Città di Vicenza

29/04/2009

Riorganizzazione della struttura comunale: quattro dipartimenti e 22 settori

“Una nuova struttura organizzativa, più adatta a rispondere alle richieste di efficienza e di servizi che provengono dai cittadini, facendo i conti con le sempre maggiori ristrettezze di bilancio”. Nasce così, secondo le parole dell’assessorealla organizzazione interna ed al personale Tommaso Ruggeri, la nuova organizzazione del Comune di Vicenza, di cui questa mattina la giunta comunale ha approvato la macrostruttura, cioè la definizione generale di dipartimenti e settori.

Oggi l’assessore Ruggeri ha presentato il progetto alle organizzazioni sindacali, che hanno un ruolo consultivo.

“Per costruire una nuova organizzazione più efficace e coordinata – spiega Ruggeri – abbiamo individuato quattro macro aree che affideremo ad altrettanti dirigenti: il dipartimento del territorio, con tutti i settori relativi all’urbanistica, ai lavori pubblici, alla mobilità, all’ambiente, alla protezione civile, alla sostenibilità urbana; il dipartimento affari generali e personale, con le risorse umane, il legale e patrimonio e i sistemi informatici; il dipartimento economico finanziario, suddiviso nei settori della programmazione economica, provveditorato, servizio delle entrate e politiche dello sviluppo; il dipartimento dei servizi alla cittadinanza e alla persona, che raggrupperà i servizi sociali e abitativi, la scuola, lo sport  decentramento, servizi demografici ed elettorali, la cultura e turismo, i musei. A parte, restano i settori polizia locale e la Biblioteca Bertoliana”.

L’idea di fondo è stata quella di ridurre e accorpare il numero di settori, individuando dirigenti apicali di dipartimento che, pur continuando a mantenere la gestione di un settore, fungano anche da coordinatori della propria area, per semplificare e ottimizzare l’intera macchina comunale. Con una forte e generale attenzione all’informatizzazione dei processi.

Nei prossimi mesi, sulla base della nuova organizzazione, saranno gli incarichi dirigenziali, quelli delle posizioni organizzative, e, infine, a cascata l’attività dell’intera dotazione organica.

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