Città di Vicenza

12/05/2009

Solidarietà per i terremotati con un spettacolo dell’Anonima Magnagati organizzato Croce Rossa, mentre continua il servizio della protezione civile

Terremotati d’Abruzzo: prosegue la gara di solidarietà che vede Vicenza in prima fila. Mentre nei territori colpiti dal sisma si avvicendano ogni settimana i volontari della protezione civile, il Comune, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale, ha concesso gratuitamente alla Croce Rossa Italiana il ridotto della struttura di viale Mazzini per uno spettacolo di beneficenza.

Questa mattina l’assessore alla protezione civile Pierangelo Cangini ha fatto il punto sul generoso servizio dei volontari vicentini coordinati da Renato Ermilli, mentre il commissario del comitato provinciale della Croce Rossa di Vicenza  Andrea Bortolotto ha illustrato l’iniziativa di beneficenza.

Per quest’ultima l’appuntamento è per giovedì 14 maggio alle 20,30 con il gruppo teatrale Anonima Magnagati che proporrà un classico del suo repertorio: “Sessibon”. Si tratta di uno spettacolo adatto a tutti, dai più piccoli agli adulti, caratterizzato dall’irresistibile verve del famoso gruppo cabarettistico vicentino.

Il biglietto d’ingresso, di 10 euro, andrà interamente beneficenza proprio per le popolazioni terremotate.

Lo spettacolo si inserisce nella Settimana della Croce Rossa Italiana (9 – 16 maggio), che quest’anno festeggia i 145 anni dalla fondazione e che culminerà sabato 16 maggio alle 11,30, con una cerimonia pubblica in piazza dei Signori.

In occasione dello spettacolo dell’Anonima Magnagati sarà possibile effettuare anche donazioni più cospicue, con la certezza che Croce Rossa Italiana saprà impiegarle per opere necessarie alle popolazioni abruzzesi.

“Dai giorni immediatamente successivi al sisma ad oggi – ha spiegato il commissario Andrea Bortolotto – la Croce Rossa di Vicenza ha raccolto 9 tonnellate tra alimentari, vestiti nuovi, generi di prima necessità, medicinali. Tutto il materiale raccolto viene selezionato e inviato al deposito centrale di Rovigo, che a sua volta lo manda in Abruzzo a seconda delle richieste e delle necessità”.

“Anche il Comune di Vicenza – ha aggiunto Pierangelo Cangini – ha scelto da subito di dirottare la generosità dei cittadini sulla Croce Rossa che ha egregiamente svolto la raccolta e distribuzione delle offerte. Presto, secondo quanto deciso dal consiglio comunale, renderemo noto come collaborare per la ricostruzione di una specifica opera pubblica che ricorderà la generosità vicentina”.  

Quanto ai volontari comunali della protezione civile, Cangini ha ricordato che sono già 5 le squadre che si sono avvicendate senza interruzione nelle zone terremotate. In tutto, dal 7 aprile ad oggi, sono scesi in Abruzzo 20 volontari del gruppo comunale, 12 uomini e 8 donne che hanno operato secondo le disposizioni dei funzionari della protezione civile della Provincia di Vicenza. Oltre ai volontari anche due funzionari dell’ufficio di protezione civile si sono alternati in Abruzzo. La sesta squadra di volontari partirà nei prossimi giorni, perché continua è la richiesta di volontari.

Dopo i primi giorni di emergenza assoluta, i volontari di Vicenza, come tutti gli altri del Veneto, sono stati assegnati al COM4, Centro Operativo Misto, di Pianola. Qui, in un campo occupato da 300 operatori, si lavora tutti i giorni per coordinare e aiutare a una ventina di tendopoli di sfollati della zona. Il COM4, infatti, dà assistenza a 4 comuni e 10 frazioni, per un totale di oltre 9000 persone colpite e di 800 volontari impegnati nel territorio.

I servizi richiesti ai vicentini sono i più vari: dalla gestione della cucina, alla sistemazione delle tende, alla pulizia. Fondamentale l’impegno profuso in queste settimane per l’organizzazione e l’ottimizzazione del magazzino.

E’ stato organizzato un call center dove di persona o telefonicamente i responsabili dei 20 campi che fanno riferimento al COM di Pianola si rivolgono quotidianamente per tutte le richieste della propria tendopoli: alimentazione, logistica, rotture varie, sostituzioni.

Ai volontari della protezione civile è stato chiesto di dare disponibilità fino al 30 giugno, ma tutti pensano che si tratti di una data provvisoria che dovrà essere spostata molto più avanti nel tempo.

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