Città di Vicenza

10/04/2009

Aim, ecco il piano industriale del rilancio: 121 milioni di euro di investimenti in tre anni, l'azienda verso il risanamento

La grande ristrutturazione in casa Aim è partita. E stamane in giunta è stato il presidente Roberto Fazioli ad illustrare il corposo piano industriale che indica la rotta che la società dovrà seguire nei prossimi tre anni se vorrà guardare con ottimismo al futuro.

Riorganizzazione e responsabilizzazione interna per definire una struttura tecnico-organizzativa adeguata, apertura verso gli altri soggetti del territorio circostante in una logica di cooperazione per servizi comuni e riassetto societario che vede Aim come braccio operativo del Comune, sono i concetti chiave che caratterizzano il piano industriale.

La sfida lanciata da Fazioli è di produrre investimenti per 121 milioni di euro, che si prevede di generare sul territorio dalla domanda effettiva di attività industriali. “Tale previsione è ampiamente sostenibile – argomenta il presidente di Aim - come dimostra il business plan triennale, che prevede già dal 2009 che il gruppo Aim arrivi al pareggio se non ad un utile stimato in 741 mila euro. Gli utili teorici, poi, di oltre 2 milioni di euro previsti per il 2010 e il 2011 ci consentiranno di creare quegli accantonamenti che possono far stare un po’ più tranquilli nei confronti di alcuni grossi problemi irrisolti come Assocogem, Marghera e Sit”.

Sono soltanto cinque le società che, una volta a regime, costituiranno il Gruppo Aim. Di queste Fazioli indica in Aim Servizi a rete - la società in house che gestirà le reti di distribuzione dell’energia elettrica, del gas, dei servizi di telecomunicazione e di teleriscaldamento - il fiore all’occhiello della capacità tecnologico-infrastrutturale del gruppo.

Aim Energy (ex Aim Vendite), che è finalmente in pareggio e si avvia verso l’utile, in un’ottica di crescita sta già lavorando a possibili aggregazioni con realtà omologhe sul territorio circostante. La novità è che svilupperà già dalle prossime settimane un’offerta di energia elettrica a condizioni molto vantaggiose per la città di Vicenza. Aim Energy sarà caratterizzata da commerciali pagati e incentivati sulla base dei risultati prodotti.

Aim Mobilità: forte sarà la cooperazione con Ftv. Dopo l’acquisto comune di gasolio, ora si andrà ad accorpare le due officine, ma soprattutto si arriverà finalmente al biglietto unico e si cercherà di potenziare l’offerta di mobilità in integrazione con la sosta.

Valore Città (ex Amcps). Il nome deriva dal fatto che si vuole di dare un valore alla manutenzione e allo sviluppo della città. Agirà in modo assai sinergico con Aim Energy (calore, fotovoltaico, ecc.) e si coordinerà in particolare per la gestione dei servizi sopra e sotto le strade.

“Un anno fa mi furono forniti su Aim dati davvero preoccupanti – è stato il commento del sindaco Achille Variati – che derivavano da anni di malgoverno e scelte sbagliate. Stamane per la prima volta nella storia di Aim è stato presentato un vero e proprio piano industriale: realizzato interamente con energie interne, senza ricorso a consulenze esterne, il che è un altro segno della rinascita della società. La giunta ha concordato su tutti gli obiettivi, sullo schema complessivo dell’azienda, sul complesso degli investimenti e sul business plan triennale 2009-2011. Gli approfondimenti continueranno in una prossima riunione, dopodiché il piano verrà licenziato per il Consiglio comunale che lo discuterà in un’apposita seduta assieme alla trasformazione giuridica di Amcps e al suo conferimento in Aim, nonché alla patrimonializzazione della stessa Aim. Ma la cosa più importante è che finalmente siamo alla svolta: Aim si sta risanando, ed è ormai in fase di rilancio”.

Tommaso Ruggeri, assessore alle strategie per il rilancio economico ed industriale delle aziende e società partecipate, ha a sua volta ripercorso le tappe fondamentali dell’enorme lavoro svolto nei mesi scorsi per arrivare alla presentazione del piano industriale: la verifica della situazione effettiva per il riallineamento dei bilanci tra Aim e Comune, la nomina del Cda composto da tecnici in grado di ristrutturare e rilanciare l’azienda, l’immediata individuazione delle linee strategiche, la regolarizzazione in house della società Aim.

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