Città di Vicenza

17/04/2009

Da sabato 18 a domenica 26 aprile un carnet ricco di appuntamenti per la XI Settimana della Cultura

Un motto che invita a sentire la cultura alla propria portata, aperta alla partecipazione di tutti, è quello coniato quest’anno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per promuovere la XI edizione della Settimana della Cultura. Poche parole per trasmettere chiaro il messaggio: “La cultura è di tutti: partecipa anche tu”, associato ad una nota immagine della Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova.

La Settimana della Cultura, che si svolge da sabato 18 a domenica 26 aprile, rientra nel progetto di valorizzazione del patrimonio culturale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali attraverso l’organizzazione di eventi rivolti al grande pubblico. Scopo dell’iniziativa è favorire la conoscenza della cultura e di trasmettere l’interesse per l’arte ad una sempre più ampia platea di cittadini, che per sette giorni potranno scegliere tra mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli in tutte le Regioni d’Italia.

I Civici Musei vicentini, Pinacoteca di Palazzo Chiericati, Museo Archeologico Naturalistico e Museo del Risorgimento e della Resistenza, insieme al Museo Diocesano, aderiscono anche quest’anno alla manifestazione proponendo ai vicentini un cartellone di sei iniziative e visite.

La Settimana della Cultura è stata presentata questa mattina dall’assessore alla cultura del Comune Francesca Lazzari, dal direttore del Museo Diocesano mons. Francesco Gasparini, dal soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza Fabrizio Magani, dal direttore dei Musei Civici Maria Elisa Avagnina e dal vice presidente della Banca Popolare di Vicenza professor Marino Breganze.

“Quella della Settimana della cultura – osserva l’assessore Francesca Lazzari – è un’occasione apprezzabile per promuovere il patrimonio conservato nei Musei cittadini e per diffondere le numerose iniziative culturali ad esso collegate. Il Comune vi ha creduto fin da subito, offrendo il proprio contributo umano e professionale all’organizzazione dell’evento. La presenza dei Musei civici anche nell’operazione di allestimento delle opere di Santa Corona al Museo Diocesano è una conferma di come sia importante lavorare in sinergia. Con l’auspicio che dall’impegno rafforzato dell’Amministrazione comunale e dalla convergenza di intenti con enti statali e privati prendano vita nuovi progetti culturali, rivolti ad un pubblico sempre più attento ed esigente”.

La Settimana della Cultura apre sabato 18 aprile con l’inaugurazione alle 18 dell’esposizione al Museo Diocesano dei “Tesori da Santa Corona: Bellini, Veronese, Pittoni e altri maestri della pittura veneta dal XIV al XVIII secolo”.

Le 14 opere più importanti provenienti dalla Chiesa di Santa Corona, di proprietà del Comune a partire dal 1810 insieme al suo ricchissimo patrimonio artistico direttamente sottoposto alla tutela dei Musei civici, saranno esposte nel Salone del Palazzo Vescovile grazie all’iniziativa congiunta degli stessi Musei, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, della Diocesi di Vicenza con il Museo Diocesano e della Banca Popolare di Vicenza, per tutto il periodo del restauro del complesso di Santa Corona, al quale la chiesa va finalmente incontro.

Un episodio esemplare, frutto della sinergia di enti diversi, di tutela e valorizzazione che potrebbe far battezzare l’evento con lo slogan “Aperto per restauro”. Non si tratta di una mostra nel senso rigoroso del termine, ma dell’esposizione temporanea delle opere più importanti di pittura e scultura che il tempio racchiude nell’intento di non privare i vicentini e i numerosi visitatori del godimento dello straordinario patrimonio. Ad affiancare il Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini, opera centrale dell’allestimento, da poco restaurata e di recente ritorno dalla mostra presso le Scuderie del Quirinale di Roma, saranno altre tredici opere di grandi maestri della pittura veneta dal ‘400 al ‘700: Bartolomeo Montagna, Marcello Fogolino, Paolo Caliari detto Veronese, Leandro Bassano, Alessandro Maganza e Gianbattista Pittoni, oltre al crocefisso ligneo del Trecento. Le quattordici opere dei Musei civici, grazie alla disponibilità del Museo Diocesano, vengono così presentate in un contesto temporaneamente diverso dall’originale e offerte all’ammirazione dei visitatori. Le opere andranno così ad aggiungersi ad altri due eccezionali manufatti provenienti dalla stessa Chiesa già conservati presso il Museo, questi sì di proprietà ecclesiastica perché direttamente legati all’uso liturgico: il preziosissimo Reliquario della Sacra Spina e Il Piviale dei Pappagalli del XIII secolo. 

