Città di Vicenza

03/04/2009

“Etnorizzonti”, l’integrazione culturale attraverso il teatro

Nel vicentino sono presenti persone di 109 nazionalità diverse. La maggior parte delle persone straniere proviene da Serbia, Marocco, Albania, Ghana, India, Bosnia, Senegal, Romania, Cina. Tra loro forte è la presenza di giovani, sia di prima che di seconda generazione, che però trovano ancora molte difficoltà ad inserirsi in modo adeguato nel contesto sociale e culturale del territorio. Di qui la volontà di conoscere ed integrare culture diverse con un'azione che passi attraverso le arti performative. Nasce da questi presupposti il progetto “Etnorizzonti - Teatro per un orientamento migrante” che si inserisce all’interno del progetto pilota “Informastranieri” promosso dall’assessorato ai flussi migratori della Regione Veneto e fatto proprio dall’assessorato all’istruzione e alle politiche giovanili del Comune di Vicenza.

“Etnorizzonti è un laboratorio multiculturale che, sfruttando le risorse creative ed espressive personali, offre un’occasione di scambio e confronto reciproco che permette di approfondire la coscienza della propria diversità e la conoscenza del “diverso da sé”, in un itinerario che punta all'integrazione culturale – spiega l’assessore Alessandra Moretti -. Tutta l'attività infatti svilupperà il pensiero secondo il quale lo sviluppo delle abilità artistiche e le conseguenti contaminazioni culturali rappresentano un mezzo necessario all'integrazione e alla conoscenza delle diverse realtà per lo sviluppo di una società multiculturale e multietnica”.

Il progetto sarà curato da Theama Teatro e prevede l'organizzazione e la conduzione di un laboratorio sulle arti del teatro, per un'utenza di giovani stranieri ed italiani, che diventeranno i protagonisti di un microcosmo culturale. Esercizi, giochi e improvvisazioni saranno le attività che si svolgeranno nel corso degli incontri e che prenderanno il via entro la metà di aprile per portare a fine giugno ad una messa in scena che, oltre a rappresentare la naturale conclusione del percorso artistico, darà prova di quanto le diverse culture e provenienze possano integrarsi al fine di raggiungere obiettivi comuni che traggono ricchezza dalle diversità.

Il teatro sarà dunque uno strumento di intervento sociale, grazie alle competenza dei formatori responsabili del progetto: Aristide Genovese, Anna Zago ed Ester Mannato, affiancati da Samuele Giovagnini (formatore teatrale e psicologo con una lunga esperienza nel campo dell'interculturalità) ed Elisabetta Carollo. A questi si aggiungeranno, nelle fasi di costruzione dello spettacolo di fine laboratorio, Piergiorgio Piccoli (regista e formatore) e Sara Tamburello (attrice).

Dopo un primo incontro, i partecipanti frequenteranno gratuitamente il laboratorio due volte alla settimana dalle 21 alle 23. Non è richiesta nessuna competenza o preparazione specifica, se non quella di essere disposti alla condivisione e alla partecipazione. I posti disponibili sono 30 di cui 18 per stranieri e cinque per over 35.

Ulteriori informazioni sono disponibili chiamando l'associazione Theama allo 0444 322525 o scrivendo a info@theama.it oppure telefonando al settore attività educative del Comune di Vicenza allo 0444 221544.

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