Città di Vicenza

12/05/2009

Inaugurato il nuovo spazio espositivo AB23 e il progetto “Sistemi di contemporaneo”

È stato inaugurato oggi dall’assessore alla cultura del Comune di Vicenza, Francesca Lazzari lo spazio espositivo della ex Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino (Contrà S. Ambrogio, 23), completamente riallestito a cura di Mauro Zocchetta con il contributo tecnico di Amcps, Cime e Osram.

All’inaugurazione c’erano anche il presidente di Amcps, Marino Quaresemin, e i consulenti per l’arte contemporanea, Stefania Portinari e Alberto Zanchetta.

Tra i presenti, alcuni rappresentanti del panorama culturale vicentino e dell’imprenditoria più sensibile al richiamo e alla  promozione dell’arte, tra i quali Lino Dainese.

I lavori, resi necessari per attuare una pratica espositiva che risponda alle esigenze dell’arte contemporanea (filone che la Lazzari ha voluto diventasse tra gli elementi di punta della programmazione culturale 2009), sono stati connotati dalla possibilità di sviluppare l’allestimento su superfici bianche, il più possibile neutre, in connubio con le pareti della chiesa romanica.

All’ingresso è stata infatti collocata una struttura monovolume che riprende la morfologia della chiesa e crea l’idea del white cube caro all’arte contemporanea. Il posizionamento al centro della navata ha consentito il recupero di una doppia superficie espositiva.

AB23, questo il nuovo nome della sede, ospiterà a partire da domenica 17 maggio (vernice sabato 16 alle 18 con una lettura dello scrittore Vitaliano Trevisan),  la prima mostra del programma espositivo confezionato dalla curatrice, Stefania Portinari. La rassegna d’esordio si chiamerà non a caso “Welcome Home” e proporrà opere di Balletti & Mercandelli, Aleksandar Duravcevic, Marco Fantini, Fratelli Calgaro, Silvia Levenson, Simone Lucietti, Giovanni Morbin, Maria Elisabetta Novello, Lamberto Teotino e Veronica Veronese Palmieri. Il titolo della mostra rimanda sia al ritorno in attività, dopo il restauro,  dello spazio espositivo di Contrà S. Ambrogio; sia allo speciale legame con Vicenza che accomuna gli artisti invitati; sia, infine, al concetto di casa che viene indagato da molteplici punti di vista.

La programmazione di AB23 proseguirà con esposizioni di giovani artisti il cui filo comune sarà la figurazione espressa attraverso pittura, scultura, disegno, fotografia, con una speciale attenzione al concetto di humanitas e di condivisione di immaginari e poesia: saranno così di scena le mostre di acquerelli di grandi dimensioni di Salvatore Scafiti, le installazioni e manifesti di Vittorio Corsini, le pitture dello studio 1280, i disegni di Laurina Paperina.

Il filone espositivo che fa capo ad AB23 forma, assieme a quello – già avviato – della Casa del Palladio (dedicata per lo più a rassegne di design) e ai progetti site specific in esterni curati da Alberto Zanchetta, che a partire da giugno interesseranno parchi, piazze, muri e vetrine della città, il progetto “Sistemi di contemporaneo”. Un progetto che, oltre a reinventare e costruire identità più definite per gli spazi espositivi cittadini, e a diffondere le iniziative sul territorio, intende coinvolgere tutte le realtà locali che si occupano d’arte, attraverso iniziative comuni tra gallerie e spazi istituzionali.

«Da molti anni», ha affermato l’assessore Lazzari, «la città non ha più rivolto la propria attenzione all’arte contemporanea, se non in sporadiche occasioni. Ma il futuro ci riconsegnerà la Basilica Palladiana restaurata e con nuove funzioni orientate anche a questo filone artistico. E allora è importante definire sin d’ora un percorso progettuale che costruisca attorno a questo grande avvenimento il terreno fertile affinché la città possa essere accompagnata e preparata a confrontarsi con la nuova funzione del monumento e, più in generale, a riscoprire filoni d’indagine che hanno grandi possibilità di calamitare anche l’interesse dei giovani.»

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