il passaggio dal Prg al Pat (Piano di assetto del territorio), un documento di natura strategica di assetto e sviluppo del territorio comunale, da declinare poi ad un livello operativo in più Piani degli interventi (Pi). Dato quindi che sarà proprio il Prg il primo di questi piani di interventi, risultava fondamentale dotarsi fin d’ora di un Prg aggiornato, chiaro, e inequivocabile, ma soprattutto sovrapponibile al Pat.

Con la variante tecnica quindi si sono corretti errori di perimetro e riferimenti normativi sbagliati, eliminate norme superate e contraddittorie, in altre parole si sono rese coerenti tra loro norma e cartografia (compresa quella regionale territoriale al suo ultimo aggiornamento), col notevole vantaggio di ridurre i contenziosi e di creare le basi per la produzione di certificazioni digitali.    

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