Città di Vicenza

17/04/2009

Protezione civile di Vicenza, contributo importante nei soccorsi ai terremotati dell’Abruzzo

L’intervento della protezione civile del Comune di Vicenza nelle terre d’Abruzzo colpite dal violento terremoto del 6 aprile scorso è stato molto apprezzato.

A sottolinearlo è stato l’assessore Pierangelo Cangini ieri sera in consiglio comunale, fornendo tra l’altro una dettagliata relazione dell’operato svolto dalle due squadre inviate: quella logistico-organizzativa per la gestione di un campo base con funzioni di segreteria e quella operativa a supporto dell’allestimento di tendopoli. In tutto otto volontari che già nelle prime ore del mattino del 7 aprile erano in viaggio verso L’Aquila, località San Felice d’Ocre, dove sono giunti nel tardo pomeriggio a bordo di un fuoristrada e di un camion, assieme a tutta l’attrezzatura necessaria, compresi una torre faro carellata e quattro gazebo forniti dalla Provincia. “Ci siamo improvvisamente trovati a gestire una vera e propria emergenza – racconta Cangini – ed è stato confortante aver subito notato la spontanea adesione da parte di tutti i volontari”.

A poche ore dall’arrivo, i 90 soccorritori della provincia di Vicenza avevano già allestito la loro tendopoli, resa operativa la struttura di comando e di radiocomunicazione, creata una rete informatica di cinque postazioni e attivata la connessione a internet; e in tempi record avevano provveduto a rendere funzionante la cucina da campo che in meno di un’ora ha distribuito circa 300 pasti caldi.

“Nei fatti – ha sottolineato l’assessore – l’efficiente macchina organizzativa vicentina ha gestito il campo in modo completo per tutti i volontari delle province venete presenti e non solo per la propria: dal servizio cucina al servizio radio, passando per la gestione delle squadre operative, l’accreditamento volontari e la loro sistemazione, la mappatura degli automezzi, il rifornimento di viveri e di materiali di consumo”.

L’altra squadra, quella operativa, fin dalla notte di martedì ha invece partecipato allo scarico di kit letto destinati alle tendopoli, facendo la spola tra il centro operativo e i campi già predisposti. Tali operazioni – che sono continuate fino al sabato – hanno contribuito quindi all’allestimento di 18 campi sfollati, 1100 tende, e di servizi igienici, oltre alla predisposizione degli impianti elettrici.

Dopodiché, il centro di ammassamento dei soccorritori veneti è stato smobilitato per assegnare a ciascuna provincia le gestione dei campi sfollati. In questo modo, dei 90 volontari vicentini scesi in Abruzzo, 60 sono rientrati. Gli altri, quelli rimasti sotto il coordinamento del funzionario della Provincia, si sono dedicati al censimento e al sopralluogo di tutti i campi sfollati assegnati, rilevando gli aspetti sanitari più urgenti (legati in particolare ai disabili, agli anziani, ai malati e al rifornimento di medicinali), nonché gli aspetti impiantistici, tecnici e alimentari.

Lunedì 13 aprile, giorno di Pasquetta, dopo aver fatto il passaggio di consegne al nuovo contigente della provincia di Vicenza, sono rientrati tutti i volontari vicentini partiti una settimana prima.

“Chi è già rientrato porta negli occhi e nel cuore immagini, volti e voci che non potranno dimenticare – riferisce Cangini, che ha avuto modo di parlare con i soccorritori rientrati -. Anche se non è certamente questo il tempo di puntarsi medaglie al petto, dall'Abruzzo mi hanno fatto sapere di apprezzare molto il lavoro che i vicentini stanno facendo e che di loro possiamo essere fieri. Per questo rivolgo loro un grande ringraziamento”.

“I volontari tuttavia - aggiunge Cangini - sanno anche che il soccorso agli abruzzesi non si ferma qui: finita l'emergenza, inizia la ricostruzione. Sarà allora importante che non si interrompi quella catena fatta di piccole gocce intrise di solidarietà concreta, utili a chi è nella sofferenza e nel bisogno”.

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