Città di Vicenza

22/04/2009

Il Villaggio Giuliano come primo esempio di edilizia residenziale pubblica sostenibile

Un intervento per fare del Villaggio Giuliano un modello avanzato di edilizia residenziale pubblica sostenibile: così l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto presenta l’intervento di riqualificazione per il quale la giunta comunale chiede alla Regione uno specifico finanziamento.

Il quartiere di via Bertolo, in Riviera Berica, è stato realizzato negli anni 50 per ospitare gli esuli giuliano dalmati giunti numerosi a Vicenza.

Il Villaggio Giuliano è caratterizzato da una serie di fabbricati in linea alti quattro piani e organizzati attorno ad un’unica corte centrale per un totale di 104 appartamenti.                            

Vi abitano 136 persone, con la previsione che diventino 196 quando anche i 22 alloggi attualmente liberi saranno assegnati dopo la riqualificazione.

“Con questo progetto – commenta l’assessore Ennio Tosetto – inauguriamo finalmente una nuova stagione di interventi pensati con un’ottica diversa: il recupero delle proprietà comunali non s’intende più come azione fine a se stessa dove spesso prevalgono materiali derivati dal petrolio, ma come occasioni per introdurre nel concreto e con competenza importanti elementi di edilizia sostenibile, nel segno del risparmio energetico e ambientale e dell’attenzione verso temi come l’inquinamento ambientale, acustico e di tutte le risorse”.

Il costo dell’intervento è stato stimato in 11 milioni e 630 mila euro che iul Comune chiede alla Regione nell’ambito di un Bando per la realizzazione di programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile.

Sono previsti un recupero funzionale ed energetico dei fabbricati e un recupero degli spazi circostanti, con la realizzazione di una piazzetta sopraelevata verde a copertura dei nuovi garage ricavati sfruttando l’attuale dislivello del terreno e l’inserimento di nuovi elementi di arredo. Senza alterare lo stato dei luoghi, giocando sui diversi livelli, l’intervento favorirà il recupero e l’organizzazione di percorsi facilitati per anziani e disabili.

Ci saranno spazi ad uso collettivo, pensati in particolare per favorire il ritrovo dei ragazzi.

Per il recupero degli edifici verranno adottati criteri in grado di limitare il fabbisogno annuo di energia per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione e produzione di acqua calda sanitaria, con un risparmio del rendimento energetico degli alloggi che raggiunge il 41 % in più rispetto a quanto previsto dalla normativa attuale.

Sul tetto a sud saranno installati impianti fotovoltaici e solare termico, i serramenti saranno in triplovetro, un cappotto termico isolerà tutti gli edifici, ci sarà un collettore geotermico con pompa di calore, saranno utilizzati materiali tipici della bioedilizia, come la fibra di legno e il sughero; nemmeno l’acqua sarà sprecata, grazie a un sistema di recupero idrico.

Il progetto è dei tecnici comunali e di Amcps, con il contributo di due consulenti per gli aspetti di tipo energetico.

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