Il catalogo edito da Terra Ferma, oltre a bellissime immagini presenta un apparato critico rinnovato ed è tradotto integralmente in inglese.

E’ questo l’evento più rilevante per significato e impegno di tutta la Settimana,  come viene ampiamente spiegato nel comunicato allegato del Museo Diocesano.

Oltre che con il deposito delle opere di proprietà, il Comune interviene nell’”operazione Santa Corona”, come è stata battezzata l’iniziativa, con l’organizzazione di un servizio di visite didattiche realizzate dall’Associazione Ardea in collaborazione con il personale del Museo Diocesano, sul tipo di quelle già sperimentate con successo per la Basilica Palladiana, che in questo caso prevedono visite integrate tra Museo e cantiere per tener vivo anche durante la forzata chiusura della chiesa il nesso tra contenuto e contenitore.

Domenica 19 aprile dalle 10 alle 12 è in programma una visita guidata alla grotta di San Bernardino a Mossano, sito presitorico dove è stato messo in luce un deposito antropico databile a 250.000-200.000 anni fa. Gli interessanti reperti litici, raccolti durante le attività di scavo e rappresentati soprattutto da punte e raschiatoi, si trovano esposti nella sezione preistorica del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza.

Divenuto sito monastico, il nome della grotta si riferisce alla frequentazione quattrocentesca del romitorio da parte di San Bernardino da Siena.

Per la visita a numero chiuso, organizzata dal Museo Naturalistico Archeologico in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, è necessaria una prenotazione (Museo Naturalistico, tel 0444 22281 5). A fare da guida saranno Alberto Broglio già professore di paleontologia umana all’Università degli Studi di Ferrara e Antonio Dal Lago conservatore del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza.

Lunedì 20 aprile alle 17.30 nell’Odeo del Teatro Olimpico l’Associazione Amici dell’Olimpico organizza una conferenza di presentazione de “Il turco in Italia”, opera buffa di Gioacchino Rossini rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala a Milano nel 1814 e di prossima esecuzione all’Olimpico nell’ambito delle Settimane Musicali. L’opera in due atti, diretta da Giovanni Battista Rigon per la regia di Francesco Micheli, vedrà la partecipazione dell’Orchestra di Padova e del Veneto e del Coro Dodecantus. Si tratta di una versione speciale, mai allestita in tempi moderni e ispirata alle prime recite tenute a Napoli nel 1820. Affiancherà la presentazione una mostra dei bozzetti degli abiti di scena, realizzati dagli allievi dell’Accademia di Brera.

Martedì 21 aprile alle 18 nel Salone di Palazzo Chiericati si terrà la cerimonia di consegna del premio per tesi di laurea intitolato al nome di Adriano Mariuz. Il premio, meritoriamente istituito dalla Fondazione Giuseppe Roi, intende ricordare la figura e il magistero del grande studioso scomparso, che è stato consulente scientifico per la realizzazione del Catalogo generale della Pinacoteca Civica, premiando il lavoro di giovani studiosi di merito. Giunto alla terza edizione, il premio verrà consegnato quest’anno a Francesco Innocente Fabris, autore di una tesi su Porfirio Moretti singolar pittore, interessante figura di artista attivo a cavallo tra Cinquecento e Seicento. Nell’occasione verrà inoltre presentato dal professor Giuseppe Pavanello il volume di recente edizione “Tiepolo” che raccoglie  gli ultimi scritti dello studioso, specialista di pittura del Settecento, sull’argomento.

