Città di Vicenza

30/03/2009

Variati, un piano di sensibilizzazione nelle scuole per sviluppare una cultura della mondialità

Una mappatura delle associazioni di volontariato che operano nei Paesi sottosviluppati a difesa dei diritti civili, e della salute in particolare, per sviluppare assieme una maggiore cultura della mondialità. “L’idea - spiega Variati - è nata nel corso dell’incontro che ho avuto nei giorni scorsi con il vicentino Mauro D’Ascanio di ‘Medici senza frontiere’ assieme al primario del pronto soccorso del San Bortolo, Vincenzo Riboni, e al chirurgo pediatrico Sergio D’Agostino, tutti e tre medici che - chi a tempo pieno, chi da volontario nei periodi di ferie - sono impegnati in prima linea in Paesi colpiti da guerre, epidemie e carestie. Sono stati loro – racconta Variati - a trasmettermi il messaggio che manca agli italiani una vera cultura della mondialità: ci dimostriamo sempre generosi in caso di emergenze, ma poi ci fermiamo lì, non approfondiamo, non ci interessiamo neppure a come vengono spesi gli stessi soldi che doniamo. Occorre allora agire nelle scuole – spiega il sindaco - con un piano di sensibilizzazione concertato con le associazioni, che vorrei convocare per la prima volta attorno ad un tavolo entro un mese. Assieme proporremo alle autorità scolastiche le iniziative che ci sembreranno utili a rendere più stretto il rapporto tra chi è in prima linea e chi, da qui, dovrebbe almeno avere un’idea più aperta e più fraterna di quanto non sia stata nelle generazioni passate nei confronti di quei Paesi dove il diritto alla salute e i diritti civili sono, di fatto, assolutamente inesistenti”.

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