Città di Vicenza

10/04/2009

Povertà in aumento a Vicenza, il Comune assegna alla Caritas 50 mila euro per il microcredito

Per la prima volta il Comune di Vicenza parteciperà al fondo di garanzia chiamato “Microcredito etico-sociale”, promosso dalla Caritas diocesana vicentina e destinato ad aiutare persone e famiglie con difficoltà economiche temporanee. Lo ha deliberato questa mattina la giunta comunale stabilendo in 50 mila euro il contributo da assegnare all’iniziativa, che dal gennaio 2006 al dicembre 2008 ha sostenuto 101 cittadini residenti nel capoluogo berico (su 328 che ne hanno fatto richiesta) per un valore complessivo di 262.565 euro. Dati che fanno dei residenti in città il gruppo più numeroso di persone che si rivolgono alla Caritas per il microcredito: in tutta la diocesi, infatti, dal 2006 al 2008, le persone ascoltate sono state complessivamente 1005, di cui 346 hanno poi ottenuto il finanziamento per un totale di 650.758 euro. 

“Ritengo che di fronte a dati come questi – è stato il commento dell’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari – si dovesse partecipare al fondo della Caritas ben prima. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di fare la sua parte, destinando anzi una quota molto rilevante: Bassano del Grappa, ad esempio, contribuisce con 11 mila euro, Montecchio Maggiore, Torri di Quartesolo, Dueville e San Bonifacio con 5 mila, e a seguire gli altri con cifre inferiori. Questi 50 mila euro sono solo la prima metà dei soldi che assegneremo alla Caritas – ha inoltre precisato Giuliari -; ci siamo impegnati con la Caritas ad assegnare gli altri 50 mila euro più avanti, sulla base di altri progetti, diversi da quelli del Comune”. 

Del resto, l’amministrazione comunale di Vicenza lo aveva già detto in sede di presentazione del bilancio di previsione del 2009: per far fronte alla riduzione dei trasferimenti statali e alla diminuzione delle entrate, avrebbe tagliato su tutti i fronti, ad eccezione del sociale e della sicurezza. Non solo: ha aumentato gli stanziamenti a favore delle famiglie a rischio d’impoverimento a seguito della crisi economica e finanziaria, con la creazione di un “fondo di solidarietà” di 300 mila euro, da cui deriva appunto il contributo alla Caritas per il microcredito.

A confermare il progressivo impoverimento dei vicentini arrivano anche i dati dai servizi sociali del Comune: nei soli primi due mesi del 2009 l’aumento delle domande di contributi economici è aumentato del 47 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, passando da 81 a 118 nuove domande. “Ho l’impressione – ha aggiunto Giuliari - che l’opinione pubblica non abbia ancora percepito la gravità della situazione. Le risorse messe a disposizione, pur importanti, temo non saranno sufficienti e dovremo attivare altri canali. La povertà a Vicenza sta interessando non solo le fasce più deboli della popolazione – ha sottolineato -, ma anche famiglie che per la prima volta si ritrovano a non riuscire a far fronte al pagamento delle rate del mutuo o dell’affitto, o alle spese per i pagamento di gas, luce e acqua. E tutto deriva dalla perdita del posto di lavoro, anche di persone giovani. L’unico auspicio è che questa crisi aiuti la società ad impostare uno stile di vita più sobrio, commisurato alle reali possibilità, e che non si basi solo sul consumismo”.

La restante parte del fondo di solidarietà stanziato dal Comune verrà utilizzato, tra le altre cose, per fronteggiare l’emergenza abitativa, per aumentare la disponibilità di contributi a favore in particolare delle famiglie con minori e anziani, e per l’abbattimento del costo delle rette dei nidi e delle scuole dell’infanzia per quelle famiglie in cui almeno uno dei membri abbia perso il posto di lavoro.

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