Mercoledì 22 aprile alle 17.30 nella Pinacoteca di Palazzo Chiericati  si terrà la presentazione del volume “La memoria della prima guerra mondiale: il patrimonio storico-artistico tra tutela e valorizzazione”: sono previsti interventi del sindaco Achille Variati, del direttore regionale per i Beni culturali e Paesaggistici del Veneto Ugo Soragni e di Anna Maria Spiazzi Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Venezia, Padova, Treviso e Belluno. Il volume, realizzato dalla Soprintendenza con la collaborazione del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza in occasione delle celebrazioni del 90° anniversario dalla fine della prima guerra mondiale, raccoglie contributi dedicati alle vicende della conservazione dei beni storico-artistici del Veneto negli anni della Grande Guerra.

Giovedì 23 aprile alle  17.30 nel Salone d’onore della Pinacoteca di Palazzo Chiericati è in programma la presentazione del restauro del “Taccuino di viaggio”di Vincenzo Scamozzi (1548 – 1616), prezioso manoscritto dell’architetto vicentino  realizzato durante il suo viaggio in Francia, tra marzo e maggio 1600. Si tratta di un “vademecum tascabile” , recante la data tonda 1600, un piccolo libretto di forma lunga e stretta, composto di 88 fogli, vergati da una grafia minuta ed esattissima e illustrati da puntigliosi disegni di architettura tesi a documentare gli esempi più salienti della stagione gotica. Il Taccuino di viaggio” appartenuto all’architetto vicentino di una generazione successiva a Palladio, fa ora parte delle raccolte del Gabinetto dei Disegni e Stampe dei Musei Civici di Vicenza, di cui costituisce uno dei pezzi di sicuro rilievo. Il restauro del prezioso manoscritto, eseguito dalla restauratrice Margherita Errera, è stato realizzato grazie al contributo di “Alumina. Pagine miniate” nell’ambito del progetto “Salviamo un codice”.

Venerdì 24 aprile alle 17 al Museo Naturalistico Archeologico di Santa Corona avrà luogo la presentazione del nuovo allestimento museale della sezione Neolitico antico con Elodia Bianchin Citton, direttore archeologo presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. Si tratta di un nuovo importante traguardo per il Museo di Santa Corona: la realizzazione di quattro nuove vetrine dove viene presentata una serie di reperti ceramici e litici provenienti prevalentemente dalle Valli di Fimon. La nuova esposizione è il risultato di un lavoro completo di schedatura e di documentazione grafica e fotografica, realizzato grazie al contributo della Regione Veneto e del Comune di Arcugnano. Alla complessa operazione di schedatura e di allestimento, coordinata scientificamente da Elodia Bianchin Citton e diretta dal conservatore del Museo Antonio Dal Lago, hanno collaborato Stefano Bertola e Mirco De Stefani dell’Università di Ferrara e Annachiara Bruttomesso.

La Settimana della Cultura prosegue sabato 25 e domenica 26 con le aperture straordinarie del Criptoportico romano di piazza Duomo a cura del Centro Turistico Giovanile (Gruppo Animatori Culturali e Ambientali “La Rua”). Il Criptoportico di Vicenza si estende sotto il palazzetto Proti  e sotto l’edificio della nuova canonica sul lato meridionale della piazza del Duomo. Si tratta probabilmente di un criptoportico costruito per uso privato in area non lontana rispetto alla piazza dei Signori,  luogo dove si pensa di poter identificare il Foro del Municipio romano.

La visita al Criptoportico sarà possibile da sabato 18 a domenica 26 aprile con i seguenti orari: sabato 18 dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17, domenica 19 dalle 10 alle 17; lunedì 20, martedì 21, mercoledì 22, giovedì 23 e venerdì 24 dalle 15.30 alle 17, sabato 25 e domenica 26 dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17. 

Sempre a cura del CTG, si potrà visitare anche l’Area archeologica della Strada Romana da sabato 18 a sabato 25, esclusa domenica 19 dalle 15.30 alle 17.

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