Città di Vicenza

14/04/2009

L’assessore Cangini sul caso di piazza Matteotti: “Se il consiglio approva il cambio di destinazione il privato pagherà una sanzione, ma le norme non prevedono che metta a disposizione parcheggi”

L’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini risponde all’interrogazione urgente presentata oggi dal gruppo consiliare del PDL sulla situazione di abuso di piazza Matteotti 33 spiegando che, se il consiglio comunale approva il cambio di destinazione, il privato pagherà una sanzione, ma non dovrà mettere a disposizione parcheggi perché le norme non lo prevedono.

“A seguito dei lavori abusivi rilevati – precisa infatti l’assessore Cangini -  l’approvazione da parte del consiglio comunale dell’utilizzo del piano terra del fabbricato a sportello bancario comporterà il rilascio del permesso a costruire in sanatoria, previo pagamento di una sanzione pari al doppio degli oneri da versare. In caso contrario si provvederà all’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi”. 

“Relativamente ai parcheggi ricavati al piano interrato – spiega ancora Cangini -  essi possono essere messi a disposizione o venduti ad unità immobiliari circostanti ad uso residenziale in quanto non richiesti ai sensi della L.S.122/89 non esistendo quindi vincolo di pertinenzialità con l’unità immobiliare oggetto dell’intervento”.

“L’art.5 delle norme tecniche di attuazione del piano particolareggiato del centro storico – argomenta l’assessore - dà facoltà al consiglio comunale di destinare di volta in volta, per fatti sopravvenuti, una diversa destinazione specifica con preferenza alla residenza. A questo proposito ricordo che il fabbricato in questione non è stato costruito e mai è stato utilizzato come residenza e per la sua configurazione specifica difficilmente si presta a tale utilizzo. Sempre l’articolo 5 non prevede peraltro che, per il diverso utilizzo del fabbricato (uffici bancari invece di grandi magazzini), siano messi a disposizione né parcheggi  pubblici a standard né parcheggi privati di pertinenza”.

“Il settore mobilità - conclude Cangini - con nota del 30 ottobre 2007 ha espresso parere favorevole al ricavo di passo carraio, valutando come di competenza solo l’aspetto viabilistico. Dopo il rilascio del precedente permesso di costruire gli uffici, nel giugno 2008, hanno eseguito un sopralluogo non rilevando difformità nei lavori in corso”.

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